Capitolo 19. Pancia piena

635 13 0
                                    

CIAO GENTE LETTRICE! BENE, IN QUESTO CAPITOLO CHLOE PASSERÁ MOLTO TEMPO CON ABBY E UNA CHIAMATA LA RENDERÁ DI NUOVO UN PO SOGNANTE... BEH VI LASCIO AL CAPITOLO! SPERO CHE LA LUNGHEZZA VADA BENE E CHE LA STORIA VI STIA PIACENDO. SE AVETE DELLE IDEE SUL CONTINUO CONTATTATEMI IN PRIVATO E SCRIVETEMI LA VOSTRA. POTRESTE VEDERE LA VOSTRA VERSIONE NELLA STORIA. INOLTRE, CI TENGO A SCRIVERE CHE IL PROSSIMO CAPITOLO VERRÀ SCRITTO ENTRO DOPODOMANI E CHE I LUOGHI, I LOCALI, GLI OGGETTI ESITONO REALMENTE. BUONA LETTURA E GRAZIE PER I VOTI, I CONSIGLI E... INSOMMA SONO ARRIVATA AD 1.5 K! GRAZIE MILLE ANCORA A TUTTI! NOTTE!

Abby rimase a dormire da me quella sera. Dormimmo nello stesso letto, una accanto all'altra, con una lucina in fondo al corridoio, in modo da non rimanere nel buio totale. Ci raccontammo di tutto, e finimmo per crollare verso le due di notte, svegliandoci così alle 11:30 della mattina dopo. Mangiammo pane e Nutella, poi prendemmo un caffè e la accompagnai alla boutique, dove acquistai una borsa di Chanel e un foulard di Valentino, e fino a quel momento, il bacio era fuori dalla mia mente.

-Ho bisogno di una casacca- dissi ad Abby, mentre sorseggiavo un bicchiere di succo di ribes, offertomi da lei qualche istante prima. -Ho l'ultimo modello di Hogan, se ti va- rispose prontamente lei. Fece scorrere le gruccie e poi tirò fuori un modello in verde smeraldo, in seta, lungo dietro e corto davanti, con le maniche a palloncino. -Dio, Abby, dammi una 42.- le urlai strappandole la gruccia di mano. Lei rise e mi portò fino al camerino. -Chloe, ti sta d'incanto- mi sussurrò e mi porse la copia una volta provato il capo. -Sono 150 dollari- mi disse e chiese a Marty, la commessa, di impacchettare l'indumento insieme alla borsa e al foulard. -Ecco a te- disse cantilenante la ragazza, porgendomi le 3 buste. Circa un ora dopo, io e Abby eravamo dal ristorante pluristellato nella categoria Michelene "Jean George", nella prima svolta al Central park. Amavo quel ristorante, era fantastico; i metres erano molto cortesi,la gastronomia era di ottima qualità ed era uno dei ristoranti più lussuosi della Grande Mela.

Facemmo ingresso nel giardino del ristorante e demmo le chiavi al custode, che la parcheggiò e ci fece strada fino all'ingresso del locale. "Buona sera" ci fece senno il portiere, vestito con papillon e guanti bianchi. Salutammo e avanzammo verso il banco. -Come posso esservi utile?- la donna che era dietro il banco, vestita con un abito lungo e nero mi salutò cordialmente. La conoscevo molto bene, andavo spesso a cena e a pranzo lì quando non mi andava di cucinare. -Signorina Taylor, se mi vuole seguire al tavolo riservato a suo nome...- la signora ben vestita ci accompagnò al nostro posto, accanto alla finestra,naturalmente, e poi andò via, augurandoci di avere un buon pranzo. Il tempo passò in fretta, e dopo aver mangiato ritornammo a casa. -Sto da te fino all'orario di apertura- mi disse Abby aiutandomi a mettere i nuovi indumenti a posto. -Okay, sai che sei la benvenuta qui- le dissi e l'abbracciai. Dopo un episodio di Shopping Night sdraiate sul divano del salotto, Abby ritornò alla boutique e io mi immersi nella vasca da bagno. Appoggiai i vestiti sulla poltroncina e poi mi sfilai il completino intimo. Presi la solita fialetta, ma stavolta color azzurrino, (avevo preso quella ai Plumbago) e poi l'aprii, accendendo il telefono che avevo spento prima di pranzare.

Mentre spruzzavo del profumatore per acqua nella vasca bollente, il display dell'iphone si illuminò.

'Chiamata persa di Jessie Olsen'

'Chiamata persa di Lizzie Liceo'

'Chiamata persa di Jessie Olsen'

I miei amici del liceo, Lizzie, la biondina del Night Club e Jessie, un ragazzo fantastico, dagli occhi marroni e il ciuffo ribelle con cui ero stata al quinto anno, mi avevano chiamato ripetutamente. Richiamai Jessie. Bussava. Misi il telefono in vivavoce ed entrai nella vasca.

-Chloe, avevo provato a chiamarti...- Jessie era irresistibile. Mi ricordai di come fosse stato baciarlo, fare l'amore con lui e ... ok, forse avevo una piccola cotta per lui. -Hei Jessie, è tutto okay.- lo rassicurai. -Che mi dici?- gli chiesi impedendogli di continuare. -Vorresti venire alla festa di Hannah stasera?- sospirai mordicchiandomi il labbro inferiore. -Hei Chloe,è un si?- mi disse, notando il mio silenzio.

-Ehm... Okay- mi finsi indifferente; in realtà non volevo andare a quel party, ma in quel modo avrei potuto rivedere Jessie, e magari avrei potuto passare la serata con lui. -Perfetto- urlò Jessie,facendomi spuntare un sorrisino malizioso sulle labbra. Era stupendo quando si esaltava.

-Ti passo a prendere alle 10 va bene per te?- mi mordicchiai di nuovo il labbro e poi esclamai anche io. -È un invito ad essere la tua compagna per questa sera?- dissi in modo sensuale,riuscendo quasi a sentire il brivido che probabilmente aveva percosso la schiena di quel semiDio.

-Dipende dai punti di vista- rispose lui. Sì, era un invito, lo conoscevo troppo bene e quella risposta era giunta alle mie orecchie anche quando mi aveva invitato al nostro primo appuntamento

-Non ti innamorare di nuovo di me, Jessie Olsen.- sussurrai nel microfono del telefono. -Tenterò- rispose e poi attaccò, lasciandomi nell'acqua a ripercorrere al passato, quei baci e quelle frasi che mi avevano reso un tempo felice.

LUKE'S POW

-Sono Lizzie, l'amica di quella bomba sexy con cui hai limonato ieri sera-. Una voce squillante mi trapassò il timpano. Risi, era vero quello che aveva detto la ragazza, ogni singola parola, a partire dalla "bomba sexy" . Ridacchiai nella cassa del mio IPhone e poi risposi. -Sì, e quindi?- Lizzie mi rispose senza induggiare nemmeno.

-Stasera vieni alla festa.-

'Festa' mi dissi in mente, tentando di far mente locale per cercare di capire di cosa stesse parlando Lizzie.

- La festa di Hannah Abernarty, una mia amica, cioè una mia amica ed un'amica di Chloe...- proseguì lei.

Nel momento in cui quella benedetta ragazza pronunciò quel nome mi si fermò il cuore. Cazzo. Un brivido mi percosse la schiena pensando a quel tremendo bacio.

-E cosa dovrei fare io?- le dissi fingendomi indifferente. -Come?!E cazzo amico, ti sto dando un'opportunità con lei!-urlò.

Sorrisi per la sua reazione. -Ah, e quindi... ti ha chiesto lei di chiamarmi?- chiesi incuriosito. -Ma certo che no idiota!- continuò la schizzofrenica. -Ti sembra che Chloe possa avermi chiesto di chiamarti? Ci sarà una ragione per cui è scappata subito dopo il bacio ieri notte no? E cazzo Luke, pensa!- Lizzie era pazza; era molto carina, era da ammetterlo. Aveva i capelli biondo grano e lisci,probabilmente era tinta. Era snella e formosa, occhi marroni, bel sorriso. Insomma, era apposto fisicamente. Ma solo fisicamente. Mi sembrava una spostata, e per dirlo io, lo era veramente. -Smettila di insultarmi porca puttana!- urlai prendendo le mie difese.

-Senti, belloccio irrestistibile e scopabile- ridacchiai alla sua affermazione. -Vuoi rivederla si o no?-

Mi morsi la lingua e risposi in modo deciso. -Certo che sì-.

Ci fu un momento di silenzio. -Bene.- disse. -Ti invio l'indirizzo della festa via sms, tu fingi di essere un amico di Hannah, già le abbiamo spiegato il piano. Fingi di non sapere che al party c'è anche Chloe, scopatela nella camera degli ospiti e poi mettetevi insieme. Non ringraziateci quando sarete una coppia.- disse tutto in un fiato, in tono saccente. Ridacchiai di nuovo.

-D'accordo- annuii e sorrisi. -Alle 10, non prima.- continuò lei.

-Hei, grazie- addolcii il tono, dopotutto, mi voleva dare una mano. -Di niente, Luke-. Attaccai e attaccò anche lei.

A Big Love Story ♥Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora