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Ester guardò Alan, che si girò verso di lei. «non lo so» dissi. «cos'hai sul collo Marika?» chiese Ester. «che intendi?» chiesi, toccandomi il collo. A un certo punto toccai qualcosa di umido e sentii un dolore lancinante. Gemetti. Quando tolsi la mano, c'era del liquido rosso. Sangue. «Alan, che mi hai fatto?» chiesi. Non mi ascoltava. Guardava la mia amica e lei lo fissava spaventata, come se avesse visto un fantasma. «Ester, perché guardi Alan così?» chiesi. Lei non rispose. Decisi di andare via. Corsi verso casa mia. Ma ero preoccupata per la mia amica. Volevo tornare indietro e aiutarla, ma non volevo sapere cosa le stava facendo Alan.
Arrivata a casa, provai a chiamarla. Non rispose lei.
INIZIO CHIAMATA:
Bene, bene, bene. Guarda chi ha chiamato.
Alan. Cosa hai fatto alla mia amica?
L'ho portata a casa mia. Vieni qui, se vuoi rivederla.
Verrò.
Brava. Vivo a pochi chilometri da casa tua.
Ok. A tra poco.
FINE CHIAMATA

Andai a disinfettare la ferita che avevo sul Collo e uscii di casa.
Dopo qualche minuto a girare in tutte le direzioni, trovai una villa antica. Era l'unica in quel quartiere. Entrai nella casa. Appena fui lì dentro mi guardai intorno. Era enorme. Mi misi a cercare la mia amica. Vidi in tutte le stanze. La trovai su un letto, dopo un po'. Era ferma, con gli occhi fissi sul soffitto. Sembrava ipnotizzata. Mi avvicinai a lei.

a love for a vampireDove le storie prendono vita. Scoprilo ora