Capitolo 10

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16 luglio

"Lexie ti ho usata... Volevo conoscere il tuo segreto. Ma non mi servi più" 

La voce di James bruciava le lacrime di Lexie.

"No James, non te ne andare! Io ti amo" 

Lexie piangeva implorando il suo amore. Ma lui non l'ascoltava. Era intento a baciare una ragazza dai capelli rossi. 

"James ti prego parlami" la voce di Lex si faceva sempre più flebile. Da un taglio all'altezza del cuore, il sangue colava caldo. Il cuore di Lexie apparteneva a James ormai. E lei non ci poteva fare niente. Ormai lei era morta senza James accanto.

Lexie si svegliò urlando dall'incubo. Il suo corpo ricoperto dai tagli. Seppur in un primo momento riconosceva la stanza poi realizzò. Era camera sua. Guardò nella culla di suo figlio ma il lettino era intatto. Quando l'immagine di suo figlio rapito le apparse in mente le lacrime scesero copiosamente sul suo volto. Era passato un anno. In questi mesi non era riuscita a concludere niente. James non le parlava più. E non aveva più sue notizie. Tutti le stavano alla larga. E ogni notte faceva gli stessi incubi, sperando che anche quello che stava vivendo lo era. Suo padre e Cathy erano partiti per l'ennesima vacanza. Non gli importava molto se lei soffriva e se il bambino mancava o era presente. Lexie era spesso da sola. 

Si riaccoccolò sotto le coperte  e strizzò gli occhi, cercando di far scomparire l'immagine di James dalla sua mente. Ma James non era nella sua mente, era nel suo cuore. E lei sapeva che non si sarebbe mai mosso di lì. Rimase in quella posizione per qualche ora, finché non decise di alzarsi. Andò nel bagno e si fissò allo specchio. Non era nelle condizioni migliori per un colloquio di lavoro. Si fece la doccia e indossò un classico tailleur pantalone. Quando fece per prendere la giacca sentì un tessuto leggero sotto le mani delicate. L'abito di James. Tirò fuori quel bellissimo ammasso di chiffon e dopo averlo osservato per qualche secondo lo gettò a terra. Odiava quell'abito.  

Apparteneva alla vecchia Lexie. La nuova Alexandra era una donna che non si fidava più di nessuno. E non si apriva. Prima  era una spugna che assorbiva ogni sciocchezza pur di trovare qualcuno che la proteggesse.

Il ticchettio del tacco di Lexie rimbombava nel negozio. Lei aveva scelto un lavoro babbano. Doveva allontanarsi il più possibile dal Mondo Magico. 

"Alexandra Thomas?" chiese una ragazza spuntando dal camerino

"Si sono io" disse Lexie.

"Venga con me" e la guidò dentro un ufficio. Una donna dai capelli grigi stava dietro a una scrivania in mogano, all'occhio costosissima.

-Buongiorno signorina Thomas- disse con voce rauca. 

-Buongiorno- rispose l'altra sistemandosi una ciocca di capelli scuri dietro l'orecchio. 

-Ho già esaminato il suo curriculum, e penso vada bene. Anche perché lei è l'unica candidata. Perciò le farò fare un periodo di prova. Un mese. Se tutto bene il posto sarà suo. Inizia lunedì- la donna sorrise gelida, quasi come se volesse invitare Lexie ad uscire. 

-Okay, a lunedì- fece Alexandra leggermente sconcertata dalla comunicazione. E se ne andò.

Camminava con gli occhi chiusi per la strada, per assaporare la sua nuova rinascita mischiata alla nebbia di Londra. E inevitabilmente andò a sbattere contro qualcuno.

-Oddio mi scusi!- gridò aprendo gli occhi. E quello che vide era la notte. Si perché gli occhi di quello sconosciuti erano neri come la notte. Le sopracciglia erano aggrottate. 

-Mi scusi tanto- ripeté Lexie con voce più flebile.

-Non è niente- disse lui con un gesto della mano. Lexie lo fissava. Sì perché quegli occhi erano un mare dove lei si era persa. 

-Le offro un caffè?- chiese lui con gentilezza leggermente tirata. Lei annuì. Si incamminarono verso il bar più vicino a loro. 

E da quel momento la vita di Alexandra cambiò radicalmente.

17 dicembre 

Zayn era diventato un punto di riferimento per Lexie. Era diventato il suo migliore amico. E tra l'altro era un babbano. Era la sua principale fonte di distrazione. Si divertiva con lui come con nessun altro. Era il motivo per cui non faceva più incubi e per cui si alzava la mattina, ma quel giorno proprio non ce la faceva. Non possono essere già passati due anni. James ora era quasi completamente uscito dalla sua mente, ma non dal cuore. Lo squillo del cellulare la svegliò definitivamente. "Zayn". 

-Oh, buongiorno migliore amica, sarà l'ora che si alzi dal letto e che venga a fare la promessa colazione al bar qui sotto?- disse Zayn con voce buffa. 

-Oddio, me ne ero dimenticata! Vengo subito!- fece frettolosa Lexie, chiudendo la chiamata. Fece una doccia veloce per poi vestirsi. Quel giorno  non lavorava. Quel giorno era il giorno da dedicare interamente a Zayn.

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James si rigirava un anello tra le mani. Avrebbe chiesto di sposarlo a Emma. Erano due anni che non vedeva Lexie. Cercava di dimenticarla. Ma gli risultava impossibile. Emma uscì dal bagno con un asciugamano addosso e uno tra i capelli.

-Ehi, tesoro- disse posando le sue rosee labbra su quelle calde di James. Lui nascose l'anello e rispose al bacio. Quando si staccarono James prese la parola.

-Emma, ti devi dire una cosa importante: mi vuoi sposare?- gli occhi di entrambi brillarono.

-Oddio, James. Oggi è il tuo compleanno, non ti ho neanche dato il mio regalo! Comunque, SÌ!- disse eccitata. Lui le infilò dolcemente l'anello al dito della ragazza. 

-Okay, ora però ti do il mio regalo!- e prese un pacchetto dal cassetto del comodino. Lui lo aprì e c'era un bracciale in pelle. James ebbe un tuffo al cuore. Non è possibile: mi hanno fatto lo stesso regalo. Il regalo di Lexie di due anni prima era identico.

-Grazie amore mio- disse fingendo un sorriso. E si baciarono di nuovo. Sì. Lexie gli mancava. E avrebbe preferito lei al posto di Emma.

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-Mamma, ma io diventerò un mago bravo?- chiese Christian alla sua ipotetica madre. Aveva passato più tempo con lei che con Lexie. Di cui non si ricordava niente. Johanna sorrise al figlio adottato. Lo aveva sempre desiderato. E gli era sempre stato negato.

-Si, Christian. Diventerai uno dei più grandi. Perché tu hai il sangue di una grande stirpe di maghi- il bambino sorrise mostrando i pochi e piccoli dentini di latte. Johanna le avrebbe parlato delle sue origini, quando sarebbe stato più grande.

[[Nota autrice]] non so se questa volta è un po' più lungo. da qui in avanti aggiornerò una volta alla settimana, o il venerdì o il sabato (la scuola -.-'). Comunque che ve ne pare del capitolo? E di questi due nuovi personaggi? Ah, Zayn, potrebbe assomigliare a Zayn Malik... (il mio sogno, anche se gli ID non mi facciano diventare scema) Quindi devo chiedere un consiglio a voi... Questa FF diventerà crossover? Io non ci capisco più niente... Fatemi sapere:)

un bacio:)

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