mi sveglio molto tardi. nessuno è in casa...anzi, mia madre non è in casa, quindi vado in cucina per farmi un panino. lo metterò in forno quando è ora di pranzo.
mi butto sul divano e accendo la tv.
suonano proprio in quel momento.
vado alla porta con la faccia al pari di quella di uno zombie appena risorto.
apro la porta.
"Sarah! come stai? come sta Scott?" chiede.
"oh, papà...va bene" dico.
"posso entrare?" chiede.
"si, tanto mamma non c'è" dico. lo faccio entrare. "che profumino, cos'è?" chiede.
"il mio panino con il tonno" dico.
"oh...wow" dice.
"come mai sei qui?" chiedo.
"perchè ho saputo di Scott e volevo sapere se stai bene" mi dice.
"si sto...bene" dico. le mie parole risultano completamente false quando una lacrima scede sulla mia guancia.
"oh tesoro" dice e mi abbraccia.
anche se sono arrabbiata con mio padre, ho bisogno di un abbraccio e nessuno sembra disponibile.
le mie amiche si, ma ora non sono qui.
"mi fa male vederlo così...è...è distrutto" dico.
"lo so, non è una bella cosa" dice mio padre.
continuo a singhiozzare tra le sue possenti braccia ancora un po', ma poi decido di sciogliere l'abbraccio. mentre asciugo gli occhi guardo l'orologio che segna 12:36.
"mh che fai mangi qua?" chiedo per essere educata.
"se ti fa piacere si" dice.
"ok...solo che posso prepararti un panino, niente di più" dico.
"va bene" dice. si siede al tavolo e io preparo il panino per lui. poi li metto nel forno e quando sono caldi li prendo e ne do uno a mio padre.
"tua madre dov'è?" chiede.
"al lavoro torna per le quattro" dico.
finiti i panini lo mando via usando tutta la gentilezza che la mammina mi ha donato e vado al piano di sopra. mi faccio una doccia quando esco sento che mia madre è in casa.
mi vesto e poi vado al piano di sotto.
"mamma" dico.
"oh ciao Sarah" dice lei.
non so se dirgli oppure no che papà è venuto a pranzo. se non glielo dico non peserà a lui ma se poi lo viene a sapere c'è una probabilità che si arrabbia con me.
"mamma...oggi è venuto a vedere come stavo e ha mangiato con me" dico.
"chi? Scott?" chiede.
"no...papà" dico.
"ah va...bene" dice.
"più tardi vado da Scott" dico.
"va bene" dice lei.
per le 17 mi preparo e vado via. raggiungo casa di Scott in un istante visto che abitiamo a due case di distanza.
"ciao Violet, c'è Scott?" chiedo.
"si è di sopra" mi dice. annuisco e vado di sopra. lo trovo sul suo letto che gioca alla play.
"ehi" dico.
"Sarah" dice lui e sorride.
"come stai?" chiedo.
"un po' dolorante ma sono stato peggio" dice e cerca di alzarsi.
"no rimani seduto" dico e mi avvicino.
mi da un bacio a stampo.
"ok, ora ci siamo salutati" dice.
io sorrido mentre siamo naso a naso.
"mi dispiace che per vedermi devi per forza venire qua e vedermi in questo stato" dice lui.
"shh" dico e metto due dita sulla sua bocca "in questo momento non vorrei essere da nessun altra parte" dico e lo penso davvero.
eccomi e scusatemi per l'attesa!
Sara-