CAPITOLO 43

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Pov.  Gioia

La domenica non abbiamo fatto nulla e gli umori non sono cambiati. Anzi, quelli più incazzati siamo io ed Umberto. Non abbiamo digerito tutte le critiche che ci hanno fatto. Siamo in cucina mentre Giordana ascolta le nostre lamentele.

"Era tanto tempo che non mi sentivo fragile emotivamente. E questa cosa è strana." Dice lui con la voce rotta dal pianto.

"Oddio che ricordi! -dico sorridendo amaramente-Tutto quel periodo di merda che abbiamo passato. È bello quando sei campione e vinci un'infinità di gare. Ma quando tutto va male? È bruttissimo"

"Lo so, lo so. Ma non è una parte di voi che avete cercato di sotterrare nei meandri del vostro cuore?"

"Si, il punto è questo. Ora è come se tutto fuoriuscisse di nuovo" dice Umberto rispondendo a Giordana e dandomi la mano, stringendola.

"Ora ci sentiamo come se questa parte del nostro carattere stesse tornando. Non riusciamo a controllare le emozioni"

"Non vi deve fare paura ragazzi. Voi avete una sensibilità rarissima ed è proprio questo che vi caratterizza"

Io ed Umberto non riusciamo a controllare le lacrime e ci lasciamo andare senza barriere, senza muri.

"Nella nostra carriera, per quanto possiamo essere campioni eccetera, non è stato tutto rosa e fiori. Abbiamo avuto un periodo dove tutto andava bene e un periodo in cui tutto andava male. Quello che ci hanno fatto male sono state le critiche. Penso che quelle giuste debbano essere quelle costruttive, non quelle distruttive. Non è bello sentirsi dire <<non farai nulla, non arriverai da nessuna parte>>" dico asciugandomi una lacrima che solca la mia guancia.

"Cioè ci siamo resi conto che eravamo convinti di aver superato quel periodo ma invece adesso sta uscendo di nuovo fuori e in teoria non abbiamo superato nulla".

"Cioè io, parlando personalmente, non riesco a vedere il mio valore" dice Umberto mentre comincia a piangere

'No, Umberto. Non puoi pensare una cosa del genere'

E lì esplodo di nuovo in un pianto. Non è più solo una lacrima che solca la mia guancia. È proprio uno "scoppiare a piangere" vero e proprio.

Questa frase mi ha letteralmente tagliata in due.

"Io non ci credo a tutto questo -dice Giordana- non so cosa dire. Io sul palco in voi vedo sicurezza, vedo libertà, vedo tutt'altro, vedo un vero e proprio valore. Provate a immaginare che invece questa vostra insicurezza sia la vostra forza"

Giordana dopodiché esce fuori a fumare e ci lascia soli.

Io mi alzo dalla mia sedia e mi lancio a cavalcioni in braccio ad Umberto, metto la testa sull'incavo del suo collo e scoppio a piangere.

"Supereremo tutto, supereremo anche questo."

Ci guardiamo in faccia, piangiamo insieme perché sappiamo quanto realmente abbiamo sofferto.

"Lo spero amore di superare tutto"

"Ti dico una cosa io, Umberto però devi ascoltarmi. Che io veda questa situazione da fuori, che io vada su questa situazione da dentro o da qualsiasi angolatura, tu non perderai mai valore. Tu hai un valore inestimabile come persona innanzitutto. E poi hai un valore inestimabile per me. Sei raro, sei puro, sei l'ultima persona che merita di soffrire quindi non pensare mai che tu non abbia valore."

Lui diventa ancora più rosso e si lascia andare ad un pianto liberatorio su di me. Mi stringe forte bagnandomi tutta la spalla ed io piango ancora con lui.

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