“Che cosa vuoi dire esattamente con ‘mio fratello’?” Domandò Sam una volta che mi tirò da parte.
“Quello che ho detto magari?” Dissi ovvia togliendo la sua mano dal mio braccio.
Feci una smorfia senza rendermene realmente conto, mi stava facendo male.
“Quindi i tuoi l’hanno addottato..” ricapitolò Kelsey cercando di riordinarsi le idee.
Annuii, massaggiandomi la parte dolorante, da quando Sam aveva tutta quella forza?
“E tu quando l’hai scoperto?”
“Circa..due settimane fa” mormorai per poi fare una risatina isterica.
“Perchè non ce l’hai detto?!” Esclamò la castana tirandomi un pugno sull’altro braccio.
Ahii!
“Scusatemi ragazze se pensavo di farvi una sorpresa! E dalla descrizione dei miei genitori ero convinta che fosse un bambino, non un adolescente!”
“Hm.. te l’hanno fatta eh” ridacchiò Kels.
Cosa c’era di divertente?
Scossi la testa e in lontananza vidi Kevin parlare tranquillamente con i ragazzi.
Beh, almeno sembrava andarci d’accordo.
“Fattelo dire però, hai un bocconcino come fratello” mormorò Sam, arrotolandosi una ciocca di capelli intorno all’indice.
“Ma tu non sei fidanzata?” La riprese Kelsey guardandola con disapprovazione.
“Non ho mica detto che voglio andarci a letto” ribattè l’altra quasi offesa.
“Ehi, ma tua sorella?” Chiesi ricordandomi che ci eravamo ritrovati per le lezioni di canto e non di certo per commentare l’aspetto di mio fratello.
Kelsey non fece in tempo a parlare, che Bella aprì la porta scorrevole del salotto, che si affacciava sul giardino.
“Okay ragazzi ho preso gli appunti delle mie vecchie lezio...uuh” si lasciò scappare non appena si accorse della presenza di Kevin, facendo cadere a terra tutti i fogli che stava tenendo in mano.
Mi venne quasi da ridere, ma mi trattenni mordendomi il labbro.
Senza pensarci due volte, Kevin si abbassò a raccoglierle i fogli.
Notai Michael in lontananza avvicinarsi per aiutarlo, ma mi sbracciai per attirare il suo sguardo e fargli capire di non muoversi. Feci segno alle ragazze di entrare dentro e lasciare i nuovi piccioncini alle presentazioni.
Per fortuna Ashton sembrò l’unico rendersi conto di quello che stava accadendo e spinse gli altri due in salotto.
Mi sedei sul divano e mi guardai attorno. I genitori di Kelsey avevano proprio una bella casa, beh con tutti i soldi che guadagnavano. Se ricordo bene, sua madre Jessica era una stilista non molto conosciuta, anche se piano piano si stava facendo strada, mentre suo padre Eric era un ottico.
Mi risvegliai dai pensieri quando Kevin si sedette accanto a me.
Uhm, era stata una cosa piuttosto veloce.
Gli sorrisi e appoggiai la testa sulla sua spalla, sentendo un gran voglia di coccole.
Forse per colpa di un’influenza che ancora non si era degnata del farsi presente del tutto, o fose perchè avevo semplicemente voglia di un po’ d’amore. Ma dov’era Luke quando serviva?
E poi, se doveva essere mio fratello, lo avrei trattato come tale fin da subito. Avevo aspettato troppo tempo per un momento del genere, e in ogni caso non sarei mai riuscita a contenere tutta la felicità che provavo.
Osservai Bella sedersi sulla poltroncina di fronte ai ragazzi, appoggiando i suoi fogli sul tavolino.
Disse qualcosa a cui non diedi attenzione, catturata dalla vibrazione del mio cellulare. Lo presi e notai un messaggio su whatsapp da parte di mia madre e mi sorpresi quando realizzai che fosse un video.
Voltai lo sguardo su Kelsey e vidi una cuffietta uscire dalla tasca dei suoi jeans, gliele rubai non badando alle sue lamentele. Ritornai alla posizione comoda di prima e attaccai le cuffie al telefono.
Feci partire il video e subito mi chiesi quali cazzo di problemi si facesse quelle donna.
Il mio schermo raffigurava un lama che correva e saltava a ritmo di una canzone hip hop.
Scossi la testa, chiusi l’applicazione senza neanche risponderle e rilanciai le cuffie alla moretta.
“Mi cantate qualcosa? Almeno così posso capire a che livello siete” Sentii dire a Bella.
Alzai lo sguardo su di lei e mi venne un colpo quando riconobbi la figura di Luke girata di spalle.
Dio, quel ragazzo prima o poi mi avrebbe fatto venire un’infarto.
Quando cavolo era arrivato?
Ognuno cominciò a cantare singolarmente e mi stupii per la loro bravura, sopratutto per Ashton. Non conoscevo molti batteristi che avessero anche una bella voce. Ma Micheal, secondo me, era quello che si distingueva maggiormente, forse non si poteva considerare il cantante più intonato del mondo, ma aveva quel timbro che in una band pop-punk ci stava fin troppo bene.
“Sono bravi” sussurrò Kevin al mio orecchio.
Ridacchiai dandogli completamente ragione.
“Di sicuro non si può dire che facciate schifo” mormorò Bella facendoli ridere.
“Che tenera” la prese in giro Ash.
“Si, come te cognatino” rise dandogli una pacca sulla spalla.
Wow, era la prima volta che la vedevo scherzare in quel modo. Per quale motivo non poteva essere così anche con noi?
“Bell” la riprese Kelsey con le gote arrossate.
Aw, che tenera difendeva pure il suo ragazzo.
Risi tirandole un colpetto con il piede sulla gamba, al quale rispose facendomi una linguaccia. Era troppo carina.
Le sorrisi e tornai a seguire la lezione, magari avrei potuto migliorare anche io.
Inaspettatamente incrociai dei occhi azzurri che mi traffissero. Cercai di non badare alla mandria di elefanti che corse nel mio stomaco e sorrisi a Luke. Ci rimasi veramente di merda quando mi ignorò completamente voltandosi dall’altra parte.
Cosa diavolo gli era preso?
Sentii un peso sul cuore, come se mi avesse buttato addosso quel ciccione del cavolo che si fingeva babbo natale.
Mi portai all’indietro facendo aderire completamente la schiena al divano, torturandomi le dita, giocando con i numerosi anelli che le decoravano. Cosa che favevo solo quando ero nervosa o particolarmente delusa.
Cavolo, ci ero rimasta veramente male.
L’unica cosa che riuscì a distrarmi furono i vari schiamazzi provenienti dalla cucina.
“Kels cosa prende a tua madre?” Chiese Sam guardando proprio in quella direzione.
Portai lo sguardo oltre alla spalla di Kevin e in lontananza vidi Jessica camminare frettolosamente attorno al tavolo, con il telefono all’orecchio.
“Credo che sia particolarmente emozionata per la sfilata di martedì” spiegò Kelsey incrociando le braccia al petto.
“Perchè?” Domandò Michael voltandosi in modo da guardarla in viso.
“Perchè è la sua prima sfilata” rispose Bella intrommettendosi nel discorso.
“Uhm, non è un po’ grandicella per fare la modella?” Chiese Calum innocentemente.
Guardai le ragazze, e nonostante il peso opprimente che che continuavo a sentire, non riuscii a non scoppiar a ridere insieme a loro. Tanto che Kelsey quasi cadde dal bracciolo della portrona dove era seduta Sam.
“Lei è la stilista, non una modella” riuscii a dire tra le risate.
L’espressione di Calum fu ancora più divertete, gli occhi leggermete più aperti e la bocca che prendeva la forma a ‘o’.
A cessare le nostre risate fu il rumore di qualcosa che si rompeva.
Ci voltammo tutti verso Jessica e il bicchiere che prima stava tenendo in mano, ora era a terra distrutto in tanti pezzi.
“Mamà que pasa?” Le chiese Kelsey avvicinandosi.
Sua madre lasciò il telefono sul ripiano dell’isola al centro della cucina e se non le fosse stata vicino, probabilmente sarebbe caduta a terra.
Corsi verso le due e aiutai la mia amica a sostenere sua madre. Per fortuna i ragazzi si avvicinarono subito e portarono Jessica in salotto, per poi farla sedere sul divano.
“Bella portami un bicchiere d’acqua!” Esclamò la mora presa dal panico.
STAI LEGGENDO
Sexual education
Fanfictioncosa può accadere se nella classe di letteratura del signor Smith arriva Sarah che insegnerà agli alunni uno strano modo di fare educazione sessuale? Ormoni impazziti, strani esperimenti, tanti ragazzi e tante risate. Leggete per scoprirlo! allora...