27. Il Cane A Tre Teste.

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#Narratrice#

Harry aveva finalmente trovato l'occasione per usare la mappa del malandrino. Era rimasto spiazzato quando suo padre, in una lettera, gli aveva raccontato di come i malandrini l'avevano costruita e le gloriose imprese che avevano potuto fare solo con essa. La cosa che più lo confondeva era il motivo per cui il padre (oppure Sirius e Remus) non gliene avevano mai parlato. Sapeva pressoché tutte le avventure dei Malandrini, perché non dirgli subito anche quel dettaglio. Doveva ammetterlo, c'era rimasto un po' male, ma c'erano i progetti di tutti gli scherzi che avrebbero potuto fare con queries mappa a tirarlo su di morale.

Harry, Ron e Neville stavano organizzando un bello scherzo (aiutati molto dai Malandrini, senza farsi scoprire da Lily e Emmaline) a Gazza, la loro prima vittima, visto che lo era stata anche dei Malandrini.
Ne stavano parlando proprio in quel momento in Sala Comune.

《 Bene, tutto questo il 15, ok? 》 disse, alla fine della preparazione dello scherzo, Harry. L'aveva presa molto sul serio.

《 Chiarissimo. 》annuì convinto Ron.

《 E se ci scoprono? 》domandò dubbioso Neville. Lui era quello che meno credeva nella riuscita del piano.

《 Beh, se succede tutti sapranno quanto siamo forti! 》esclamò contento Ron. Sembrava estasiato, e Harry credeva che fosse perché se lo scherzo fosse riuscito, probabilmente Fred e George avrebbero smesso di prenderlo in giro.

《 Ma non succederà, abbiamo programmato tutto benissimo. 》 aggiunse Harry, sorridendo in direzione di Neville, che non era molto convinto.《 In più non sospetteranno di noi, cioè siamo stati buoni e dei perfetti alunni fino ad ora! La McGonagall mi ama, non accuserà noi. 》

《 Ti ama solo perché sei un prodigio in Trasfigurazione. 》protestò Nevile.

《 Ma sai quanto è severa, penso che se lo scoprisse nessuno potrebbe toglierci una bella punizione, nemmeno il migliore alunno di Trasfigurazione mai esistito. 》disse Ron.

《 Inoltre dimentichi che sei figlio di un Malandrino, Harry. Secondo me i professori penseranno subito a te, anche se magari li risulterà strano perché sembri diverso da tuo padre e Sirius. 》aggiunse Neville.

Harry aveva raccontato quasi tutto dei Malandrini a Ron e Neville, ormai erano i suoi migliori amici, e - per esperienza, non sua - gli amici che si sarebbe portato per sempre.

Harry sbuffò.《 Sentite. Abbiamo programmato tutto. Non pensate solo a quello che potrebbe andare male, pensate come sarà se funzionerà. 》

Poi si isolò momentaneamente dalla conversazione dei suoi amici, ricordando di come era stato schivo suo padre a rispondere alla sua domanda di qualche giorno prima. Attraverso gli specchi gemelli (che gli aveva regalato Sirius per i suoi 11 anni, dicendo che quello era un compleanno importante, e raccontandoli di come suo padre e lui lo usavano quando erano a Hogwarts) avevano potuto parlare un po'. Il ragazzo gli aveva chiesto della rapina alla gringott, e riuscì a chiedere anche se il "pacco importante" era stato trasferito a Hogwarts con successo, senza che il padre si sia insospettito, chiedendo se sapeva qualcosa.

James Potter cercò in tutti i modi di non dire troppo, ma contemporaneamente di non deludere il figlio e di fornirgli qualche informazione. Si lasciò comunque sfuggire che l'obiettivo della rapina era proprio il pacco importante. Un dettaglio abbastanza significativo, ne era consapevole. Si diede molte volte dell'idiota, suo figlio era fin troppo curioso e di sicuro sarebbe finito nei guai con questa storia.

《 Harry? Harry ci sei? Harry! 》

Il moro fu riportato alla realtà dalla voce di Ron.

《 Si scusate, è che non capisco... 》 sospirò.

𝓔' 𝓽𝓾𝓽𝓽𝓪 𝓾𝓷'𝓪𝓵𝓽𝓻𝓪 𝓼𝓽𝓸𝓻𝓲𝓪Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora