Come è cominciata una tregua [prima parte]

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Taehyung pov.

«Non ti ho mai vista truccarti così tanto, Jennie» ridacchio, picchiettando sul tavolino posto in mezzo a noi, nel treno.

Lei sbatte le ciglia più volte, facendo una strana espressione davanti allo specchietto, per controllare le condizioni del trucco, «È un'occasione speciale questa Taehyung, andiamo a Daegu tutti insieme e finalmente rivedo il mio migliore amico!»

«Sarà per lui che ti stai facendo così bella, allora?» Hoseok si mette a braccia conserte ma cambia subito idea, prendendo uno dei rossetti di Jennie, per leggerne la scritta sopra «Color corallo? Esiste davvero? Per noi maschi sono tutti uguali, rosso, blu, giallo... non siamo così complicati» e ride, contagiando anche me e, per la prima volta da quando siamo saliti sul treno, Jimin. Non c'è da stupirsi, ha vissuto a Daegu per tre anni e quando Jennie gli ha chiesto di unirsi ha accettato senza esitazioni. Sono io quello spaventato qui, perché ricordo ancora quando al locale mi disse che sperava non avessimo rivisto alcune vecchie conoscenze.

Un lato super positivo di questa trasferta c'è, sempre che si riesca a portarlo a termine per davvero: Hoseok ha promesso, solamente perché gliel'ho chiesto io, che durante il nostro soggiorno a Daegu darà una tregua a Jimin, perché abbiamo tutti e quattro il bisogno di divertirci e rilassarci, e le discussioni inutili le lasceremo a quando saremo tornati alle nostre monotone vite.

«Anche se fosse, Hobi? Si tratta del mio migliore amico, e lo conosci. Lo chiamo "migliore", è vero,» Jennie fa spallucce «ma lo chiamo anche "amico" perché il mio fantastico fidanzato sei tu» e stringe le sue guance tra le dita, facendogli fare la bocca a pesce, «Guarda che carino che sei, ti amo.»

«Anch'io» Hoseok le sorride, avvicinandosi per stamparle un bacio, ma Jennie divide le loro bocche con la stessa mano con cui lo ha appena stretto.

«Non ci provare nemmeno, mi sono messa poco fa proprio quel rossetto color corallo che trovi tanto strano, non voglio che si rovini» gli risponde seccamente lei, facendogli roteare gli occhi, «Suvvia, non fare così, avremo stanotte per farci tutte le coccole che vuoi, amore.»

«Ew» pronunciamo contemporaneamente io e Jimin, e subito dopo ci guardiamo negli occhi, scoppiando a ridere e contagiando anche Jennie, mentre Hoseok fa finta di guardare altrove.

«Non dite queste cose davanti a due povere persone single», mi fingo implorante mentre lo dico, e guardo Jimin, che improvvisamente cambia sguardo, una luce diversa si impossessa dei suoi occhi. Che ho detto?

«Non dire stronzate Taehyungssi, sei ad un passo dal fidanzarti con Jungkook, almeno tu» puntualizza Hoseok, puntandomi il dito contro. Faccio una smorfia in risposta, perché avrei preferito che il suo nome, o qualsiasi argomento riguardante lui, non venisse menzionato.

«Ci siamo presi una pausa», la realtà è che gliel'ho chiesta io e che Jungkook ha accettato senza opporsi, motivando il suo silenzio con la scusa che crede di aver capito che non ha speranze con me, e che sono io ad aver bisogno di tempo per me stesso, per riflettere. Ed è vero, tremendamente tanto. «Per favore, smettetela di guardarmi tutti come se vi avessi appena detto che ho ucciso qualcuno» li prego poi, notando le espressioni scioccate.

«I-io sto solo cercando di capire perché, Taehyung» Hoseok si porta le mani tra i capelli, come se il problema fosse suo «Sono scioccato, ti ci sono voluti anni per andare avanti e quello che ottengo è sentirti dire che vi siete presi una pausa. Si sistemeranno le cose, vero?»

«Non lo so. Possiamo parlare di altro?»

«Ma—»

«Ho chiesto a Seonghwa se ha qualche idea carina per quando saremo tutti insieme e mi ha risposto che ha tante cose che vuole mostrarci!» Jennie interrompe Hoseok con entusiasmo e non sa quanto io possa esserle grato. Continua a parlare ma io mi focalizzo, ovviamente con la coda dell'occhio, su Jimin, che da quando ho detto di essermi preso una pausa con Jungkook sembra essersi agitato. Noto mi stia guardando, e le sue gambe tremano, proprio come quando si sente il bisogno di scaricare la tensione. Non posso vederlo così, però. Sistemo una mano sulla sua coscia e lo sento gelare sul posto al solo contatto. Smette di tremare, e alzo la testa per incontrare il suo sguardo. Solo adesso allora lo accarezzo, per provare ad infondergli sicurezza, e scuoto debolmente la testa, per fargli intendere che non ho capito cos'abbia e che voglio spiegazioni, però lui nega, e con il labiale mi dice di stare tranquillo. Ma non posso. «Taehyung?»

Too good for me || VMINDove le storie prendono vita. Scoprilo ora