Come è finita questa storia (no, non la nostra)

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Taehyung pov.

un anno dopo:

«E per il potere conferitomi, vi dichiaro marito e moglie. Potete baciarvi» dice entusiasta il prete, al che Hoseok prende il viso di Jennie tra le mani e azzera la distanza tra loro, scatenando un applauso che rimbomba tra le mura della Cattedrale. Applaudo anch'io, felicissimo per il mio più caro amico, che ha atteso questo giorno con tantissima ansia e impazienza, e nonostante la prima se la sta cavando alla grande. Ancora non ci credo, si può dire che adesso sia un uomo realizzato al 100%.

Al momento mi trovo poco distante da loro, perché Hoseok mi ha chiesto di fargli da testimone di nozze; dall'altra parte, invece, c'è Minnie, un'amica di Jennie. Per quanto riguarda Jimin, è seduto in prima fila, con il piccolo Taehyung tra le braccia. No, non sono pazzo e non mi sono immaginato di dimensioni ridotte sulle sue gambe, sto dicendo che il figlio di Jennie e Hoseok, al quale hanno dato il mio nome, è finalmente nato da un po' di tempo, e il mio fidanzato si sta prendendo cura di lui dall'inizio della cerimonia. D'altronde il suo grande amore per i bambini ha fatto sì che Jennie pensasse subito a lui, come figura alla quale porgere il proprio bambino nel suo giorno più speciale, e lui ha accettato più che volentieri. È veramente emozionante, tutto quanto, dal matrimonio che ha avuto una celebrazione stupenda, alla visuale di Jimin che muove lo sguardo continuamente tra me e il bambino, e il fatto che quest'ultimo si chiami come me: quando la coppia ci disse che stavano pensando questo, non credevo lo avrebbero poi fatto veramente. E invece, quando sono andato all'ospedale per trovarli e mi hanno annunciato la cosa, per la grandissima ondata di amore che ho sentito avesse iniziato a pervadermi, sono scoppiato a piangere. Il mio più caro amico ha deciso di chiamare come me, quella che dal giorno della sua nascita è diventata, per lui, la persona (o personcina) più importante. È un onore.

Li osservo, i neo genitori e sposi, e sorrido, felice e sognante: Hoseok che stringe Jennie forte a sé, loro che guardano la folla presente davanti a loro e si inchinano, grati dell'affetto che stanno ricevendo. Entrambi bellissimi, vestiti divinamente, con dei petali di fiore sparsi per terra, attorno a loro. Voglio anch'io questo, in futuro. E con Jimin.

Sto ancora sognando troppo, giusto? O posso permettermi di farlo?

«Tae caro, vieni a fare una foto con noi!» mi chiama Jennie, mentre vedo il fotografo avvicinarsi, poi si volta verso il mio ragazzo, ancora seduto, «Jimin! Venite qui, porta il mio piccolo!» e lo chiama a sua volta, con un sorriso smagliante che proprio non la abbandona. Che carina.

Ok, definitivamente anch'io mi merito di vivere una giornata simile.

Raggiungiamo il centro dell'altare e Jimin passa il piccolo Taehyung a Jennie, che lo tiene stretto, sistemandolo più al centro, tra lei e Hoseok. Una volta "libero", Jimin guarda me, ed io gli porgo la mano, che stringe, avvicinandomisi. Lo tiro a me, posizionandomi esattamente dietro di lui, ma mettendogli le mani davanti, che tengo strette, assieme al suo corpo. Si gira verso di me e mi sorride, ma il fotografo ci richiama a gran voce per scattare le foto, allora lo guardiamo, sorridendo. Sono così sereno.

E non è solo questo momento a rendermi tale, ma tutta la mia vita da qualche mese a questa parte.

Partiamo dalla più grossa spina nel fianco, per me. Circa tre mesi fa, Yoongi si è presentato alla porta dell'appartamento di Jimin, e prima che io potessi mettere piede in salotto, mi sono accorto della sua presenza da lontano e sono rimasto così in disparte, per ascoltare. Disse a Jimin di aver trovato lavoro a Daegu e che sarebbe tornato a vivere là, siccome l'unico vero motivo per cui si era trasferito a Busan era per stare con lui, cosa ormai impossibile. Ha chiesto a Jimin se potesse dargli un ultimo abbraccio, cosa che gli è stata data, e la cosa che mi ha fatto più che piacere è stata che Jimin, prima di avvicinarsi, si è guardato intorno, e quando ha incrociato il mio sguardo ha piegato la testa, come a chiedermi silenziosamente se potesse farlo, se fossi tranquillo. E l'ho lasciato fare. E il giorno dopo, Yoongi è partito, uscendo dalle nostre vite definitivamente, e spero per sempre.

Too good for me || VMINDove le storie prendono vita. Scoprilo ora