Come sono stato sbagliato al momento giusto

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Taehyung pov.

«Taehyung, sei pronto?» Jungkook entra nella mia stanza senza avvisare e sgrana gli occhi, che fissa sull'abbigliamento che ho scelto per stasera. Dobbiamo andare al solito locale con la compagnia al completo, e quando dico questo intendo che ci saremo proprio tutti: oltre a noi due, ci saranno Hoseok, Jennie, Namjoon, Seokjin, Taemin e il suo gruppetto, ed infine, ma non meno importante, anzi... Jimin. Da quando siamo andati a Seoul e mi ha regalato la collana ci siamo visti spesso, anche se è sempre stata questione di poco tempo, giusto per andare a prenderlo a lavoro e portarlo a casa. Però non mi si può dire nulla contro, in fondo è normale voler passare del tempo insieme al proprio migliore amico, no? Poi con Jungkook sta andando tutto bene, continua a dimostrarmi quotidianamente quanto tenga a me e a quello che stiamo costruendo, e ne sono contento. Si avvicina a me e sistema le mani sulla mia vita, stringendomi «Quanto ti dona questa maglia! Ti ci ho mai visto, prima di stasera? Mi sembra nuova.»

Ridacchio, negando con la testa «Non mi ci hai mai visto. Comunque grazie.»

«Di cosa, voglio riempire solo di complimenti il mio splendido ragazzo» mi sorride in risposta, baciandomi a stampo. A dire il vero non stiamo ufficialmente insieme, semplicemente ci frequentiamo, ma a lui piace chiamarmi così e dopo tutte quelle volte in cui gli ho detto di non chiamarmi "amico", adesso, vista la nostra situazione, posso concedergli di lasciarmi questo appellativo. Poi mi accarezza il fianco, «Allora, possiamo andare? Di questo passo saremo gli ultimi, e siccome per molti lì in mezzo sono nuovo non me la sento di fare già la mia prima brutta figura.»

Scoppio a ridere, superandolo «Per cosa dovresti fare brutta figura? Saranno solo cinque minuti di ritardo, per giunta ad una serata tranquilla, non hai di che temere» e spengo la luce, intimandolo a raggiungermi alzando una spalla «Dai, seguimi.»

Jungkook mi raggiunge e intreccia le sue dita alle mie, e scendiamo insieme fino a raggiungere il portone d'ingresso del condominio, da cui usciamo senza staccarci mai. Tossisce, «Mi assicuri che siano tutte persone a posto?»

«Innanzitutto non dovresti avere dubbi sui miei amici,» apro la portiera, salendo sulla sua automobile, «poi c'è anche Taemin e già lo conosci, se riesci a sopportare lui puoi farlo con chiunque. Non dirgli che te l'ho detto, in fondo è simpatico, e scherzo» ridacchio, contagiando Jungkook, che annuisce e mette in moto.

«Ti confesso che la persona che più mi spaventa è Jimin» se ne esce così Jungkook, con una semplicità tanto apparente da spaventare. Lo ha menzionato senza alcun giro di parole, senza che io fossi pronto a sentire quel nome pronunciato dalla sua bocca. Si schiarisce la voce, «È che, sai...» aggiunge, non ricevendo risposta da parte mia «non so cosa provi esattamente per lui, e ciò mi terrorizza. Voglio essere completamente sincero con te, Taehyung, quindi perdonami se dico cose che possono darti fastidio, d'altronde è il tuo migliore amico e ne sono pienamente consapevole, non posso fare a meno che abituarmi a saperti tanto legato a lui. Vabbè, lasciamo stare.»

«Jungkook, devi stare tranquillo, lo sai» gli accarezzo la coscia «Ti ho già spiegato e ripetuto che io e Jimin siamo soltanto migliori amici appunto, abbiamo già deciso di comune accordo che non avremmo rovinato la nostra amicizia e—»

«E che adesso ci sono io, sì. Spero tu sia sicuro che io ti piaccio, non dico tanto ma almeno un po'...»

«Ma certo» e sposto la mano sul suo viso, che accarezzo. È una persona preziosa Jungkook, e mi dispiacerebbe fargli del male. Da quando ho cominciato a lavorare all'azienda non ha fatto altro che aiutarmi e supportare le mie idee, e abbiamo già avuto qualche disputa con i nostri colleghi — al tempo stesso rivali — del nostro stesso settore. Inutile dire che Jungkook ha fatto ad entrambi il culo a strisce.

Too good for me || VMINDove le storie prendono vita. Scoprilo ora