Too good for me || VMIN

Come ho fatto il nome sbagliato

Terza persona.

Altre settimane sono passate dopo quella serata al locale, di cui il bagno ha potuto assistere a quel momento tanto intenso avvenuto tra Taehyung e Jimin. Le parole del primo però avevano detto che il patto sarebbe stato messo da parte solamente in quel luogo, infatti successivamente le vite dei due migliori amici sono purtroppo tornate le stesse, con uno che cerca di dimenticare con un'altra persona, e l'altro giocando con una bambina.

Proprio così, Subin fa bene al cuore stanco e spezzato di Jimin, e stasera la compagnia deve riunirsi proprio a casa di Taemin, anche se non al completo, perché chi per un motivo e chi per un altro avevano quasi tutti qualcosa di più importante da fare. Jimin ovviamente ha subito accettato l'invito, anche perché cosa può esserci di meglio che crogiolarsi nel proprio letto pensando al ragazzo dei propri sogni che si frequenta con un altro? Tutto, esattamente.

In questo momento Jimin sta andando all'appartamento dei Lee in auto con Seokjin, che si è offerto di dargli un passaggio chiedendogli in cambio aiuto per una cosa che ha definito importante. Jimin non sa minimamente che cosa aspettarsi, anche perché non è che loro due abbiano legato così tanto da farsi favori, il massimo che hanno condiviso è stato un drink al locale.

Però giustamente glielo deve, quindi decide di sputare il rospo, «Allora Jin, dimmi con che cosa vuoi che ti aiuti.»

«Si tratta di Namjoon, avrei bisogno che mi aiutassi a scoprire una cosa, e dal momento che stasera sarà con noi e mancherà metà della compagnia, quale momento migliore per farlo?»

Jimin storce il naso, «E perché lo chiedi a me, tra tutti i presenti di stasera?»

«Beh, tutti è un parolone,» Seokjin ride, mentre svolta «è che siamo appunto in quattro gatti stasera, e siccome non voglio interrompere le zozzerie tra Taemin e la sua fidanzata, dato che lei non l'ho ancora mai vista e Taemin per il suo modo di fare espansivo un po' mi spaventa, ho pensato tu potessi essere quello adatto a parlarci, tanto Namjoon ti trova simpatico, quindi non penso si farà problemi a dirti certe cose.»

Jimin guarda storto il suo compagno di viaggio, non avendo capito le sue ultime parole. Dovrebbe parlare a Namjoon di una questione tanto delicata? Perché da ciò che ha sentito, così pare. «Mi stai... mettendo ansia, in un certo senso. Sembra che io debba parlargli di chissà quale argomento.»

«Ma tu non devi avere ansia Jimin, ad averla qui dovrei essere io, ecco...» Seokjin sospira, diminuendo la velocità della sua guida, perché sempre più vicini alla meta segnata sul gps, «ho sempre avuto un certo... debole per Namjoon, credo. E—»

Jimin porta le mani davanti alla bocca, euforico «No, vabbè! Lui ti piace, che cosa bellissima!»

«Dai, fammi parlare, ti prego!»

«Ok, ok, scusa» Jimin abbassa la testa.

«Stavo dicendo,» e Seokjin si schiarisce la voce, «ho detto di crederlo perché non ne sono mai stato sicuro. Sai, ho passato anni della mia vita cercando e avendo relazioni con ragazze, la mia ultima storia è durata anni ed è stata appunto con una ragazza, e ho scoperto che mi piacessero pure i ragazzi baciandone da ubriaco ad una festa, pensa che bello» commenta ironicamente, facendo ridacchiare Jimin che, accorgendosi di averlo fatto nel momento sbagliato, si ferma immediatamente. «Quindi quel debole che pensavo di avere per Namjoon si è insinuato ancora di più dentro di me da quando ho realizzato della mia bisessualità, e mi sto convincendo sempre di più che mi piaccia. Solo, non voglio soffrire, e al tempo stesso non voglio perderlo. Sai, siamo grandi amici da così tanto...» e a sentire queste parole Jimin si chiude tra le sue spalle, facendosi più piccolo, perché gli sembra di sentire se stesso, parlando di Taehyung. Forse, quindi, è giusto che lui abbia lasciato il cuore del suo migliore amico ad un altro? D'altronde non potrebbe rovinarsi nulla tra loro se non dovesse nascere mai qualcosa di più. Ok, Jimin sente di stare facendo la cosa giusta per la prima volta dopo tanto tempo.