Raggi del cuore

Capitolo 14

"Mi bastano tre note,
Una vita fatta di gesti,
Così semplice che"
-Irama, Semplice-

A te che
Sei luce
E
Nemmeno ti rendi conto di quanto spendi.
Ti dedico queste frasi sconnesse e un po' del mio cuore.
ElenaPenna98🌹

Tivoli,13 novembre.
22:34

Beatrice si era assicurata che suo padre fosse andato al lavoro.
Per fortuna,lavorando in fabbrica,il più delle volte la lasciava la notte sola.
E Beatrice poteva respirare a pieni polmoni,senza paura.

Francesco era arrivato davanti all'appartamento di Beatrice e dopo essere salito,si era accomodato in casa.
Beatrice timidamente,l'aveva fatto accomodare in camera sua.
La sua camera era piccola,con le pareti blu notte.
Ma non era per niente male.
Pochi arredi ma buoni.
<<Cos'hai portato con te stasera?>>
<<Una chitarra>>
<<Una chitarra? E cosa dobbiamo farci noi di una chitarra?>>
<<L'altra sera quando tornavamo in auto dal locale,hai cantato come una matta,ogni canzone che passasse per radio......così ho pensato di suonare qualcosa insieme>>
Beatrice aveva sorriso.
Aveva sorriso con gli occhi,le labbra,il cuore e l'anima.

Si erano seduti sul letto della giovane e Francesco la stava osservando prendere il cellulare.
Aveva messo la base di Coprimi le spalle,di Gazzelle.

Guardati intorno e lo vedi
Sempre le stesse strade, gli stessi piedi
Anche le stesse scarpe consumate da tutti i tuoi guai
E che la strada non conta mica i passi che fai
E guardati dentro la tasca
È vuota ma c'è ancora la voglia di farcela
Di buttare in aria ogni malinconia
Sperando che ritorni indietro sotto forma
Di fantasia

Coprimi le spalle che fuori fa freddo
Che domani mi guardo allo specchio e sono vecchio
E che ho scoperto che le cose belle appassiscono
E che i sogni dentro ai cassetti marciscono
E che la gente non crede mai troppo
E le parole trovano il tempo che possono
Che non puoi morire due volte di seguito
E che se fuori piove io dentro nevico
(E che se fuori piove io dentro nevico)

Guardati intorno e lo vedi
Sempre le stesse storie, le stesse, credimi
Anche la stessa faccia consumata dagli anni che hai
E che mannaggia, contano solo i danni che fai
E guarda che in fondo non conta
Dov'è che tira il vento, ma ciò che porta
Che se porta bene, ti porta lontano
Come una canzone
Lontano come un aeroplano

E coprimi le spalle che fuori si gela
E che la notte non copre gli sbagli, ma gli dà tregua
E che ho scoperto che le cose belle appassiscono
E che i sogni dentro ai cassetti marciscono
E che la gente non crede mai troppo
E le parole trovano un tempo che possono
Che non puoi morire due volte di seguito
E che se fuori piove io dentro nevico

Beatrice aveva riaperto gli occhi,trovandoseli inaspettatamente lucidi.
<<Ehi...cos'hai?>>
<<Niente, solo che certe canzoni sono così parti di me che mi fanno commuovere.>>
<<È una cosa bella essere emotivi Beatrice. Al mondo d'oggi nessuno lo è più>>
<<È bello essere come te Francesco>>
<<Cioè?>>
<<Felici>>

~~~~

Dopo aver suonato altre canzoni e aver riso come due matti,Beatrice si era ritrovata ad aprirsi un pochino di più con Francesco.
<<E quindi tu da piccola abitavi in Via Emilia?>>
<<Sì....facevo l'asilo,quello accanto la macelleria>>
<<Sezione?>>
<<Panda...>>
<<Beatrice! Ecco perché mi ricordavo di te! Io ero nella sezione..... scoiattoli!>>
<<Beh ma ero una bambina molto timida,può darsi che ti confondi....>>
<<No,io sono certo che eri tu. Avevo sempre i codini e....e un sorriso smagliante>>
Beatrice aveva sorriso,arrossendo immediatamente alle parole del giovane.
Lui le aveva accarezzami i capelli,spostandoli di lato.
Nessun livido questa volta.
Un sospiro di sollievo da parte di Francesco.
<<Scappa Beatrice ....vieni,scappa con me>>
Beatrice era rimasta pietrificata alle parole del giovane.
<<Scappa....ti prego,sono stanco di vederti con gli occhi spenti>>
Beatrice aveva addirittura smesso di respirare per qualche istante.

Scappare dall'inferno o affrontarlo?