Capitolo 28

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Il giorno dopo Kevin arriva a piedi a casa mia, come promesso.

-Allora?... Cos'è successo?- gli chiedo ancora prima che entri in casa

-Mi lascerà partecipare al concorso- dice semplicemente. Io gli butto le braccia al collo e mi alzo sulle punte per abbracciarlo.

-Sono contenta per te- dico poi mi allontano per prendere le sue chiavi e gliele lancio. So che è il suo unico pensiero al momento.

-Ero molto preoccupato per lei. L'hai trattata bene?- mi chiede scherzando. Io gli do una pacca sulla spalla e poi lo tiro in salotto.

-Dai vieni. Oggi è l'8 dicembre, sai che significa?- chiedo felice

-Mancano meno giorni a Natale?- tenta lui e lo fulmino con lo sguardo.

-Chi è a quest'ora?- mi chiede quando sente il campanello. Io corro ad aprire sapendo già che è Amy.

-Albero di Natale!- urliamo appena apro la porta poi ci abbracciamo e andiamo a braccetto da Kevin.

-Ah giusto. Dovete decorare l'albero- dice lui

-No. Dobbiamo. Tu ci aiuterai- diciamo insieme io e Amy e poi ridiamo

-Mi fate paura quando parlate insieme-

-Quando abbiamo finito di decorare l'albero qui, addobberemo anche casa nostra- dice Amy mentre Geremia scende le scale con degli scatoloni in mano e Kevin lo aiuta a portarli da noi. Io e Amy facciamo partire la nostra playlist con le canzoni di Natale e urliamo:

-Che inizino le decorazioni!-

Qualche ora dopo abbiamo finito di decorare tutta la casa con ghirlande, luci e il vischio e stiamo finendo l'albero quando sento il cellulare di Kevin squillare. Lui e Geremia sono andati a prendere altre decorazioni e lo ha lasciato qui.

-Rispondi- dice Amy mentre appende una decorazione all'albero. Vado verso il telefono e quando lo prendo in mano smette di squillare facendomi vedere lo sfondo di Kevin.

-Chi era? Hai risposto?- mi chiede arrivando con uno scatolone

-No, quando l'ho preso ha smesso di suonare- dico sorridendo

-Mi sembri ancora più felice di prima, sempre che sia possibile- dice prendendomi per mano e portandomi sotto l'arco della porta della cucina.

-Ti amo- dico abbracciandolo e baciandolo

-E questo per che cos'era?- mi chiede sorpreso. Io gli mostro lo sfondo del suo cellulare. È una foto di noi che dormiamo abbracciati. Ce l'ha scattata Amy qualche tempo fa.

-Ora capisco- dice lui in imbarazzo grattandosi dietro la testa e riprendendosi il telefono. Io gli mostro il mio sfondo. È la sua stessa foto.

-Non ci credo- dice facendo una piccola risata.

-Vieni. Facciamo un giro prima di andare a casa mia-

-Ma l'albero? Non è ancora finito- protesto

-Ci penseranno Amy e Geremia. Sono sicuro che non diranno niente- dice abbracciandomi e guardando su. Seguo il suo sguardo e vedo il vischio appeso.

-È una tradizione. Devo baciarti- dice sorridendo

-È un po' un cliché per te- dico ridendo

-Forse- dice dandomi un bacio sulla guancia contro mia ogni aspettativa

-Touché- dico per poi tornare in salotto ed avvisare che io e Kevin torniamo fra qualche minuto.

-Per fortuna Geremia e Amy si trovano bene e hanno confidenza insieme. Altrimenti sarebbe stato imbarazzante per loro- dico mentre camminiamo. Kevin non risponde così mi volto verso di lui, ma non lo vedo e all'improvviso mi spinge leggermente verso l'interno del marciapiedi e lui si mette all'esterno.

-Perché?- gli chiedo

-Sei con me ora. E quando sei con me devo proteggerti e prendermi cura di te. Il che significa anche farti camminare nel lato interno del marciapiedi- dice per poi mettermi un braccio intorno al collo e io gli metto un braccio intorno la vita e gli do un bacio sulla guancia.

-Ora torniamo. Abbiamo ancora una casa da addobbare- dico facendo dietrofront e iniziando a correre

-Tanto ti prendo- urla Kevin correndo e... prendendomi

-Ti prenderò sempre e non ti lascerò mai andare finché tu vorrai- dice baciandomi

-Abbiamo decorato due casa in mezza giornata... Non male- dice Kevin buttandosi sul suo divano dopo aver finito di addobbare l'albero

-E non abbiamo ancora finito- dico

-Cosa? No, dai. Sono stanco- dice supplicandomi

-Io vado dai senzatetto ad aiutarli con l'albero. Tu che fai? Vieni con me?- dico conoscendo già la risposta ed è per questo che saluto Amy e vado verso la porta.

-Non mi piace questo tuo lato altruista- dice raggiungendomi e aprendomi la porta per farmi uscire.

-Sapevo che saresti venuto. È per questo che ti amo- dico mentre esco di casa trionfante.

OBBLIGO D'AMOREDove le storie prendono vita. Scoprilo ora