Capitolo 18. Hot Dog e cioccolata

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LUKE'S POW

Ci staccammo subito dopo. Forse avevo sbagliato a baciarla, o forse non avevo sbagliato. Boh, fatto sta che adesso ero steso sul letto in camera mia e non riuscivo a chiudere occhio. Ero andato via dal Night Club verso le quattro del mattino. Dopo quel bacio, dopo gli insulti di Dana, (che non era più la mia ragazza), avevo deciso di lasciarmi tutto alle spalle e di bere ancora. Ma non mi era servito a dimenticare. Nella mia testa giravano immagini a rallentatore, sentivo le voci, la musica. Era come se fossi ancora lì. Tentavo di non pensare al bacio, ma era più forte di me. Le sue labbra, quella discussione, il suo indietreggiare con lo sgabello, il suo sorriso, la sua insicurezza nel lasciarsi andare, la sua mano, la mia presa, la sua schiena...

CHLOE'S POW

Ero nella mia vasca da bagno, in mezzo a dei petali di camelia, con la tv accesa e con il telefono al lato opposto. L'acqua era rosa, e un inebriante profumo si spargeva in tutta la stanza. Stavo guardando Mtv, ma in realtà non riuscivo a tenere gli occhi fermi su niente. Erano le 6 e mezzo del mattino e l'unico ricordo che avevo erano i 6 bicchieri di Tequila. Poi zero assoluto. Non ricordavo niente, né tantomeno avevo una vaga idea del perché avessi bevuto. Quando ero tornata a casa, circa tre ore prima, puzzavo come un barbone. L'alcool mi ricopriva dalla testa ai piedi. Lizzie mi aveva aiutata. Portatami a casa mi aveva preparato un bagno caldo e adesso ero lì, sveglia da qualche minuto a fare mente locale su tutte le cazzate che avevo fatto al Night Club, ma che non ricordavo per niente. La cosa positiva era che non sentivo più puzza di alcool sul mio corpo. Chiusi il televisore e uscii dalla vasca. Mi infilai nella cabina doccia e, sciacquatami mi infilai l'accappatoio. Il mio bagno personale era molto grande; lo avevo preferito io in quel modo, e credetemi, per trovare una casa come quella in cui abitavo ci avevo impiegato moltissimo tempo e ci avevo dovuto investire parecchio. Era tutto bianco e bronzo, ed era grande circa 40 metri quadri. E sono seria. Aveva una cabina doccia in vetro ed una vasca di 5 metri che percorreva il muro portante,riempito di mattonelle a mosaico bronzo. Di fronte alla vasca poi, c'era una poltrona in velluto dietro la quale c'erano dei mobiletti e delle mensole in vetro, dove tenevo spugne, boccette di petali, saponette, profumatori per acqua, acque doccia, i miei amati bagnoschiuma e shampoo di Victoria's secret, balsami e maschere, creme idratanti e tutto quello che mi passava per la testa. Amavo curarmi, e lo facevo al meglio.

Ovviamente, chiudendo la parentesi cosmetici, lavandino e wc non potevano mancare, e si trovavano al lato opposto della vasca.

Dopo aver contemplato il mio bagno, asciugai i vetri della doccia e poi spruzzai del disinfettante profumato nella vasca ormai vuota ed asciutta. Mi sedetti sulla poltroncina e mi spalmai una crema al cocco sul corpo, poi aprii la porta e corsi in camera. Tolsi l'accappatoio e mi infilai le mutandine ed un reggiseno grigio perla, poi presi una camicia da notte in raso e mi sedetti alla trousse. Mi struccai, misi il tonico e poi mi legai i capelli. Mi infilai sotto le coperte, pronta per dormire fino al pomeriggio seguente, ripensando a tutti i quei passaggi di creme, latti dertergenti e tonici per curare il mio corpo.

Mi svegliai di soprassalto verso le 3 del pomeriggio. -Merda- dissi, adesso non avrei più ripreso sonno. Diedi un pugno al cuscino e poi accesi il telefono. Avevo ricevuto circa 14 messaggi, da Lizzie,Luke e... ASPETTA.

Luke?

-Oh cazzo-

Mentre il mio cuore scoppiava a poco a poco, aprii quelli di Lizzie; mi chiedeva se stavo bene e blah blah blah...

Passai a quelli di Luke, ma prima cambiai il nome al suo contatto, sostituendolo con 'COLUI-CHE-NON-DEVE-ROMPERE'. Lo so, da piccola amavo Harry Potter.

《Penso ancora a ieri sera, eri bellissima》.

Il cuore si frantumò in tanti pezzetti, irrecuperabili pezzetti che adesso erano sparsi tra le mie costole.

Ieri sera? Lui? Ehm... no, qualcosa non mi convinceva.

《Scusami per quel bacio》

mi venne un colpo. Mi diedi un pizzicotto sulla guancia, adesso infuocata e continuai a scorrere con il dito per leggere gli altri messaggi.

《Scusa, ma era più forte di me》

《Cazzo, rispondi》

《Se credi che io sia un alcoolizzato qualunque con una moto che si fa tutte le ragazze che incontra ti sbagli.》

《Chiamami》

《Cazzo Chloe! non mi ignorare》

A quel punto mi resi conto della gradissima cazzata che avevo fatto quella sera.

Avevo baciato Luke Harris, cioè ci rendiamo conto? E poi, adesso che cominciavo a riprendere i sensi, mi ricordavo che mi era piaciuto! No, ero matta. Mi alzai e corsi in cucina, senza nemmeno mettere le pantofole. Aprii credenza e cassetti, poi presi un pacco di panini da hot dog, la maionese, il ketchup e, dal frigorifero, una bustina di wurstel. Lo bollii e poi ci misi sopra un quintale di ogni salsa. Facevo sempre così quando ero depressa. Addentai un morso di hot dog e poi chiamai Abby.

Poco dopo era a casa, a mangiare con me un secondo panino untuoso e stracolmo di salse. -Non ti abbattere- disse con la bocca piena. -Oh si che mi abbatto- mi pulii la bocca con un tovagliolo di carta. -Chloe, smettila di preoccuparti; se ti è piaciuto non vuol dire niente. Dico, non era il tuo primo bacio, quindi non ha nessuna importanza!Oppure era il tuo first kiss?!- sghignazzò. Mi stava prendendo in giro sul primo bacio, che stronza!

Risi e le diedi una spinta.

-Senti, goditi la vita- mi disse aprendo un mobile e tirando fuori una tavoletta di cioccolato fondente.

-Io me la godo la vita- urlai con tono do disapprovazione. -Mmm... Sì, te la godi proprio- disse ironica e tirò fuori due pentole, una grande ed una piccola. Accese uno dei fornelli e poi riempì la pentola più grande con dell'acqua. -Che stai facendo!- le urlai, non è che fosse un granché in cucina. Ci mancava solo che la facesse esplodere.

-Niente di cui devi preoccuparti. Voglio fare una crema di cioccolato.- sbuffai alla sua risposta. -Crema di cioccolato? e poi come faccio? Non posso mettere tanto peso, già ho mangiato due hot dog- le cantilenai dietro, mentre lei apriva la tavoletta di cioccolato. -Lasciati andare ogni tanto- mi disse e poi spezzettò in vari cubetti quella delizia che avevo sotto agli occhi. -Senti, non posso...-. Abby mi zittì e buttò nella seconda pentolina che ora adagiava e dondolava sull'acqua che conteneva la seconda. -Adesso io facco a bagnomaria questa delizia e ci facciamo una tazza di cioccolato fuso e FONDENTE come piace a te!-. Girò con il cucchiaio nella pentola e poi schioccò le dita. -Uhm... perfetto- disse e poi prese due tazze di ceramiche. -A te- e me ne porse una. Poi prese un piatto con dei biscotti secchi e si diresse verso il salotto. Iniziammo a mangiare e a gustare quella delizia. -Abby, riesci sempre a convincermi a fare cose che non voglio fare.- Sorrise e addentò un biscotto.

-Adesso non potrò mangiare per giorni- risi e lei con me. Forse fu quell'attimo, quello soltanto in cui non pensai a quel fantastico bacio da cui tentavo di sfuggire.

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