«La tua fama ti precede sempre, Pipistrello», concluse il Russo. «Ormai non c'è più nessuno in città che non giri armato», confessò. «Intendiamoci, nessuno della brava gente cui tu dai la caccia.»
Nikolaj Suskin, detto il Russo, si fece avanti sotto il cono di luce gialla che pendeva dal soffitto. Nel seminterrato e deserto parcheggio di uno dei suoi grandi strip club nel Diamond District, al confine con il quartiere municipale e quello finanziario, il Pipistrello, dopo avergli giocato un tiro sinistro, aveva fatto una mossa falsa e in fretta i suoi uomini l'avevano immobilizzato legandolo con dei tiranti in fune d'acciaio.
«Sai, non volevo davvero crederci, lo ammetto», scherzò allargando le braccia mentre aspirava voluttuosamente una boccata di fumo dal moncone di sigaro che teneva tra le labbra. «C'erano voci in città, voci che circolavano da quasi un anno, di un nero giustiziere mascherato, un vigilante che indossava il costume e la maschera di Batman, eppure, chissà come, questo figlio di una suka americana faceva fuori tutti i bastardi che gli si paravano davanti.»
Il Russo ridacchio, quindi gettò a terra il mozzicone e lo calpestò con il tacco del suo stivale. Sbuffò il fumo in faccia al Pipistrello.
«Non potevo credere che il simbolo di questa fottuta Gotham City, colui che rappresenta la giustizia decidesse di dispensare infine la morte, ergendosi a giudice, giuria e boia. Eppure», di nuovo Nikolaj allargò le braccia sorridendo, «eccoci qua.»
Batman lo scrutava in silenzio, rilassando i muscoli, mentre le sue braccia venivano bloccate dai cavi d'acciaio da due dei galoppini del Russo.
«È come se in te fosse avvenuta una sorta di... metamorfosi, capisci? L'innocente bruco che c'era è sparito per un po' rifugiandosi nella propria crisalide e ora il lepidottero testa di morto che ne è uscito sei tu, qui di fronte a me.» La sommessa risata del Russo interruppe il suo monologo. «Hai pestato i piedi a parecchia gente nell'ultimo anno, sai Batman?»
Il Pipistrello continuò a studiarlo.
«Diverse celle, ad Arkham, avrebbero potuto essere piene grazie al tuo intervento. Oppure quelle del penitenziario di Blackgate. Che ne dici?» fece Suskin, retorico. «Ma sembra che anche tu come molti altri politici abbia preferito propendere per la questione del sovraffollamento delle carceri.»
A quel punto disse qualcosa in russo a uno dei suoi uomini, indicandogli qualcosa alle spalle e il tizio se ne andò.
«Ti sei disegnato sulla fronte un cazzo di bersaglio, amico mio», mormorò avvicinandoglisi di nuovo. «Avresti fatto meglio a suicidarti con le tue stesse mani, credimi.»
Qualcos'altro in russo. Il tipo stava tornando.
«Non c'è bastardo di Gotham City che non voglia vederti morto. Chiunque reclama la tua testa eppure tu... Tu sei come un'ombra. Appari, uccidi e svanisci. Ma non stavolta, Pipistrello. Non stavolta.»
Accanto al gruppetto di persone, il tirapiedi di Nikolaj era tornato depositando a terra una grossa botte vuota, incrostata di sporcizia. Sopra il coperchio aveva fatto rimbalzare una motosega spenta.
Il Russo aveva riso. «Anche noi sappiamo decapitare le persone, Pipistrello», scherzò afferrando la lama curva che uno dei suoi uomini aveva requisito al vigilante quando era stato immobilizzato a terra. «Noi però, devo ammetterlo, siamo meno eleganti di te.» Gli occhi freddi di Suskin esaminarono il filo della lama, quindi la spada venne gettata via e rotolò cozzando infine contro uno dei pilastri portanti del parcheggio sotterraneo.
«Ora, confesso che mi stia divertendo», disse il Russo. «Vederti qui, legato come un cane, a pochi istanti da una morte orrenda mi rende immensamente soddisfatto e sollevato poiché potrò far ripartire la locomotiva dei miei affari e riprendere le redini di Gotham. Sal Maroni è diventato concime per i vermi e Falcone invece conta i petali di margherita ad Arkham in attesa che qualcuno lo faccia tornare in sé, ma io non ci spererei molto. E nel frattempo Gotham è alla deriva. Serve qualcuno che riesca a rimetterla in piedi in fretta e che lo faccia senza un mammifero voltante tra i piedi.»
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The Runaway Act
FanfictionIn una Gotham City divorata da crimine e terrore, dove una patina di normalità viene dipinta da politici e personaggi pubblici, all'ombra della notte un Pipistrello quantomai malvagio e vendicativo è in caccia e il destino di tre donne, le Gotham Ci...