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Era Alan. «sta più attenta» disse acido. «scusa. Mi sono distratta» risposi. «aspetta. Ma tu sei la ragazza che ho visitato ieri» mi disse sorridendo. «sì» risposi acida. «non essere così acida» disse. «ma ti odio, quindi posso essere acida» dissi quasi urlando. «che caratterino» disse lui, sorridendomi maliziosamente. Indietreggiai. Iniziai ad avere paura. «fai bene ad avere paura» disse portandomi in un lampo con le spalle al muro. «c-come fai a essere così veloce?» chiesi spaventata. «non sono un ragazzo qualunque» rispose lui.
Le sue mani mi bloccavano e non potevo scappare. «ti odio» ringhiai. «bene. Allora mi starai alla larga» disse lui sorridendo. «sì» risposi. «ma non ti lascerò scappare ora» disse. «cosa vuoi farmi?» gli chiesi. Per un attimo la sua mano mi sfiorò. Così fredda. «hai le mani freddissime» dissi. «lo so» disse lui. Con una mano mi toccò il collo e, in quel momento ebbi i brividi per quanto era freddo. Incatenò i miei occhi ai suoi e in quel momento non sentii più nulla. Tutto era passato. Non riuscii più a reagire. «Marika» urlò Ester. «Fermo» disse poi. Tornai in me e non ricordai nulla. Alan era di fronte a me e guardava la mia best friend. «Ester» urlai tornando in me. «cosa ti ha fatto quel ragazzo?» ringhiò la mia amica. Non sapevo come rispondere.

a love for a vampireDove le storie prendono vita. Scoprilo ora