"Senza le crisi di panico quando penso troppo"
-Cosa resterà,Irama-Tivoli,27 ottobre.
10:34Finalmente la campanella dell'intervallo era suonata.
Dopo tre ore stressanti di matematica e chimica,Francesco era andato nel solito giardino sul retro per fumarsi una sigaretta.
Ma quella mattina,non era solo come al solito.
C'era anche Beatrice.
Poggiata con la schiena al muretto e con le mani fra i capelli.Francesco la stava studiando da qualche istante e aveva capito che la giovane,non stava per niente bene.
<<Ehi....>>
La risposta era stato un paio di occhi stracolmi di lacrime.
<<Beatrice,ehi....cosa succede?>>aveva chiesto Francesco,gettando a terra la sua sigaretta.
Una manica del maglione aveva asciugato le lacrime di Beatrice.
Non era riuscita a rispondere.
Era scappata via.
Era andata a sbattere contro un sacco di persone per il corridoio stracolmo di studenti.
E sentiva le frasi che le dicevano.
E le lacrime uscivano ad una velocità tale,che fermarle,sarebbe stato impossibile.Guarda che disagiata!
Esibizionista del cazzo
Cos'hai? Ti ha lasciato il fidanzatino?
Ma quando entri in casa chini la testa a tuo padre?
Impasticcati,magari ci lasci le penne!
Ehi chioma nera,hai bisogno che ti consolo?
Hai già un figlio ragazzina?
Stai sempre a piangere! Drogati di meno!
Fatti punire bene dal tuo papà!
Beatrice si era rinchiusa nel primo bagno aperto che aveva trovato.
Ed era scoppiata in lacrime.
E i pensieri le stavano divorando l'anima.
Più di quanto,lo facesse suo padre,ogni giorno.~~~~
Francesco aveva notato la sedia vuota di Beatrice.
Beatrice quel giorno,non era andata a scuola.
E nessuno si era domandato il perché.
Tranne Francesco.
Aveva chiesto alle ragazze della sua classe ma a loro non interessava sapere come stava Beatrice, perché lei non era popolare.
Che enorme cazzata la popolarità.
È un po'come il successo:prima o poi finisce.Era tornato a casa e aveva immediatamente fatto i compiti.
La professoressa quel giorno doveva mandare via mail le coppie per un progetto d'arte.
Chissà cosa aveva in mente quella donna.
La professoressa Rossini,era una donna sulla cinquantina,molto curata.
Severa nella sua materia,ma dolce come lo zucchero per i corridoi.
Non c'era un alunno che la odiasse,era splendente anche alle otto in punto del mattino.Ecco,Francesco probabilmente non era un comico che meritava Zelig ma,cercava sempre di strappare un sorriso alle persone.
Perché aveva notato come,negli anni,le persone ti accattocciano.
Ti lasciano lì.
Nell'angolo più nascosto della loro mente,dove ci sono i ricordi.
E ti dimenticano pian piano.
Promettendo di non farlo.
Francesco invece non dimenticava nessuno.
Non aveva cinquecento amici,ma quei pochi che aveva,se li teneva stretti.
Si teneva strette le loro storie,i loro racconti d'amore e le loro sbronze.
Si teneva stretto quell'affetto che sembrava essere scomparso da tempo,dal mondo.Aveva dipinto un paesaggio marino.
E aveva,per la prima volta,cercato di fare la sua firma.
Era una specie di stella,che finiva all'insù.
Come.....come una stella cometa.
Quelle che vedeva sempre con suo nonno,quando lo portava da piccolo in giro per le strade di città.
Gli mancava,e non poco.
Però aveva studiato filosofia.
E sapeva che Platone,diceva che l'amore è una forma di mancanza.
Quindi si,lo amava.
Anche se erano lontani.
Francesco era sicuro,si sarebbero ritrovati.I genitori di Francesco erano a tavola per cenare,e dopo aver pregato,avevano iniziato.
<<Oggi ho dedicato un quadro a nonno Balú>>
<<Che cosa carina tesoro,dopo possiamo vederlo?>>
<<Infatti Francé,possiamo?>>
<<Certo,ho fatto anche il mio autografo mamma! Devi vedere quanto è bello!>>.E davvero,si erano interessati a quel quadro.
Francesco li aveva fatti sedere sul letto disfatto e profumato di lavanda.
Aveva preso il dipinto e quando l'aveva mostrato il suo cuore era a mille.
Sua madre era in lacrime,così come suo padre.
Suo padre non era un uomo cattivo ma,era come si dice "tutto d'un pezzo".
E vedere come l'arte fa emozionare,aveva fatto sorridere di gioia il giovane.<<Sei il nostro orgoglio più grande>>

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Raggi del cuore
Short Story°Completata° Linguaggio e contenuto forte. Beatrice è una ragazza stupenda. All'apparenza,il suo aspetto fisico affascina gli occhi di tutti i ragazzi del liceo Spallanzani di Tivoli. La sua anima però,non l'ha mai mostrata a nessuno, così come il...