Capitolo 18

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"E lasciatevi baciare solo da chi,non aspetta altro che rendervi felici"
-Anonimo-







Tivoli,25 novembre.
21:12







Quella mattina Beatrice non era andata a scuola.
E seppur Francesco volesse,aveva deciso anche lui di rimanere a casa.
Anche se il giovane non aveva una giustificazione valida, voleva capire perché Beatrice,non aveva nemmeno aperto la porta quel giorno.
Così,arrivata la sera,aveva bussato e aveva sentito un passo leggero e poi gli occhi di Beatrice gli avevano aperto la porta.
<<Ehi....hai bisogno di parlare tu. Vero?>>aveva domandato lui e Beatrice aveva annuito.
Si era sdraiata sul letto,per poi sistemarsi i capelli.
Lui aveva fatto lo stesso,per poi accarezzare Beatrice.
<<Abbracciami,per favore>>aveva chiesto lei,con gli occhi così lucidi da farli sembrare di vetro.
Francesco aveva stretto fra il suo corpo muscoloso,quello esile di Beatrice.
La giovane aveva iniziato a respirare irregolarmente segno che stava piangendo.
Ma non si era mostrata al ragazzo.
Gli aveva dato le spalle.
E si era addormentata così.
Cuore contro schiena.
Non era molto.
Ma era già un primo passo.
Per un futuro.
Cuore contro cuore.

Un paio d'ore dopo Francesco si era svegliato a causa dei lamenti di Beatrice.
Lei,stava sognando e nel mentre,parlava.
<<Papà....scusami. Scusa...>>aveva detto lei,stringendo le lenzuola fra le piccole dita.
Francesco era rimasto immobile.
Seppur cosciente di quello che stava accadendo,voleva che lei in qualche modo si sfogasse.
<<Mi fai male... dov'è la mamma?>>Beatrice aveva iniziato a digrignare i denti.
Talmente forte da rendere quel rumore, insopportabile.
<<Bea....Bea sono qui>>aveva sussurrato Francesco.
Ma Beatrice era ancora immersa in quell'incubo orrendo.
<<Papà....non,no...ti prego>>e una lacrima le aveva solcato il viso.
Aveva iniziato a respirare più affannosamente,iniziando a dimenarsi freneticamente.
<<No...no....AIUTO!>>Aveva esclamato nel sonno,per poi tirarsi a sedere e svegliarsi.
Aveva gli occhi lucidi a causa del pianto e la tachicardia a mille.
<<Ehi...ehi Bea. Sono qui,sono qui>>aveva sussurrato lui,accarezzandole i capelli.
Immediatamente la giovane era scoppiata in lacrime.
Fra le braccia di Francesco.
Tra le lenzuola del cuore del giovane.
<<Shh....ci sono qua io Beatrice. Non ti tocca più>>aveva sussurrato Francesco,stringendo forte a sé la nera.
Lei lo aveva stretto così forte,da fare dubitare a Francesco di essere sveglio.
<<Stringimi....di più Francesco....ti prego>>e dopo quelle parole,il giovane,aveva chiuso fra le sue braccia,tutto il dolore di Beatrice.
Spezzandosi un po'.
Ma aggiustando anche parti che nemmeno lui,sapeva di avere rovinate.

<<Più forte Francesco>>
<<Ho paura di farti del male>>
<<No. Io ho la certezza che tu non mi farai mai del male>>
<<È l'unica certezza che hai?>>
<<Probabilmente no. È la seconda>>
<<La prima qual'é?>>
<<Che la mia paura per gli uomini non passerà tanto facilmente>>
<<Allora perché da me ti fai stringere?>>
<<Perché te lo ripeto:tu non mi fai male>>
<<Dio Beatrice....cosa ti ha fatto>>
<<Niente. Doveva andare così Francesco....a volte la vita ti fa crescere troppo in fretta>>
<<Ma non è giusto. Beatrice sei così bella e....rovinata>>
<<Peccato che molti notano solo le cicatrici e non chi le ha provocate>>
<<Io vedo tutto il tuo cuore:in frantumi. Che però....potrei ricostruire>>













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Il pomeriggio seguente,Beatrice e Francesco,si erano ritrovati in camera del giovane a dipingere.
Ancora una volta,lei si sentiva quasi a disagio davanti al talento del castano che però,era talmente preso dagli occhi color giada di lei,da non accorgersi di niente.
Si erano portati due tele e si erano seduti in due lati opposti.
Francesco aveva disegnato un paesaggio marino in tempesta.
Beatrice aveva disegnato un paio di labbra femminili,screpolate e con dei lividi sopra.
<<Vince il dipinto più bello. Allora,tre....due....uno>>ed entrambi avevano girato il foglio.
Beatrice era rimasta estasiata dalla precisione e dalle sfumature del dipinto di Francesco.

Il giovane era rimasto sorpreso.
Non si aspettava un dipinto così toccante.
E aveva sorriso quando aveva incrociato lo sguardo di Beatrice,che immediatamente aveva voltato la tela,verso di lei.
<<Guarda che è stupendo Bea....davvero quelle labbra sono meravigliose>>aveva detto,tirandosi in piedi e avvicinandosi alla giovane.
<<Beh ....anche il tuo è molto bello>>aveva risposto lei,lasciando che il ragazzo prendesse di nuovo fra le mani il foglio.
<<Hai dipinto le tue stesse labbra. È una cosa stupenda>>aveva constatato lui,osservando poi Beatrice da sotto le sue folte ciglia.
<<Come fai ad essere così sicuro?>>aveva chiesto lei.
Lui le aveva lasciato fra le mani il foglio e le si era posizionato di fronte.
Con le dita morbide,le aveva accarezzato l'arco di Cupido e aveva fatto la stessa cosa sul disegno.
<<L'arco di Cupido è identico al tuo....anzi,non gli rende giustizia perché è stupendo il tuo. Sembra disegnato a mano.....>>aveva detto lui con un tono di voce improvvisamente diverso.
Beatrice si era vestita di brividi in quell'istante e Francesco aveva sorriso.
<<Poi qui.....hai questa parte più screpolata del labbro superiore. E l'hai riportata identica....>>aveva constatato lui,indicando nuovamente il foglio.
Beatrice non riusciva a smettere di guardarlo.
Se da una parte voleva nascondersi sotto le lenzuola per l'imbarazzo,dall'altra stava studiando da qualche minuto le labbra del castano che,erano diventate,molto interessanti.
<<E.....E poi qui....il labbro inferiore,più sottile di quello superiore>>aveva detto lui passando il pollice sulle labbra della giovane che non sapeva come muoversi.

Francesco aveva spostato il foglio fra loro,e le aveva accarezzato una guancia.
Beatrice si stava lasciando cullare da un tocco,a lei,sconosciuto.
<<Posso darti un bacio?>>aveva domandato Francesco e Beatrice aveva annuito.
I loro nasi si stavano sfiorando da qualche istante e le loro labbra,non aspettavano altro che congiungersi.
Beatrice aveva addirittura sentito il suo cuore battere all'impazzata.
Ma si sa,che in questi momenti più belli, c'è sempre un imprevisto.

La madre di lui, Luisa,aveva spalancato la porta facendo sobbalzare entrambi i giovani.
Beatrice era diventata bordeaux.
Francesco non sapeva più dove nascondere la faccia.
<<Oh....scusate ragazzi,ho interrotto bruscamente qualcosa?>>aveva domandato quasi dispiaciuta.
<<No mamma..... stai tranquilla>>aveva risposto lui,cercando di sembrare il più pacato possibile.
<<La cena è pronta,vi aspetto di là>>e con quelle parole,aveva lasciato un bacio in sospeso tra i due giovani.
<<Io e te abbiamo un bacio in sospeso>>aveva sorriso lui,mentre Beatrice era arrossita.

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