37. La Verità Sulle Foto.

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La mattina successiva riuscirono tutti a dormire un po' di più, poiché Ginny non si svegliò fino alle 11.

I primi a svegliarsi furono i signori Potter. Lily iniziò ad apparecchiare per la colazione, che si scoprì essere una specie di richiamo per Molly la quale si svegliò e protestò per non essere stata svegliata, in quanto volesse dare una mano con la preparazione. James invece - dopo aver spedito un paio di gufi per lavoro - andò a svegliare i ragazzi.

I gemelli Weasley all'apparenza dormivano, ma da quanto li conosceva era sicuro non stessero realmente dormendo comunque sia fece finta di niente e se ne andò. Svegliò Ginny - che a malincuore si diresse in cucina - e fu il turno di Harry Ron e Neville.

Entrato nella stanza manca poco gli scappa un urlo vedendo la testa di suo figlio sul cuscino da sola. Senza il corpo. Harry infatti si era addormentato sotto il mantello dell'invisibilità.

Delicatamente svegliò tutti i ragazzi e una volta in cucina ci trovò anche Georgie e Fred, senza nessun danno apparente. Al che si avvicinò a Molly e le chiese.

<< Non hanno combinato niente i gemelli vero? >>

Ella smise di tostare il pane e si girò verso James. << Perché, hai notato qualcosa di strano? >> chiese.

<< No. >> si affrettò a rispondere. << E' solo che mi avevi detto che si svegliavano molto presto, e non era loro solto dormire più delle nove >>

<< E' vero, ma hanno detto che erano molto stanchi oggi. >> scrollò le spalle la donna. << Li terremo d'occhio. >>

E il discorso si chiuse lì.

#Harry#

Dopo colazione io, Ron e Nev ci riuniamo in salotto per mettere in atto il nostro piano.

<< La lettera c'è? >> chiedo a Ron.

<< Eccola. >> risponde in tono solenne mostrandomela.

<< Perfetto. >> annuisco. << La roba di zonko? >> mi rivolgo a Neville.

<< Tutto. >> e si indica lo zaino.

<< Possiamo partire >> annuncio.

Proprio quando ci alziamo dal divano, Ginny entra nella stanza.

<< Dove andate? >> sorride. << In giardino con il signor Potter come ieri? Voglio venire anch'io! >>

<< Chiamalo James. >> non riesco a trattenermi perché sentire 'il signor potter' mi fa troppo strano. Ginny arrossisce e borbotta un 'okay'.

<< Non andiamo in giardino. >> va diretto al punto Ron.

L'espressione di Ginny passa da imbarazzata a confusa. << Oh >> sussurra. << E dove andate? >>

<< Fai troppe domande. >> sbuffa Ron, prende la lettera e se ne va, lasciando me e Nev indietro.

Io e Neville facciamo per andarcene ma Ginny mi chiama. << Se non mi dite dove andate lo dirò ai genitori >> sussurra guardandosi i piedi.

<< Ron! >> urlo. << Potresti dire a Ginny dove andiamo? >> chiedo appena arriva.

<< Che? No! >> dice. Facciamo qualche passo più lontani da Ginny e spiego a Ron la situazione.

Alla fine della consulenza decidiamo che l'unica cosa da fare è dire tutto a Ginny e coinvolgerla nel piano, facendola restare a casa come contatto esterno.

𝓔' 𝓽𝓾𝓽𝓽𝓪 𝓾𝓷'𝓪𝓵𝓽𝓻𝓪 𝓼𝓽𝓸𝓻𝓲𝓪Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora