Capitolo 23

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《Ar-arrivo》balbetto al telefono senza pensarci un secondo di più.

A mente lucida probabilmente non avrei fatto questa scelta egoista.

Lui lo farebbe per me e io lo farò per lui, mi dico per consolarmi.

Riesco a farmi dire dove si trova nonostante sembra che abbia il fiato mozzato, forse da una corsa o da chissá cosa.

Sono preoccupato da morire e più aspetto, più mi preoccupo.

Non mi avrebbe chiamato a quest'ora della notte se non fosse stato importante.

《Stefano! No...non puoi andare》piagnucola Surry cercando di parlare normalmente e di reggersi in piedi.

《Io devo andare deve essere importante》rispondo mentre la testa mi gira da pazzi.

Mi sento in colpa per ciò che sto facendo a Surry non è mai bello quando capita di non essere la prima scelta di qualcuno, ma d'altra parte non posso certo abbandonare Sascha al suo destino.

《Stefano... voglio un bene dell'anima a Sascha, ma credi che ti meriti? Insomma ti ha fatto soffrire perfino più di Marina... i-io vorrei solo renderti felice...ma non me lo permetti s-se continui a fare così. Per favore Stefano sei ubriaco fradicio e so che detto da me che sto messo peggio è quasi ridicolo, ma non puoi andare in giro così... è pericoloso》dice reggendosi a un mobile per non cadere.

Le sue parole mi colpiscono nel profondo e scavano una buca nel mio cuore.

La scelta che devo fare questa sera è un po' come una scelta tra Sascha che amo e mi ha fatto e mi sento che mi fará ancora soffrire molto, oppure Salvatore... con cui avrei una vita tranquilla e dolce, ma che non riuscirei mai ad amare come so di fare con Sascha... Surry dovrebbe essere la scelta più sensata in qualunque pro e contro, è praticamente perfetto...dolce, solare, giusto, carino, responsabile, serio, mi è sempre stato accanto... probabilmente ha un solo difetto...il più stupido e banale del mondo...non è Sascha.

Questo per ora è purtroppo tutto ciò a cui riesco a pensare.

Anche se so che ha ragione e che andare in giro ubriaco sia un'idiozia io non posso tirarmi indietro.

《Sal ti prometto che starò attento, ti prego scusami per questa sera credevo avremmo potuto divertirci...》rispondo con la testa che ancora mi gira all'impazzata, riesco fortunatamente però a controllare le mie parole.

《Mi dispiace se ti ho fatto ridurre così per poi scappare nel clou della serata, io non posso abbandonare Sascha... lui...ha bisogno di me. Ti prego non odiarmi per questo Surry, io devo andare》rispondo afferrando maldestramente le chiavi di casa e tralasciando con cura quelle della macchina, non sono certamente nella condizione di guidare.

Fortunatamente Sascha non dovrebbe essere troppo lontano da raggiungere.

《Non ti odierei mai Stefano... odio me stesso per non...》sono le parole che sussurra salvatore, ma che io chiudendo la porta sento a malapena e che il mio cervello stupidamente cancella dalle cose importanti a cui pensare.

Il mio unico pensiero fisso è Sascha.

Corro verso la direzione in cui so dovrebbe trovarsi.

È all'incirca a metá tra casa mia e casa sua.

Quando il fiato sembra mancarmi e dopo aver rischiato di farmi investire un paio di volte finalmente sento una flebile voce chiamarmi.

《Step! Stefano...》è Sascha, riconosco la voce.

Mi guardo attorno rallentando e la mia testa gira paurosamente.

Maledico tutto l'alcol che ho inghiottito e corro sorridendo verso la voce, fino a quando non mi rendo conto che appartiene a un Sascha in uno stato spaventoso.

| Does your smile lie? | ~ SaschefanoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora