Come è improvvisamente tornato

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Taehyung pov.

«Eccomi qui Tae, eccom—»

«Grazie, amico mio, grazie» abbraccio Hoseok, stringendolo con tutta la forza che ho in corpo.

«Sì, sono qui, sono qui» ridacchia, accarezzandomi la schiena «Jennie mi sta odiando per questo, ma da come urlavi nei messaggi credo che la cosa di cui vuoi parlarmi sia piuttosto importante.»

«Appena la vedrò mi scuserò personalmente offrendole un latte macchiato, che so che le piacciono tanto, ma sì, qui si tratta di vita o di morte» ho interrotto bruscamente quella che si prospettava come una notte romantica tra i due piccioncini soltanto perché sentivo davvero il bisogno di parlare con il mio più grande amico. Quando mi è arrivato il messaggio di Jimin non ci ho più visto e gli ho subito scritto — a Hoseok, ovviamente —, con la speranza che potesse leggermi a breve, e mi ha risposto fortunatamente in poco tempo, dicendomi che sarebbe passato alla fine del film.

Ora è quasi mezzanotte.

«Sì, forse il latte lo accetterà» Hoseok si sistema sul divano, togliendosi le scarpe e lasciandole ai suoi piedi «Adesso puoi dirmi che succede?»

«Mh...»

Mi siedo di fronte a lui con un'ansia incontenibile e apro la chat che tiene in cima la famosa "J", poi gli lascio il cellulare sulle gambe, attendendo che lo guardi e che ne esamini il contenuto. I suoi occhi diventano due enormi palle bianche, quasi potrei vederli staccarsi e finire sullo schermo «No, Taehyung.»

«Che intendi?»

«Che se ne deve andare a fare in culo, se è chi penso io, e temo proprio sia così. Wow, si è fatto i suoi tre annetti a Daegu e ora che è soddisfatto della manciata di ragazzi che si è fatto può finalmente tornare da te perché tanto sa che lo stai ancora aspettando a braccia aperte? Ma assolutamente no, se rispetti te stesso spero proprio che lascerai quel messaggio senza risposta» e mi passa il telefono, veramente contrariato. Non ho mai visto un Hoseok così in tutto questo tempo che lo conosco, se non lo conoscessi tanto bene avrei quasi timore.

«Tutto ok? Sono stato troppo cruento?»

«Mi è nuovo questo tuo lato, Hobi.»

«E se lo tiro fuori significa che è grave. Stammi a sentire Taehyungssi, ti obbligo a–, oh no,» Hoseok, quando si accorge che i miei occhi si stanno facendo lucidi, mi attira a sé ed inizia ad accarezzarmi i capelli «non volevo che tu stessi così, solo non penso che Jimin sia tornato per darti più di una semplice amicizia, e non voglio che ti spezzi il cuore più di quanto tu non lo abbia già. Vuoi dirmi che hai davvero intenzione di vederlo?»

Tirando su con il naso, molto vicino al pianto, annuisco silenziosamente.

«...Tae ti farà del male se—»

«Se anche dovesse, ho bisogno di rivederlo. Ho bisogno di guardarlo negli occhi di nuovo, di abbracciarlo, di sapere come sta... sono pur sempre stato io a dirgli di non farsi sentire se non avesse provato qualcosa per me.»

Hoseok sospira «...e allora vi vedrete nel parcheggio del tuo condominio ed io starò fuori ad aspettarti. Se, una volta finito, uscirai con le guance rigate dalle lacrime, allora non mi tratterrò dallo sferrare un pugno a Jimin in piena faccia. Che poi non mi hai mai fatto vedere una sua foto, ora che ci penso.»

«Hai presente gli angeli? Ecco, Park Jimin è uno di loro, e ho detto tutto.»

«Mh, a me pare più un demone travestito da angelo. Non ti meriti di stare male Taehyungssi, sei il ragazzo più buono che io abbia mai conosciuto» Hoseok mi bacia i capelli, stringendomi ancora più forte.

Too good for me || VMINDove le storie prendono vita. Scoprilo ora