Capitolo 13

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《Hahaha si certo amoreee》sento urlare dalla voce super acuta di Sabrina quando entra in casa preceduta da Sascha e Giuse.

Ridono per non si sa che cosa e io alzo la testa dal divano per guardare male Giuse che non si é premurato di farla stare zitta e di rispettare il mio volere di dormire.

Lui mi fa un cenno di scuse, ma d'altronde non c'entra niente, poi lo vedo sparire nella sua camera.

《Oddio, ma che casa tristeeee dai mettiamo un po' di musica?》urlacchia di nuovo facendomi andare il sangue al cervello.

《Ma amore... forse vogliono dorm..》sento che prova a dire Sascha, ma la sua voce viene interrotta dall'inizio di una canzone presa da qualche vecchio cartone animato, sparata a volume altissimo.

Con la coda dell'occhio riesco a vederli mentre si baciano.

Riesco perfino a vedere quando Sascha fa per abbassare le mani all'altezza del sedere di Sabrina.

Mi giro dalla parte opposta dando la faccia allo schienale, non ho la forza di guardarli.

Prego che mi lascino dormire presto.

Sento lo sconforto e la rabbia ribollirmi dentro come mai prima d'ora.

Odio tutto questo, odio il fatto che Sascha sia un ottimo amico... ma un pessimo *qualunque altra cosa*, compreso fidanzato visto che sicuramente Sabrina non sa nulla di quello che é successo fino ad ora fra me e lui.

Ripenso a ció che é successo non piú di un'ora fa nel bagno e cerco di non guardare quello che sta succedendo invece ora.

Non posso quindi far altro che stringere convulsamente la coperta e scaricare su di essa ció che avrei voglia di scaricare con un pugno sulla faccia di Sascha, ma allo stesso tempo so che non avrei il coraggio di farlo, mi ha fottuto il cuore e la testa.

Quando una lacrima scende sul mio viso, decido di non aver voglia di restare qui a soffrire.

Mi alzo di scatto lanciando un occhiataccia piena di rabbia a Sascha e sbraito sopra la musica: 《Il rispetto per gli altri é sottovalutato vedo!》.

All'apparenza sembra che io mi stia lamendando del volume della musica, ma Sascha sa benissimo che non mi riferisco solo a questo.

Esco dal salotto entrando nella stanza di Surry senza neanche chiedere il permesso e sbattendo la porta per chiuderla alle mie spalle.

Per un attimo mi é parso di vedere sul volto di Sascha un espressione strana, forse rimorso, forse paura, forse gelosia, forse altro... forse tutto assieme...

Nella stanza di Surry la musica fortunatamente si sente a malapena e una volta dentro mi accascio contro la porta in preda a un improvvisa tristezza.

Comincio a piangere senza riuscire piú a trattenermi, cosa mi hai fatto Sascha?

Perché hai infranto le barriere del mio cuore?

Le braccia di Salvatore mi alzando sorreggendomi e le sento stringermi.

Fortunatamente Giuseppe è in bagno e non deve assistere al mio crollo emotivo.

Inoltre essendo il suo letto separato dalla stanza di Surry non verrà a disturbarci

《Stefano... ehi... nessuno merita le tue lacrime. Aiutami a capire come posso aiutarti》 supplica facendomi sedere sul letto.

《Nessuno puó aiutarmi credo》rispondo singhiozzando.

《Prova, diciamo che capirti é l'unica cosa che posso fare visto che sei sbucato di colpo nella mia stanza in questo stato facendomi prendere un colpo.》Sussurra sendendosi poi al mio fianco mettendomi la sua felpa sulle spalle, non mi ero neanche accorto di tremare.

《Mi dispiace se ti ho fatto spaventare, se vuoi appena smetteranno con la musica me ne torneró di la》dico a bassa voce consapevole che avrebbe tutte le ragioni per cacciarmi via.

《Ma non scherzare neanche, non ti ci rimando di la, stavi congelando dal freddo e poi il mio letto é per due persone quindi puoi restare》risponde serio.

《I-io vorrei poterti spiegare davvero》borbotto quindi.

《Allora fallo》replica rassicurante.

《Ma ho paura di come potresti reagire. Non so neanche io se troveró la forza di ammetterlo a me stesso quello che mi sta succedendo. Inoltre non sopporterei mai che la tua visione di me cambiasse. Non posso perdere altre persone imporanti》dico quindi cercando di asciugarmi le lacrime.

《Partiamo dal fatto che sei un fratello per me e non potrei, mai e dico mai, giudicarti per nessun motivo al mondo. Inoltre, se questo non bastasse, se mi dirai cosa ti affligge il cuore, io ti diró cosa invece io ho paura di rivelare a tutti. E credo che i nostri due segreti non siano poi cosí distanti. Ci stai?》propone guardandomi negli occhi sorridendo.

Dietro ad essi riesco peró a leggere comunque paura...

Io annuisco titubante, sono davvero pronto per ammettere ció che mi tormenta?

Sono pronto a sapere ció che Surry vuole dirmi?



| Does your smile lie? | ~ SaschefanoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora