Capitolo 34

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《Sascha io non immaginavo... mi dispiace se sono stato così stronzo con te, avrei dovuto capire che forse c'era qualcosa di più dietro i tuoi strani comportamenti...》gli dico intrecciando le mie dita con le sue.

Lui sbuffa con fare divertito per poi accennare un sorriso timidissimo guardando le nostre mani.

《Non dispiacerti Stefano... È colpa mia. Non scherzare nemmeno, mi sono comportato malissimo con una delle persone più importanti della mia vita. Queste medicine e l'ansia mi fanno andare fuori di me. Quella notte in cui ho rischiato di colpirti in volto e Surry mi ha fermato ero completamente andato, avevo sostituito il mio dolore con la rabbia che volevo sfogare su ciò che mi faceva male, e quella sera mi faceva male pensare che avrei potuto perderti, perchè magari ti saresti innamorato di Salvatore e mi avresti dimenticato. Sapevo che lui ti amasse, me lo aveva rivelato la sera del concerto quando anche lui era tornato ubriaco e lo avevo accompagnato a dormire. Ho perso il controllo e ho scaricato su di te la rabbia che provo verso mio padre. Quando mi sono accorto di ciò che stavo facendo ho avuto paura di me stesso e non so se ricordi, ma continuavo a chiederti di scusarmi, sembravo completamente fuori, non ragionavo》io annuisco ricordando quella sera anche visto che è stato il giorno in cui Salvatore si era dichiarato poi a me.

《... beh io sussurrai una cosa che nessuno di voi colse...dissi che non volevo essere come mio padre... avevo rischiato di farti del male e non me lo perdonerò mai. Prima quando ti ho visto con la sigaretta in mano ho dato di matto per praticamente lo stesso motivo... lui fumava continuamente e non gli importava niente che io cercassi di dissuaderlo nella mia ingenuitá da bambino... e ti avrei fermato a qualunque prezzo... sai...qualche v-volta... m-mi ha.. spento le sigarette addosso se tentavo di fargliele sparire... fortunatamente le bruciature con gli anni s-sono scomparse... ma i miei ricordi no...》continua balbettando per l'emozione della portata di tali ricordi.

《...ma quindi Sascha... io non capisco... tuo padre non è qui, tu sei cresciuto, sei indipendente non sei più un bambino. E sicuramente non puoi farti comandare da un uomo anche se ti ha seviziato per anni... Cos'è che ti fa ridurre in questo stato?》domando col cuore a mille e la testa piena di pensieri che si intrecciano.

Tutto ora comincia a quadrare.

《I-io Stefano... ho paura...e non riesco a controllarmi. Ormai queste medicine mi hanno reso dipendente》risponde Sascha guardando in basso con vergogna.

《Di cos'è che hai paura?》chiedo insistendo.

《Io...credo di...aver...Ho paura di soffrire...》risponde tentennando.

《...Sono stato cresciuto con la convinzione che l'amore non esista, che ci sia solo il sesso e che l'omosessualitá sia sbagliata. Inoltre... ho iniziato a prendere gli spicofarmaci quando mio padre... è uscito di prigione》si ammutolisce e stringe i pugni.

《Q-quindi tuo padre è libero? Lo hanno fatto uscire? Ti ha cercato? Ti ha fatto del male?》domando a rafficare preoccupato per lui.

《No... Stefano... non hai capito... è morto in carcere, si è suicidato. In prigione si usa dire che una persona "è uscita" anche quando è morta ed è stata portata fuori nella bara...》sospira trattenendo il groppo che so gli stringe la gola.

《Ha scritto una lettera indirizzata a me...》lo sento singhiozzare.

《...ciò che è riuscito a scrivermi è che: sono stato la sua più grande sconfitta, il suo maggiore fallimento e che ha sbagliato a non ammazzarmi di botte quando ha potuto... che moriva col rimorso che il suo unico figlio fosse stato una totale delusione》esordisce con uno sguardo così sperduto e ferito che perfino una persona senz'anima si sarebbe spezzata a vederlo.

Il mio cuore duole al solo pensiero di come debba sentirsi.

《Sascha...i-io..》provo a cominciare per consolarlo ma lui mi ferma con un gesto della mano.

《Ricordi quando da ubriachi abbiamo guardato le stelle?》chiede sembrando che stia cambiando discorso.

Io annusico senza capire.

《Ti feci due domande: se tu credessi di avere fatto tante cose sbagliate nella vita e se fosse giusto soffrire di cose di cui non si ha colpa. Beh... ora credo che tu possa capire che io stessi parlando di lui. Ho sbagliato tanto nella mia vita e mi chiesi...proprio quella sera... se mi fossi pentito di noi, se stessi sbagliando. E inoltre io ho sempre sofferto di cose di cui io non potevo averne colpa... lo so bene che non dovrei darci peso, ero solo un bambino abusato... ma proprio per questo non riesco a levarmele dalla testa》spiega Sascha guardando ovunque tranne che me.

《Che stai dicendo Sa... spiegati》ordino io.

《Dico che... ti ho detto come sono cresciuto, io... non so se riesco ad accettarmi per come sono, per anni mi sono nascosto dietro alla relazione con Sabrina. Credo che inconsciamente io voglia rendere fiero mio padre anche se non lo merita e che quindi respinga ciò che è nella mia natura. Ho paura di questo noi, dopo ogni volta che ti stavo accanto sentivo la paura riempirmi le vene, temo ancora le sue conseguenze. Ho ancora paura... di essere picchiato...anche se... lui non c'è più. Io ho paura che questo sia sbagliato come diceva lui... e temo anche perchè tu sei speciale e il solo pensiero di mandare a puttane, con le mie cazzate, uno dei pochi pilastri nella mia misera esistenza è troppo...》conclude timoroso aspettando una mia reazione.

Io sono completamente scioccato da tutto questo e neanche so più cosa aspettarmi o dove Sascha stia andando a parare.

《Tu non hai più nulla da temere, sei un uomo davvero libero e forte. Puoi essere tutto ciò che vuoi. Nessuno può decidere per te... e spero che lo capirai davvero prima o poi e che ti libererai dal dolore... ma devo chiederti una cosa ancora...Hai detto che per te non esiste amore, ma solo sesso e che sei cresciuto credendo che l'omosessualitá sia sbagliata... quindi io ora devo saperlo... io sono stato uno dei tanti o delle tante? Sono stato solo sesso? Tutto questo apparte farti riscoprire la tua possibile vera natura ha avuto un senso per te?》farfuglio sentendo la gola pizzicare per la paura della sua risposta.

Io lo aiuterò sempre e comunque a superare tutto questo, ma se devo essere spezzato dalla sua risposta preferisco succeda ora e una volta per tutte...

Sono pronto.

| Does your smile lie? | ~ SaschefanoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora