CAPITOLO 2

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POV. GIOIA

Il lunedi arriva presto e dopo la colazione ci dirigiamo agli studi Elios. Sono pronta con la mia tuta bordeaux e con gli altri ci aspetta la sala 2 per una lezione di classico con la maestra Celentano. Nel pomeriggio abbiamo la lezione di Latino Americano con la maestra Titova, Francesca ed un professionista che non ho mai visto prima. Le lezioni sono molto intense e veloci, si hanno tre giorni solitamente per imparare una coreografia. A fine giornata la stanchezza c'è, ma la carica è cosi tanta che la supera. 

La sera prendo le cuffiette e videochiamo mamma. Mi risponde con entusiasmo dopo tre squilli e mi accorgo che è in compagnia di Angela, la mamma di Umberto. Dopo i saluti e cinque minuti di conversazione dico loro che vado a chiamarlo. Così con il sorriso sulle labbra, felice per sentire mia mamma, mi dirigo verso il corridoio. Purtroppo il mio sorriso sparisce quando vedo Umberto che parla con la barista dell'hotel ed istintivamente mi blocco. Mia mamma si accorge di questo cambiamento. "Cosa succede?" mi chiede. Non rispondo a parole, bensì giro la fotocamera del telefono e mia mamma capisce, si gira verso Angela facendo segno che le avrebbe spiegato dopo. Faccio l'ennesimo sospiro ed ingoio il magone che mi si è formato in gola. Mi avvicino a lui e gli passo il telefono per parlare con sua mamma, scappando subito dopo in camera. 

So benissimo che per lui non sono altro che un'amica ma vederlo ogni volta è come ricevere un pugno nello stomaco. Mi metto rannicchiata sul letto e lascio che le lacrime solchino il mio viso. Sto quasi per addormentarmi, quando sento due braccia stringermi. E lì, mi ci rannicchio, perchè saranno sempre la mia isola felice, quindi anche facendomi male, preferisco stare così. 

***TINA_TINA***

Gioia realizzerà il suo sogno, un giorno? 

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