Mi asciugo velocemente una lacrima che sfugge e gli sorrido ancora annuendo.
《Lo sogno ancora... nonostante siano ormai passati 3 anni da allora》rispondo passandomi una mano nei capelli arruffati.
《Ehi... amore lo sai anche tu che lui ha fatto la sua scelta, quando l'ha fatta aveva il cuore in pace. Sai bene che non devi darti la colpa.》replica lui accarezzandomi il volto.
Annuisco di nuovo poggiandomi sulla sua spalla in cerca di sicurezza.
Salvatore è morto da tre anni, ma con il tempo mi sono messo il cuore in pace...
Il medico legale ha detto che sarebbe morto comunque anche se fossimo arrivati in tempo per slegarlo dalla corda... aveva ingerito del cianuro che solo Dio sa come si era procurato e per quello non avremmo potuto farci nulla.
Ho letto più volte le sue ultime parole su quel telefono, l'unica cosa che ormai ci è rimasta di lui.
Sapeva cosa stava facendo, ne era certo, credo che per quanto questo sia doloroso per le persone che restano devi essere libero di fare la tua scelta, so che soffriva più di quanto mai potremmo soffrire noi senza di lui, ed è tutto dire.
Lui amava la vita, voleva tatuarsi sul braccio "Art de vivre", l'arte di vivere, ma se ha deciso di togliersela è perchè credeva che è così che le cose si sarebbero dovute concludere.
Sascha mi copre con le coperte e mi stringe a se... Cosa dire di noi?
Beh... siamo felici.
Sascha ha avuto attacchi di panico per ancora circa un anno da quando ha smesso di prendere quelle medicine, ha saputo perdonare se stesso e in qualche modo il suo passato.
Mi ama, con il cuore, profondamente, con quel tipo di amore che per quanto uno possa trovarsi bene anche con altre persone quell'amore sarà insostituibile, è l'amore che se si è abbastanza fortunati da incontrare lo si incontra solo una volta nella vita.
Una sola occasione.
Siamo stati fortunati.
Giuseppe invece è uscito dall'ospedale qualche settimana dopo l'accaduto, non ha assistito al funerale e so che se ne dispiace amaramente, credo che forse solo lui avesse intuito ciò che Surry stesse vivendo, da quel pezzo di discussione che gli avevo sentito dire quando eravamo stati a trovarlo in isolamento.
Credo anche però che Giuseppe per quanto gli deve essere costato, ha dato a Sal la risposta che un vero amico avrebbe dato, gli ha detto di seguire il suo cuore, se il suo cuore gli diceva di agire mettendo al secondo posto la sua felicitá era inutile contrastarlo, il cuore è inarrestabile.
Non abbiamo mai parlato invece di come sia andata la vicenda dopo il mio svenimento quando ho trovato Surry nella soffitta.
So però che Sascha ha intuito cosa deve essere successo e ha chiamato i soccorsi.
Non penso che abbia visto ciò che ho visto io e ne sono contento, troppi orrori ha giá vissuto.
Finche fosse possibile vorrei che almeno questo pezzo della sua anima resti intatto.
Quando vedi il corpo senza vita di una persona cara qualcosa dentro di te cambia e io l'ho sentito cambiare, inizi a vedere le cose in un altro modo.
Sascha però è rimasto sempre lo stesso pazzo di cui mi sono innamorato, lo stesso pazzo che amo, perciò credo che l'immagine di Salvatore tormenterá in eterno fortunatamente solo i miei sogni.
Ai fan, infine, non abbiamo detto nulla sul vero motivo per cui Surry è morto, ne come sia davvero morto, abbiamo dichiarato che fosse stato un incidente.
Salvatore amava tenere per se i suoi sentimenti e la sua sfera privata, non sará certo nella morte che faremo cambiare ciò.
Per molto tempo io ho avuto difficoltá anche solo a mangiare dopo l'accaduto, Sascha mi è stato accanto ogni secondo, mi è rimasto vicino e mi ha tenuto in piedi quando avrei solo voluto cadere.
Un giorno particolarmente buio mi ha preso da parte, mi ha abbracciato per poi guardarmi dritto negli occhi.
《Ehi... Sorridi diamine... 》disse sorridendo lui, sorrisi anche io, allora, a cuore un po' più leggero.
《C'è chi morirebbe per questo sorriso》continua poi scherzando, per poi rendersi conto di quale frase avesse usato.
La stessa della lettera di addio di Salvatore.
《Oddio... Scusa... non...》balbettò rattristito, ma questa volta non feci finta di nulla ritornando nella mia bollicina di tristezza, questa volta mi accesi:
《No! Sascha hai ragione. C'è chi è morto per questo e non sará morto invano》replico sfoderando il mio migliore sorriso.
Strinsi la mano di Sascha, lo vidi guardarmi fiero.
In quel momento avrei potuto giurare di aver riso davvero, sapevo di amare Sascha e la mia vita stava tornando ad illuminarsi dopo mesi.
Io ero felice.
Forse questo è uno dei ricordi più intensi di questi anni e lo tengo al sicuro nella memoria per non scordare mai quanto a volte è questione di un attimo, di un sorriso, per cambiare le cose.
《Sascha la sai una cosa?》dico ora dandogli un dolce bacio sulla guancia.
《Che cosa?》chiede lui curioso.
《Che siamo proprio fortunati... fortunati anche solo per il fatto di amare ancora la vita e siamo fortunati anche perchè ora sappiamo cos'è l'amore...》faccio una pausa
《... Anche Salvatore lo sapeva...ma non amava abbastanza se stesso》rispondo sorridendo con triste consapevolezza.
Questa notte sarebbe stata l'ultima volta in cui avrei sognato Salvatore in quel modo, ho imparato a sognarlo come lui voleva essere ricordato, cioè come SurrealPower, come Surry, come il mates giallo, come la persona che aveva reso grandi i mates con la sua precisione e voglia di fare, ma anche con il suo essere nerd e un po' folle.
《Stefanino?》mi richiama Sascha cercando di tenere gli occhi aperti dal sonno, è pur sempre notte fonda.
《Si?》chiedo socchiudendo anch'io gli occhi.
《Credo che tu sia pronto, domani ti aspetta una sorpresa... io spero che ti renderá felice, felice nel modo in cui forse io non potrò mai renderti.》risponde sfoderando poi un ghigno divertito sapendo quanto odio le sorprese e rimettendosi poi a dormire.
Mi lascia con la curiosità e mille pensieri che frullano, almeno fino a quando anche per me non torna il sonno, calandomi sugli occhi.
STAI LEGGENDO
| Does your smile lie? | ~ Saschefano
Fiksi PenggemarFANFICTION SASCHEFANO Estratto dalla storia: ~《Quindi per te questo non voleva dire niente?》chiedo rendendomi conto che avevo commesso un grandissimo errore a non capire subito che non sarebbe mai potuto essere niente più di un buon amico. Niente di...