Capitolo 30

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Finalmente Natale è alle porte. Oggi è la vigilia e sta sera c'è l'annuale festa a casa mia poi domani, come da tradizione, la famiglia Serafin e i Miller si riuniranno insieme per cenare e scambiarsi i regali.

La casa è ricoperta di luci colorate all'esterno con un Babbo Natale gigante nel giardino. Dentro invece, ci sono ghirlande appese ovunque, il vischio sopra ogni porta e l'albero che abbiamo decorato io, Amy, Kevin e Geremia pieno di lucine, decorazioni e in attesa del puntale che metteremo a mezzanotte quando sarà Natale.

Mia madre e la signora Miller, Cami, stanno finendo di cucinare le ultime cose mentre io e Geremia stiamo preparando degli stuzzichini sui vassoi per quando arriveranno gli ospiti, man mano che finiscono di cucinare.

Una volta pronto tutto ci andiamo a preparare. Io indosso un vestito rosso brillantino, che mi farebbe congelare se dovessi uscire di casa, per questo non lo farò, con sopra un copri spalle bianco e delle scarpette verde luccicante con un po' di tacco, in pieno stile natalizio o in onore della bandiera italiana, dipende dall'occasione, credo. Geremia invece indossa un semplice maglione verde con delle renne ricamante e un pantalone semplice. Mia madre indossa il suo tradizionale abito verde sfavillante.

Ormai la casa è piena di vicini, familiari e amici a cui io e mio fratello stiamo offrendo gli stuzzichini quando sento, per l'ennesima volta questa sera, il campanello suonare e corro ad aprire. Sono i Miller. Entrano per primi Cami che ha un maglioncino rosso e bianco, simile alla casacca di Babbo Natale, ma al femminile e Brad che indossa un maglione a collo alto bianco lasciandomi così la visuale completa su Amy, che ha il mio stesso vestito, e Kevin che ha una maglia rossa con dei fiocchi di neve bianchi disegnati sopra. Abbraccio Amy che entra in casa poi saluto Kevin.

-Sei bellissima- dice con un sorriso gigantesco

-Grazie, anche tu non sei niente male- dico mettendomi di lato e indicando, col braccio, il salotto.

-Ciao Kevin, ciao Amy- li saluta mia madre

-Tesoro potresti andare in cucina e prendere l'altro vassoio?- mi chiede dandomi quello vuoto così vado nella parte della casa dove non c'è nessuno.

-Non riesci proprio a stare senza di me, vero?- chiedo senza voltarmi sapendo che Kevin è appoggiato allo stipite della porta. Resta in silenzio e si avvicina a me. Mi stringe la vita e mi inizia a baciare il collo, poi quando mi volto per guardarlo mi bacia facendomi voltare completamente e facendomi sedere sul bancone della cucina.

-Lo prenderò come un sì- dico mettendogli le braccia al collo. Mi bacia ancora.

-Devo portare il vassoio di là- dico cercando di farlo smettere, ma è tutto inutile.

-Potrebbe vederci qualcuno- tento, ma niente da fare. Lui continua a tenermi stretta la vita e a baciarmi

-Potrebbe vederci mio padre- a quelle parole si allontana immediatamente, non di molto, ma quanto basta per riuscire a guardarlo negli occhi.

-Che cos'hai? Sei piuttosto felice oggi-

Non risponde, continua a sorridermi. Dopo qualche secondo mi prende in braccio e mi porta vicino la porta.

-Guarda su- dice non staccandomi gli occhi di dosso. So cosa pende sopra le nostre teste, ma lo accontento lo stesso.

-Il vischio- dico quasi in un sussurro abbassando, di nuovo, lo sguardo.

-Il vischio- ripete per poi baciarmi

-Potresti mettermi giù ora?- gli chiedo quasi con la speranza che non lo faccia, ma lui obbedisce, perché è Kevin. E Kevin è un bravo ragazzo che rispetta tutti, specialmente le donne, specialmente me. Ed è uno dei motivi per cui lo amo così tanto.

-Ci ho pensato molto stamattina. Anzi ci sto pensando molto da quando abbiamo decorato l'albero e ho visto quanto ci tieni al Natale... Volevo che fosse speciale e importante e significativo quindi ho deciso di farlo oggi, proprio sotto a questo vischio, che ha visto baciarsi milioni di coppie perché è una tradizione- fa una piccola pausa e io non dico niente, lo lascio continuare.

-Ti amo Zoe Serafin. Ti amo più di qualunque altra cosa- dice guardandomi negli occhi a pochi centimetri dal mio viso. Non riesco a dire niente, sono troppo emozionata. Credo sia per questo che si avvicina ancora un po' e annulla completamente quella distanza che ci separava appoggiando le sue labbra sulle mie e sollevandomi in aria facendomi girare. L'ho baciato molto volte, ma mai come questa. Questa volta è diversa, è speciale, è importante, perché so che mi ama. Mi ama davvero.

-Zoe la mamma vuole il vassoio...- Geremia si blocca quando mi vede con Kevin e io subito mi allontano.

-Lascia, faccio io- dice superandoci per prendere il vassoio per poi uscire dalla cucina e fermarsi a guardarci poi si volta e sparisce tra la folla.

Io scoppio a ridere e anche Kevin, ma torniamo dagli ospiti, dopo un ultimo bacio. Raggiungo Amy mentre Kevin va con Geremia al piano di sopra.

-Mi piace il tuo look- dico scherzando a Amy.

-Grazie, anche il tuo è carino- risponde lei ridendo.

Stiamo parlando del concorso, di lei e Steve, le cose non vanno molto bene, e dei regali che ci aspettiamo per domani quando sentiamo qualcuno suonare la chitarra. Lo seguiamo fino ad arrivare vicino il divano dove Geremia sta suonando e Kevin sta cantando "Sebastián Yatra – Cristina". Quando finiscono io e Amy li applaudiamo più forte degli altri e gli chiediamo il bis.

-Suonate un'altra delle canzoni che ascoltate voi e poi iniziamo con i canti natalizi- propone il signor Miller. Così Kevin e Geremia cantano "Te Robaré - Nicky Jam x Ozuna". Dopo questa canzone, come promesso, suonano "All I Want For Christmas Is You" e questa volta, cantiamo anche io e Amy seguite da tutti i presenti.

Finite tutte le canzoni di Natale che conosciamo, alcune le ha suonate Geremia con la chitarra e altre Kevin con il piano, è arrivato il momento del puntale.

-Venite tutti vicino l'albero. È quasi mezzanotte- dice mia madre richiamando l'attenzione di tutti.

-Come sapete, ormai è tradizione che i nostri figli e i loro amici mettano il puntale sull'albero. Quindi prendete un bicchiere di spumante che trovate sul tavolo e tenetevi pronti per brindare-

Io, Geremia, Amy e Kevin ci avviciniamo all'albero con lo spumante in mano. Inizia il countdown e lentamente io e Amy ci solleviamo sulle punte per terminare di decorare l'albero, dopodiché brindiamo e ci scambiamo gli auguri perché, finalmente, è Natale. 

OBBLIGO D'AMOREDove le storie prendono vita. Scoprilo ora