CAPITOLO 54

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Pov. Umberto

La sveglia suona come al solito alle 7.30.

Poco dopo, la redazione ci chiama sul divano perché ha una comunicazione per noi.

"Ragazzi, tra le proposte rivoluzionarie di Loredana Bertè, c'è quella di far votare il pubblico ad entrambe le manches. Voi cosa dire al riguardo?"

"Per me il pubblico è fondamentale. Se devo perdere, perdo per loro ma per me è fondamentale. Spero soltanto che il pubblico la pensi come me. Ormai siamo arrivati ad un punto in cui non ha senso sviare o cercare altro"

"Io anche sono d'accordo" dico

"Io anche" conferma Gioia.

Rafael non è d'accordo perché con questo, la scorsa settimana ha perso contro Vincenzo.

"Io la penso come Rafael" dice Mameli.

"Mameli ma non hai nemmeno la sicurezza di vincere con la commissione" spiego io.

"Si, però con la commissione ne abbiamo vinte di più. Con il televoto su 10 ne abbiamo vinte 2.

Continuiamo per qualche minuto a confrontarci fino a quando la produzione non ci interrompe.

"Ragazzi continuate il discorso stasera quando saranno finite le lezioni. Per adesso chiedo a Gioia, Rafael ed Umberto di recarsi in sala 10."

Dobbiamo montare una coreografia molto difficile per dimostrare la versatilità ed è una delle sfide che sono state lanciate in questa settimana.

"Umberto -corregge il coreografo- quando lanci la gamba alla seconda e ti abbassi con il busto, abbassa di più il petto con uno scatto.

Lo rifaccio.

"Sì giusto" dice il coreografo.

La difficoltà maggiore per me e Gioia è il tipo di coreografia. Una coreografia di linee, quasi fosse contemporanea e neoclassica insieme.

Il coreografo, insieme all'assistente, perdono più tempo con noi. Ovviamente ci sono anche delle piccole correzioni per Rafael.

"Come vi sembra? Molto difficile?"

"Comunque la posso dire una cosa? Con questa prova, dobbiamo vincere Amici non solo questa sfida al televoto" dico io in dialetto napoletano facendo ridere tutti.

Il coreografo, nel frattempo, stava contando ma si interrompe per sorridere.

"Scusate è uno sfogo" dico io.

Dopo, ho un blocco e devo marcare la coreografia da solo.

"Che succede? Chiede il coreografo

"Umberto vedi che c'eri. La stavi marcando ma c'eri."

"No no, è tutto ok. Ho solo avuto un attimo di debolezza"

"Umberto tu devi sapere che hai un istinto, una qualità per fare la danza contemporanea. Ogni tanto hai dei movimenti molto carini ma è ovvio che molte cose vanno perfezionate" dice l'assistente.

"Io forse ho capito come sei fatto -dice il coreografo- tu ti lasci andare quando non pensi. Se tu pensi tanto e cerchi di tenere sotto controllo ogni cosa, sei più prevedibile"

"Comunque io, personalmente parlando, la devo portare a casa questa coreografia. Il primo che mi fa un commento me lo mangio"

"Ma tu sai benissimo che per te questa è una Challenge"

"Sì ma -interviene Gioia- il problema di Umberto, che è anche mio, è che non viene detto ed è lì che Umberto si infastidisce. Adesso parlo io perché conoscendolo, più passa il tempo e più si innervosisce"

"Ragazzi voi sapete il massimo che potete fare ed è questo l'importante. Non fatevi influenzare."

"Ma tu in cosa ti accanisci in particolare?" chiede il coreografo

"Allora, noi siamo entrati qui dentro con la condizione di metterci in gioco in altri stili perché comunque che siamo forti nel nostro si è già capito. Però, secondo me, tutto questo è stato un po' troppo sottovalutato perché sinceramente c'è gente qui dentro che fa solo il suo e nessuno dice nulla. Quindi fatto che non ci venga riconosciuto questo, ci fa innervosire.

***Tina_Tina***

Capitolo un po' di passaggio, oggi pomeriggio pubblicherò l'altro, decisamente più lungo.

***Tina_Tina***

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