CAPITOLO 37

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Pov. Gioia

Stamattina dopo la colazione siamo rimasti pochissimi in casa. Alcuni sono agli studi, altri hanno lezione nel pomeriggio. Io rientro nel gruppo di coloro che hanno lezione nel pomeriggio.

"Amo che stai facendo? dico ad Umberto mentre riordino la cucina.

"Sto facendo i pesi"

"Ok, finisco qua, li prendo e ti raggiungo"

"Che facciamo? Dai, guidami tu" dico mentre lo raggiungo in giardino.

"Facciamo 3 serie da 10 di bicipiti e tricipiti"

Oggi a Roma c'è molto caldo e c'è anche un sole che spacca le pietre. Ne approfitto un po' per abbronzarmi mentre mi alleno.

"Adesso due serie da 10 mentre apriamo e chiudiamo le braccia.

Guardo Umberto e non posso non farmi pensieri impuri. E' sotto il sole, i capelli sciolti ed è senza maglia. Sembra proprio un Dio greco.

Mi avvicino a lui ancora di più e mettendo una mano sul microfono gli dico:" Sì però la prossima volta metti la maglia che ci sono le telecamere"

La sua risposta mi fa morire:"Ci sono le telecamere o ci sei tu?"

"Ehmm, dai continuiamo" dico prima di pensare ad altre cose.

"Adesso facciamo 30 squat e 20 flessioni"

'Ok, mi vuole morta'


"Umberto e Gioia in sala 5. Vi aspetta Natalia Titova"

Quando entriamo c'è la maestra con Elena e un'altra ballerina.

"Buongiorno, allora sistematevi, iniziamo subito. In questa coreografia sarete scalzi, quindi non avrete i tacchetti da latino. Sarete tre ballerine e un ballerino. Loro avranno delle gonne fino al ginocchio. Tu sei al centro e loro verranno verso di te. Vai da Gioia ma ti spinge e vai da Elena. Giri abbracciato con lei. Quando sei davanti a Federica, ti alza la gonna e tu vai con la testa sul suo femore. Poi devi girare."

"Mi raccomando girate insieme, Umberto" dice Arduino

"Quando giri, fai un salto e cadi in avanti come se stessi facendo una flessione. Poi torni indietro, le guardi e, mettendoti al centro in mezzo a loro, apri le braccia come per dire 'basta' spingendo la testa all'indietro."

Stiamo quasi mezz'ora bloccati su un salto che deve fare Umberto, il quale non riesce perché deve fare più pliè invece è come se si lascia prendere da me.

Arduino ci spiega che è una presa al contrario cioè come di solito è l'uomo che prende la donna, questa volta è l'uomo che deve fare la presa, sostenuto dalla donna. Deve fare più pliè prima del salto perché ovviamente la forza femminile è inferiore rispetto a quella maschile. Arduino infatti spiega questa cosa facendo proprio la presa con Umberto. Riproviamo.

"Come ti senti Gioia?" mi chiede Arduino

"Questa volta ho avvertito una sensazione diversa. E' come se fosse troppo dritto" Interviene Elena:"Si, l'ho visto anche io. Sei troppo dritto con la schiena. Prova a farlo più naturale, più spinto, come se dopo stessi cadendo a terra. Pensalo come un no-danza, più sporco, più lanciato."

Riproviamo di nuovo la coreografia fino alla prima metà.

"Com'è?" dice Umberto

"Meglio, molto meglio" dice Arduino

"Si, anche io l'ho sentito quando lo sostengo" confermo io.

Dopodiché passiamo alla seconda parte. Ci troviamo al centro della sala ed io sono inginocchiata davanti a lui. Arduino ci spiega che dobbiamo fare un passo in cui io devo andare avanti ma lui deve farlo in diagonale. Devo fare un passaggio di braccia e busto con le mie mani sulle sue e la maestra Natalia ci spiega che il movimento deve essere più naturale quindi dobbiamo ampliare il movimento delle spalle. In questo modo posso slanciare la gamba in avanti.

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