Capitolo 11

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*Ottobre*

-Com'è andata la verifica? Io ho avuto una B, ma speravo in qualcosa di più- mi chiede Amy quando usciamo dall'aula. Finalmente questa giornata è finita e posso tornare a casa.

-Ho avuto una D- dico guardando a terra

-Cosa? Zoe non è da te- dice

-Lo so. Ma tra la storia del concorso e quella con Kevin non sono riuscita a studiare molto- dico dispiaciuta. Nell'ultimo mese ho provato durante tutto il mio tempo libero e quando non provavo ero con Kevin e gli altri e non ho potuto studiare.

-Sai che se i tuoi lo scoprono non ti permetteranno più di partecipare al concorso-

-Sì lo so- dico sbuffando

-Ma ehi, siamo ad ottobre hai tutto il tempo per recuperare- dice incoraggiandomi

-Ciao ragazze- dicono Kevin e Tom avvicinandosi a noi

-Ciao- rispondiamo io e Amy

-Cos'hai Zoe? Ti è morto il gatto?- chiede Tom scherzando

-Ha avuto un brutto voto nella verifica e ora è preoccupata che se non riesce a recuperare non potrà partecipare al concorso- dice Amy

-Tu che prendi un brutto voto? Dev'essere un universo parallelo- risponde Tom

-Non sei riuscita a studiare per il concorso vero?- mi chiede Kevin

-E anche per colpa tua e dei ragazzi. Ho passato tutto il mio tempo o stando con voi o provando e ho trascurato lo studio- dico

-Non puoi dare la colpa a me- risponde lui sulla difensiva

-Lo so, ma lascia che ti incolpi almeno per un po', giusto il tempo che mi passi- dico fermandomi vicino alla macchina di Kevin nel parcheggio mentre Tom sale nella sua auto salutandoci.

-Vieni da noi?- mi chiede Amy

-No. Devo studiare- dico

-Allora veniamo noi da te- risponde Kevin salendo in macchina

-Sono a casa- urlo appena varco la soglia di casa

-Com'è andata?- mi chiede urlando Geremia che si affaccia dalla cucina così lo raggiungo

-Male- rispondo

-Ha avuto un brutto voto. Non fare domande è meglio per te, credimi- dice Kevin

-Mamma e papà?- chiedo. Di solito quando cucina lui significa che i nostri genitori sono fuori

-Pranzo di lavoro- risponde lui

-Puoi spiegarmi com'è possibile che tu esci, giochi a lacrosse, ti prepari per il concorso e prendi anche il massimo dei voti a scuola?- chiedo arrabbiata a Kevin. Non sono arrabbiata con lui, sono solo arrabbiata in generale.

-Perché sono io- risponde lui ridendo. Io lo fulmino con lo sguardo poi vado di sopra nella mia stanza. Sento che qualcuno sta salendo le scale e scommetto che è Kevin. Infatti entra in camera mia e si siede sul letto accanto a me.

-Dai Zoe recupererai. L'anno è appena iniziato e se vuoi posso darti una mano- dice lui con un tono dolce

-Non è tanto per il voto. Cioè sì, mi interessa, ma sto così anche per un'altra cosa- dico

-Cioè?-

-Okay...- dico voltandomi verso di lui

-Ho paura Kevin. Se sbaglio qualcosa, qualsiasi cosa è tutto finito. Se mi esercito troppo poco per studiare potrei non farcela al concorso, se provo troppo vado male a scuola e i miei non mi faranno fare il concorso. Non so che devo fare- dico buttandomi all'indietro e coprendomi il viso con le mani

-Zoe se non vincerai questo concorso ce ne saranno altri. E se prendi un brutto voto puoi sempre recuperare però devi calmarti. Sei troppo agitata, troppo ansiosa e così non riuscirai a fare niente bene- dice tirandomi su

-Non è vero che ti sei chiuso in te stesso e non ti importa di nessuno. Non dovevo dirti quelle cose senza conoscerti davvero-

-Lascia stare, anche io ho detto delle cose senza conoscerti. Comunque se vuoi un aiuto con lo studio, io sono il migliore della scuola- strizza l'occhio

-Modestia a parte no?- dico ridendo

-Accetta il mio aiuto bambola, per una volta- dice avvicinandosi a me e alternando lo sguardo dalle mie labbra ai miei occhi. Cosa vuole fare?

-Okay. Grazie per l'aiuto accetto, bimbo- dico aspettandomi una sua reazione ma invece si avvicina ancora e mi dà un piccolo bacio a stampo. Ci stacchiamo subito e appena in tempo perché viene Amy.

-Ragazzi è pronto. Ah e stasera c'è una festa a casa di Steve, ci ha invitato. Credo mi voglia chiedere di essere la sua ragazza- dice entusiasta

-E tu ovviamente dirai di no- dice Kevin

-No! Ovvio che accetterò, mi piace davvero Kev... ti prego, posso?- chiede Amy facendo la faccia da cucciolo

-Se ti fa soffrire uccido prima lui e poi te- dice poi Amy esce dalla stanza

-Non è il caso di parlarne- dico quando Kevin torna a fissarmi aspettando che io dica qualcosa

-Sì, hai ragione in fondo non è stato niente- dice imbarazzato

-Come? Non ha significato niente per te? Sappi che è stato il mio primo bacio- dico pentendomi subito di quello che ho detto. Sono nervosa e sto parlando a sproposito.

-No, non intendevo quello. Solo che hai ragione tu. Non è necessario parlarne- dice ancora di più in imbarazzo

-Oh sì. Sì esatto, sono felice che la pensiamo allo stesso modo. Ora dovremmo scendere- dico uscendo di corsa dalla stanza. Ma com'è successo? 

OBBLIGO D'AMOREDove le storie prendono vita. Scoprilo ora