Capitolo 8

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Alexandra Cristina Thomas, respira. È andato tutto bene. Sei brava. 

Pensava così Lexie, mentre stava con gli occhi chiusi davanti ai risultati dei M.A.G.O. Dovevano essere tutte E.

-Paura Thomas?- chiese una voce gutturale alle sue spalle.

-Ti piacerebbe Weasley*- rispose rauca lei. Aprì gli occhi. Cercava avidamente il suo nome sull'elenco. 

Alexandra Cristina Thomas.

Erano tutte E. Lei sorrise e rivolse a Fred un sorriso soddisfatto. 

-Come è andata Weasley?- chiese. Fred aveva uno sguardo da funerale.

-Hey, Fred, tutto bene, amico?- Kyle e James erano alle sue spalle.

-T-t-tutte "A". Cazzo mia madre mi ucciderà- balbettò il rosso. 

-Pensavo ti avessero bocciato- disse Kyle sorridente e diede una pacca amichevole all'amico.

Gli occhi di Lexie e James si incontrarono.

-Come è andata?- chiese lui.

-Tutte "E". Tu?- domandò lei.

-Tutte "O" fatta eccezione per Difesa contro le Arti Oscure, Trasfigurazione, Incantesimi, li ho "E"- disse soddisfatto lui. Lexie sorrise e si avvicinò il ragazzo a sé per baciarlo. Dei fischi e degli urli si alzarono dalle bocche di Kyle, Fred e Jennifer che assistevano alla scena.

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-È contenta mia signora per il risultato degli esami?- chiese James accarezzando la schiena lasciata scoperta dall'abito porpora della ragazza.

-Ma certo. E lei?- disse Lexie.

-Sicuramente. Mia signora è pronta ad avere un compagno Auror?- chiese lui.

-Sicuramente... Ma non devi frequentare l'Accademia?- domandò Lexie.

-No, Lex. Mio padre mi ha fatto da insegnante durante la scorsa estate- fece lui orgoglioso.

-Oh, e poi dicevi che essere figlio di Harry Potter non era così bello- disse lei sarcastica, distaccandosi dal tocco di James. Lui corrugò la fronte, per l'incertezza, ma poi la sua abituale sicurezza e prepotenza presero il sopravvento, attirando di nuovo a sé la ragazza. Le tirò giù la zip dell'abito che cadde dolcemente a terra. Lei era in intimo e lui era ancora vestito. Allora lei si mise a lavoro. Tirò giù i pantaloni di James e gli sbottonò velocemente la camicia azzurra. Quando furono entrambi in intimo James prese Lexie di peso, poggiandola sul bancone sgombro della cucina. Alexandra rise.

-Lo vuoi fare in cucina James?- chiese lei ridendo ancora più fortemente.

-Se lo facciamo in camera rischiamo di svegliare Christian- disse lui strizzando l'occhio. Allora lei annuì e silenziosamente si tolse gli slip. James sorrise soddisfatto. Le slacciò il reggiseno. Dalla bocca di lei sgusciò fuori un leggero "mmm" sentendo l'eccitazione di lui pulsare sulla sua coscia. Così gli tolse i boxer. Sorrisero insieme. James fece ciò di cui avevano bisogno entrambi.

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Harry correva per il Ministero a perdifiato. Nonono. La cicatrice quella mattina pizzicava ancora più del solito. Aveva solo tenuto Christian in braccio per addormentarlo, ma quando il bambino ha pianto la saetta ha pizzicato. 

Quando arrivò all'ufficio di Hermione Granger riprese fiato. Bussò un paio di volte e poi entrò.

La donna era seduta alla scrivania a compilare dei moduli, però non sembravano fogli lavorativi. Ma ospedalieri.

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