Capitolo 15

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-Dove mi porti? Dove siamo? Questo non sarà mica un piano per uccidermi vero? Sarebbe perfetto per sbarazzarti di me- dico. Io e Kevin siamo usciti e lui non vuole dirmi dove mi sta portando. Mi ha anche coperto gli occhi per non farmi vedere.

-Aspetta ancora un po'... Okay, apri gli occhi- dice togliendo le mani dai miei occhi così da farmi guardare intorno

-Una pista di pattinaggio?- chiedo un po' delusa

-Sì, ti insegnerò a pattinare. Ti divertirai tranquilla- dice iniziando a togliersi le scarpe

-Se lo dici tu...- dico mettendo le scarpe che mi dà poi andiamo in pista.

-Come mai siamo soli?- chiedo

-Il figlio del proprietario è un mio amico e gli ho chiesto un favore. Così non farai figuracce davanti a tutti-

-Ah grazie. Molto premuroso da parte tua-

-Dai vieni- dice facendomi entrare in pista e tenendomi per mano

-Non lasciarmi Kevin o cado-

-Tranquilla. Fidati di me-

-È difficile fidarsi di te-

-Guarda che ti lascio eh- dice ridendo mentre si allontana di qualche passo

-No, no, per favore- dico tirandolo di nuovo verso di me

-Stai procedendo bene per essere la prima volta- dice facendomi fare un giro

-Grazie. Su, fammi vedere cosa sai fare- lo sfido così lui mi lascia e inizia a pattinare per tutta la pista e io cerco di imitarlo. Stranamente non sono ancora caduta.

-Ci sto riuscendo. Sto pattinando- urlo contenta

-Bravissima- risponde Kevin ridendo

-Questo posto mi fa venir voglia di cantare- dico andando più veloce e superando Kevin

-Allora canta-

-Cantiamo "Sebastián Yatra, Reik - Un Año" così proviamo anche- dico. Così cantiamo il ritornello e balliamo poi cadiamo a terra e scoppiamo a ridere.

-Sei così bella- dice spostandomi una ciocca di capelli dal viso

-Che bugiardo che sei- dico distogliendo lo sguardo. Lui mi alza la testa prendendomi per il mento così lo guardo negli occhi

-Guardami... Sei stupenda. Non permettere mai a nessuno di dirti il contrario- dice quasi in un sussurro. Ci avviciniamo lentamente all'unisono e quasi come se avessimo fatto delle prove, ci baciamo in perfetta sintonia. Cantiamo anche "TINI, Sebastian Yatra - Quiero Volver", "Sebastian Yatra – No Me Llames", "Little Mix - Think About Us", "Luis Fonsi - Tanto Para Nada" e "Luis Fonsi - Poco A Poco" quando siamo per strada e stiamo tornando a casa.

-Avevi ragione, mi sono divertita. Grazie- dico sistemandomi la sua giacca sulle spalle

-Devi sempre fidarti di me. Domani usciamo di nuovo, magari con i ragazzi o con Amy e Steve?-

-Non posso. Devo studiare. La mia vita è fatta di studio per poi prendere anche dei voti che non mi piacciono. Se i miei figli mi chiederanno cosa ho fatto durante la mia adolescenza io risponderò "Ho studiato" perdendo così la loro stima. Che poi non è neanche che studi molto tutte le materie, ma solo inglese. Io faccio solo ed esclusivamente inglese. La mia vita è fatta di inglese, non lo sopporto-

-Perfetto allora, domani verremo a casa tua e ti aiuteremo con l'inglese-

-Non era questo il senso del mio discorso- dico lanciandogli un'occhiataccia

-Siamo arrivati per la terza volta- dice lui fermandosi davanti casa mia. Abbiamo fatto il giro dell'isolato per tre volte.

-Già. Grazie ancora per la serata e per aver offerto tu. So quanto sei taccagno- dico ridendo

-Ci vediamo domani bambola- dice lui avvicinandosi

-Non ci contare bimbo- dico sorridendo e lui mi bacia

-Ora devo andare. Domani non dimenticare che abbiamo le prove. A novembre c'è la prima fase-

-Come potrei dimenticarlo se tu me lo ricordi ogni secondo-

-Domani mi dovrai parlare di come sia possibile che tutte le ragazze vogliano stare con te e di come hanno fatto le tue ex a sopportarti. Mi servono dei consigli perché stiamo insieme da nemmeno cinque minuti e già voglio ucciderti- dico baciandolo per poi andare verso casa.

-Zoe aspetta- urla Kevin così torno indietro

-Dimmi, cosa c'è?-

-Ti andrebbe di dormire con me... si, insomma a casa mia. Potrai andare anche da Amy se vuoi- dice imbarazzato

-Mi piacerebbe, basta che non corriamo troppo- dico così andiamo a casa sua dopo che ho avvertito i miei

-Zoe io non potrò mai amari non lo capisci?- dice Kevin ridendo

-Perché dici così Kevin? Che ti prende?-

-Non vedo l'ora che finisca quest'obbligo così potrò tornare a stare con ogni ragazza della scuola-

Mi sveglio all'improvviso. Per fortuna era solo un sogno. Mi giro e vedo Kevin, nel letto, che mi sta abbracciando mentre sta dormendo e decido di andare da Amy

-Zoe dove vai?- mi chiede assonnato

-Scusa, non volevo svegliarti. Vado a dormire con Amy-

-Sicura che vada tutto bene?-

-Si tranquillo- dico andandomene

-Notte- dice prima che chiuda la porta.

La mattina dopo a colazione, non dico neanche una parola

-Cos'hai?- mi chiede Kevin quando siamo soli

-Ho fatto un sogno stanotte in cui tu mi dicevi che non sarai mai innamorato di me-

-Zoe era solo un brutto sogno. È per questo che stai così?-

-Sembrava così reale. E in fondo ha senso-

-La smetti. Non ha per niente senso. Cavolo, mi sono innamorato di una pazza-

-Credi che io sia pazza?- rispondo sulla difensiva

-Ho appena detto che mi sono innamorato di te e tu l'unica cosa che hai sentito e che sei pazza, quindi si, lo sei-

-Sei innamorato di me?-

-Sì- risponde lui in imbarazzo

-Ci tengo a te e ho aura di perderti, è per questo che ho fatto quel sogno-

-Anch'io ci tengo a te e se dovrò competere anche con i tuoi sogni lo farò- dice per poi baciarmi

-Kevin, solo una cosa... Ti prego promettimi che non mi farai del male. Non farmi del male- dico dando sfogo alla mia paura più grande

-Te lo prometto- dice accarezzandomi la guancia con il pollice. 

OBBLIGO D'AMOREDove le storie prendono vita. Scoprilo ora