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Dopo un po' mi rispose.
DA ESTER:
Eccoti Marika. Dove sei finita? Stavo per chiamare la polizia. Era ora che rispondessi.
A ESTER:
Lo so amica mia. Scusa se non ti ho risposto prima. Mi perdoni?
DA ESTER:
Va bene. Ti dispiace se oggi vengo da te?
A ESTER:
Veramente non sto a casa ora amica. Ti chiamo appena torno.
DA ESTER:
Va bene Marika. A dopo.

Posai il telefono e mi alzai, a fatica, dal letto.
Un dottore entrò nella stanza. Avrà avuto sui venti anni. «ciao Marika» disse. «ciao» risposi. «ti devo visitare» disse il dottore, che poi iniziò a fare dei controlli. Dopo un po' finì di visitarmi. «va tutto bene» disse il dottore. «già domani puoi uscire dall'ospedale» aggiunse poi. «grazie dottore» dissi educatamente. «intanto riposati. Ormai è notte» disse il dottore. «va bene. Buonanotte» dissi, per poi rimettermi a dormire. Non feci sogni quella notte. Ma diverse volte sentii un rumore di qualcuno che colpiva la finestra.
Mi risvegliai di buon Mattino e mi trovai un piatto con delle crepes sul mobile vicino al letto. Mangiai e il dottore entrò nella stanza. «puoi uscire» disse sorridendo. Annuii e uscii da quel posto, andando verso casa mia.

a love for a vampireDove le storie prendono vita. Scoprilo ora