Capitolo 38

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*Marzo*

-Forza Kevin!- urla Amy alla mia destra

-Vai!- urla Vivian alla mia sinistra. Siamo tutti in piedi in attesa che Kevin faccia il punto che ci serve per vincere la partita.

-Coraggio!- urlo battendo le mani per incoraggiarlo. Appena segna, un boato si fa strada tra le tribune e urliamo tutti per complimentarci con la squadra. Ci saranno altre due partite prima della fine del campionato e a quanto pare, la nostra scuola a buone probabilità di vincere.

Mentre aspettiamo i ragazzi che escano dagli spogliatoi, io e le ragazze chiacchieriamo del ballo.

-Io credo che non verrò- dico a Vivian che mi sta spiegando cosa aveva in mente per il mio outfit.

-Già neanch'io. Non me la sento senza Steve. Avevamo in programma di andarci insieme- aggiunge Amy triste. Non l'ha ancora superata del tutto.

-Cosa? Voi verrete e come, non m'importa se dovrò costringervi. A costo di trascinarvi in pigiama, voi verrete. È il ballo e poi c'è l'obbligo- dice Vivian decisa

-Tecnicamente l'obbligo finirà il giorno del ballo. Quindi non sono costretta a venire- obietto

-E io che amica sarei se la lasciassi sola?- si giustifica Amy

-Voi verrete. Non si discute. Non avete bisogno di un ragazzo e poi mi devi aiutare con la corona-

-E ti aiuterò, ma non verrò al ballo- ripeto

-Perché?- chiede Kevin dietro di me confuso. Ha ancora i capelli un po' umidi di sudore.

-Non voglio- rispondo come se fosse ovvio

-È per me?- mi chiede mentre saluta dei ragazzi che gli fanno i complimenti per la partita

-Non gira tutto intorno a te sai? Ragazze ci vediamo dopo- dico andandomene. Sento Kevin venirmi dietro, ma non mi fermo. Le cose negli ultimi tempi sono state complicate. A volte litighiamo in continuazione e non riusciamo neanche a stare insieme nella stessa stanza, altre volte invece ridiamo e scherziamo come se nulla fosse cambiato.

-Zoe dobbiamo parlare. Non possiamo continuare così- mi ferma prendendomi un braccio e piazzandosi avanti a me.

-Così come?- chiedo ritraendo il braccio scocciata

-Così- indica noi come se spiegasse tutto

-Io posso continuare senza problemi- dico superandolo. Lui mi prende in braccio e mi mette su una spalla.

-Kevin fammi scendere!- urlo

-Non sono un sacco di patate- dico dando calci come una bambina cercando di scendere

-Sta' ferma, tanto non ti lascio- dice mettendomi seduta sul sedile della sua auto. Corre dall'altro lato e sale mettendo la sicura.

-Ora io e te parliamo, che tu lo voglia o no- dice mettendo in moto e lasciando il parcheggio della scuola.

-Dove stiamo andando?- chiedo furiosa

-In un posto tranquillo. Allacciati la cintura e mettiti comoda, ci vorrà un po'- dice con un sorrisetto compiaciuto. Allaccio la cintura e incrocio le braccia al petto furiosa senza rivolgergli una parola o anche solo uno sguardo.

Dopo un paio d'ore, finalmente si ferma. Siamo in montagna, lontani dalla città. Si è fermato davanti a un cottage in legno come quelli che si vedono nei film.

-Dove siamo?- chiedo esasperata

-Mountain Valley- risponde lui aprendo la porta del cottage e entrando, lasciando la porta aperta per me. Dopo aver mandato un messaggio a Amy entro: Tuo fratello mi ha rapita.

-Tu mettiti comoda. Ti ho acceso il camino, io vado a farmi una doccia. Sono tutto sudato per la partita-

-Ora Amy come tornerà a casa?- cerco di fare appello al suo lato protettivo di fratello maggiore

-Ho chiesto a Vivian di accompagnarla. E tra l'altro non capisco perché e soprattutto come siate diventate amiche- dice per poi andare in bagno scuotendo la testa.

Mi siedo sulla poltrona davanti al camino e mi guardo intorno. È tutto arredato in stile vintage molto accogliente e il camino è la cosa migliore. Siamo a Marzo, ma fa ancora freddo e non guardavo il fuoco scoppiettare da parecchi anni a causa dell'asma di mia madre.

Non sapevo aveste un cottage scrivo a Amy che subito risponde.

Non ci andiamo da quando io e Kevin eravamo piccoli. Tranquilla, conosci mio fratello, vuole solo parlare. Comunque ti ho coperta con i tuoi, ma se non torni entro stasera sarà meglio che lo dica almeno a Gere. Divertitevi, ma non troppo J.

Poso il telefono e torno a guardare il fuoco quando Kevin esce dal bagno avvolto dal vapore. Ha indosso solo un paio di jeans.

-Prenderai un raffreddore- dico guardandolo per un attimo

-Allora t'importa di me- risponde avvicinandosi e sedendosi sulla poltrona accanto la mia. Non lo rispondo.

-Zoe possiamo parlare?- mi chiede gentile

-Avresti dovuto chiedermelo prima di rapirmi- rispondo senza guardarlo. Lui fa un grosso sospiro.

-Per favore...-

-Ti ascolto- dico voltandomi per guardarlo negli occhi

-Non provo più niente per Claire. Io amo te- dice con voce bassa

-Lo so-

-E allora qual è il problema?-

-Il problema è che l'hai baciata. Nonostante non provi più niente per lei. Nonostante tu ami me... Se hai fatto questo e sostieni di amarmi, cos'altro potresti fare?-

-Ho commesso uno sbaglio, sono umano dopotutto. Ma ti prometto che non lo farò più- dice prendendomi le mani. Faccio una risata ironica e mi alzo allontanandomi. Mi sto innervosendo.

-Tu me lo prometti? Kevin, l'unica cosa che ti ho chiesto di fare, che tu mi hai promesso prima di metterci insieme, era di non farmi soffrire. Io mi sono fidata di te. Ti ho dato tutto e alla prima occasione hai scelto di far felice la tua ex, che ti fa fatto soffrire per anni, e di far soffrire me. Mi dispiace, ma non posso. Non posso tornare a fidarmi di te- dico con le lacrime agli occhi. Lui si avvicina cercando di abbracciarmi, ma dopo un attimo in cui gliel'ho permesso faccio dei passi indietro.

-Questo però non è giusto. Io ho fatto di tutto per te. Ti ho sostenuta quando nessuno l'ha fatto e ora non puoi buttare via tutto così per uno stupido errore. Ero sicuro che avresti capito, ma mi sbagliavo. Evidentemente non ti conosco bene come credevo-

-Io sto buttando tutto all'aria? Non sono io quella che ti ha tradito. E per la cronaca io ho capito. Ho capito perché l'hai fatto e ti ho perdonato. Ti ho perdonato nel momento esatto in cui me l'hai detto, perché ti amo. Ma questo non toglie il fatto che tu abbia baciato la tua ex. Forse davvero non provi più niente per lei, ma mi hai fatta soffrire e non voglio che succeda di nuovo-

Kevin corre da me e mi bacia con foga, ma non posso, non ce la faccio così lo respingo ormai con le lacrime, che lui mi asciuga prima di allontanarsi.

-Ormai è tutto inutile vero? Alla festa di Brad, quando hai detto che io mi ero chiuso all'amore, ti sbagliavi. Stavi parlando di te. Tu non mi hai mai amato e questa n'è la prova perché altrimenti lotteresti per noi- urla arrabbiato

-Sei un'idiota- dico andando verso di lui e fermandomi a pochi centimetri di distanza

-Sei fortunato che non ami la violenza altrimenti ti avrei già dato uno schiaffo- dico andando verso la porta però torno indietro.

-Ho cambiato idea- dico colpendolo in pieno viso e andando fuori di lì, lontana da lui.

OBBLIGO D'AMOREDove le storie prendono vita. Scoprilo ora