Capitolo 34

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*Zoe*

Kevin stamattina mi ha portato la colazione a letto e subito dopo mi ha trascinata fuori casa, nonostante io continuassi a ripetere di dover studiare, e ora non so dove mi stia portando.

-Kevin davvero, devo studiare. Domani si ritorna a scuola e io devo fare inglese- dico supplicandolo quando, finalmente, si ferma. Siamo al centro della piazza della città e non so perché mi abbia portato qui.

-Buon mesiversario- dice sorridendo. Se n'è ricordato.

-Abbiamo "festeggiato" solo in nostro primo mesiversario e non è andata proprio bene... Ma ora sarà diverso- dice lasciandomi le mani e andando un po' più indietro. Fa un fischio e compiono dei ragazzi tra cui riconosco i nostri amici che abbiamo conosciuto a teatro. Parte una canzone e iniziano tutti a ballare. È un flash mob ed è per me. Si sono riunite delle persone attorno a loro e stanno filmando la loro esibizione.

Quando finisce applaudiamo tutti quanti e io corro fra le braccia di Kevin che mi solleva in aria e mi fa girare.

-Riguardo a quanto successo l'altro giorno in camera tua... Andiamoci piano okay? Non voglio che tu ti possa pentire di qualcosa- dice guardandomi negli occhi

-Ti amo Kevin Miller- dico con un sorriso enorme

-Ti amo Zoe Serafin- dice. Lo bacio senza dire altro, perché non c'è bisogno di altre parole

*Febbraio*

*Kevin*

Ho ricevuto un messaggio da Vivian in cui mi ha chiesto se potevamo incontrarci per parlare da soli. Non ho la minima idea di cosa voglia. Forse vuole parlarmi di qualche idea per un'entrata ad effetto alla prossima partita, dato che è il capitano delle cheerleaders. Comunque la raggiungo a casa sua. È una villa gigantesca con piscina, dove trovo Vivian seduta su una sdraio. Quando stavamo insieme passavo molto tempo qui, ma da quando abbiamo chiuso non ci ho messo più piede. Fino ad ora. Quando si accorge del mio arrivo si alza e senza dire niente va dentro casa e io la seguo in silenzio.

-Che succede?- chiedo perdendo la pazienza. Non so cosa voglia da me, ma inizio a pensare che sia stato un errore venire qui.

-Volevo parlarti- dice semplicemente

-Di?- chiedo portando le braccia al petto

-So dell'obbligo Kevin e voglio che tu e Zoe vi lasciate- dice schietta

-Come?- chiedo perplesso cercando di non darlo a vedere

-Dovresti fare un discorso sulla lealtà ai tuoi compagni di squadra sai? Non è bello vendere un proprio amico per una ragazza- dice sapendo che mi sto arrabbiando. Appena li vedo li uccido uno per uno.

-Perché vuoi che la lasci?-

-Perché voglio te- dice accarezzandomi un braccio

-Non sei più il mio tipo, mi spiace- dico prendendola per il polso. Lei fa una piccola risata

-Non in quel senso. Hai avuto la tua occasione, tesoro- dice girando attorno a me. Sto perdendo la pazienza.

-Cosa vuoi allora?- chiedo guardando dritto davanti a me cercando di calmarmi

-La corona da reginetta. Le tue ragazze non sono mai state un problema perché, quasi sempre, le lasciavi quando iniziava la stagione-

-Ma non Zoe-

-Sta acquistando popolarità stando con te. Non mi interessa con chi stai o cosa fai, voglio solo quello che mi spetta- dice fermandosi e poi riprendendo a girare

-Be', Vivian, io non lascerò Zoe. Lei mi rende felice, una persona migliore-

Si ferma davanti a me e abbasso lo sguardo su di lei. È poco più bassa di me quindi non cambia molto.

-Non costringermi a dire a tutta la scuola che avevo ragione e che il grande Kevin Miller non si sarebbe mai potuto davvero innamorare di una come Zoe Serafin-

-Non farlo- dico di botto. Zoe ne uscirebbe devastata se qualcuno lo scoprisse. Figuriamoci poi tutta la scuola. Ricordo ancora quando l'ho trovata a piangere nel bagno perché le persone non credevano che fosse alla mia altezza... quando invece era il contrario.

-Lasciala- ripete nel mio orecchio

-Non farmi questo Vivian. C'è stato un tempo in cui io tenevo a te e tu a me o è stato tutto un trucco per avere più fama?-

-Non ho mai finto niente con te, ma sapevo che non sarebbe stato facile. È per questo che ho una sorpresa per te- dice andando in un'altra stanza quando mi squilla il telefono. È Amy.

-Amy- rispondo

-No, Zoe-

-Tutto bene? Perché hai il telefono di Amy?- chiedo leggermente preoccupato

-Il mio è scarico. Io e Amy siamo in biblioteca, ma volevo sentirti. Non mi hai chiamata per tutto il giorno-

-Sì, sono impegnato. Dopo ti spiego e vi passo a prendere-

-Okay... Sicuro di stare bene?-

-Certo. Ora devo andare- dico sentendo Vivian tornare

-Kevin... Ti amo- dice Zoe. Mi volto per guardare Vivian e vedo lei. Claire. Questo è un colpo basso.

-Ti amo anch'io- dico attaccando rendendomi conto che, finalmente, dopo anni, sono riuscito a dimenticarla. Ormai non provo più niente per lei e il merito è di Zoe. 

OBBLIGO D'AMOREDove le storie prendono vita. Scoprilo ora