Sbuffai, forse per la quindicesima o sedicesima volta. Tolsi le mie mani dalle spalle di Michael e mi staccai avvicinandomi al divano. Il fatto che non sapesse ballare, non gli dava dei validi motivi per potermi calpestare i piedi di continuo.
C'era gente che ci guardava divertiti, come Ashton e Kelsey seduti sul divano, c'erano Calum e Sam abbracciati sulla poltroncina che parlavano di non so che cosa, c'era Kevin seduto ai piedi del divano che smanettava con il cellulare, e c'era gente come Luke.. che semplicemente ci osservava come se fossimo dei completi deficienti. E forse era veramente così, insomma facevamo veramente cagare.
Sapevo che Michael non sapesse muoversi poi così tanto bene a ritmo di quella musica senza sembrare un delfino in preda a un infarto, ma ero sicura che c'era qualcos'altro a bloccarlo.
Mi accucciai davanti al laptop e misi in pausa quel video tutorial, che tra l'altro non ci stava insegnando nulla. C'erano solo quei due tipi che scuotevano il sedere e non ti davano alcuna indicazione. Pft, quei duemila pollici alzati non se li meritavano per niente.
Forse Mike, in fondo, aveva semplicemente bisogno di un po' di incoraggiamento da parte dei suoi amici.
"Che succede?" chiese appunto guardandomi confuso. Alzai le spalle, ritornai in piedi e osservai le persone presenti.
"Tutti in piedi, forza!" esclamai posando le mani sui fianchi.
"Che?" domandò Ashton.
"Ho detto in piedi! Su ragazzi, alzate quel culo. Se lo deve fare Michael, lo farete anche voi" ripetei tirando per un braccio Kelsey, ricevendo solo delle lamentele come risposta.
Mi lanciò una fugace occhiata e poi si ributtò addosso al suo ragazzo.
Sbuffai pesantemente, ma il cuore ce l'avevano o no?
Mi voltai di scatto, come presa da un'idea geniale e mi avvicinai a Luke, che fin da subito mi guardò dubbioso.
"Mi aiuti almeno tu?" chiesi tirando in fuori il labbro inferiore.
"Assolutamente no" rispose subito.
"E dai.." sussurrai poggiando una mano sul suo petto "potresti essere ricompensato".
Inarcò il sopracciglio e mi afferrò per i fianchi avvicinandomi maggiormente a sè.
"Che tipo di ricompensa?"
"Oh avanti.." dissi non riuscendo a staccare gli occhi dalle sue stra maledette labbra sexy.
"immagina, puoi" continuai allacciando le braccia dietro al suo collo.
"Davvero?" domandò con gli occhi che quasi brillavano.
Sorrisi, divertita in un certo senso, dopo tutto aggirare i ragazzi non era una cosa difficile.
Non passò mezzo secondo che, tenendomi salda, fece un saltello dall'amplificatore, tornando con i piedi per terra.
"Ragazzi, alzate quei sederoni" urlò, avvicinandosi ad Ashton.
"No amico fallo tu il ballerino, non mi alzerò per fare qualcosa che non so fare" rispose subito l'altro.
Wao, quando voleva sapeva essere davvero perfido.
"Cal?" Chiese mettendosi davanti al moro, tendendogli la mano. " Almeno tu" continuò facendo un'espressione davvero tenera.
Quello sbuffò appena, ma sorprendendomi, strinse la mano di Luke e si alzò, facendo fare automaticamente la stessa cosa a Sam che gli era seduta sopra.
Me lo sentivo, prima o poi Calum mi avrebbe rubato seriamente Luke.
I ragazzi si guardarono fra di loro, ma capii fin dall'inizio che non fosse una semplice occhiata.
Mi avvicinai a Kevin e lo presi per una mano spostandolo da li, e con l'altra afferrai il portatile, sapendo già cosa sarebbe accaduto.
Infatti, Luke, Michael e Calum, si posizionarono dietro al divano e al tre del biondo, lo ribaltarono completamente facendo spiaccicare al pavimento i due piccioncini.
Ah! Ben gli sta, così imparano a dire di no.
Sam scoppiò in una grossa risata, rendendo la cosa ancora più divertente. E credetemi quando dico che la sua risata era veramente esilarante.
"Ma siete rincoglioniti?" urlò Kelsey spaventata portandosi una mano al sedere dolorante.
Ma questo linguaggio? Detto da lei poi!
"Oh grazie al cielo!" Esclamò Michael vedendomi il computer in mano.
"Tu ti preoccupi per quel coso e non per me?" lo riprese irritato Ashton.
Mike alzò semplicemente le spalle riprendendosi l'oggetto, poi si sedette sulla poltroncina e da quello che riuscii ad intravedere cercò altri tutorial.
"Grazie" ridacchiò Kevin sorridendomi allegramente.
Non feci in tempo a rispondere che una super furia spalancò la porta del seminterrato.
"Ma che diavolo.." sussurrai al quanto spaventata vedendo Bella fare il suo ingresso, con un'aria piuttosto scazzata.
"Eccoti finalmente! Ti ho chiamata cinque volte al telefono, si può sapere a cosa ti serve se non rispondi neanche?! E cosa ci fai a terra?" esclamò alla sorella ancora sotterrata dal divano. Kelsey sbuffò borbottando qualcosa chiedendo una mano per potersi rialzare.
Kevin si staccò da me e da perfetto gentil uomo qual era, aiutò Bella a spostare il divano, liberando quei due cretini.
"Grazie" sussurrò appena, accompagnato da un timido sorriso.
Il mio fratellino si limitò ad annuire, sorridendo a sua volta.
Aw, erano così carini.
"Perchè mi hai chiamata? Cos'è successo?" Chiese Kelsey, attirando l'attenzione della sorella.
"Non riesco più a trovare il libro che stavo leggendo e questa sera ho la riunione del club del libro" spiegò alzando di un'ottava il tono di voce.
"Oh si.. credo di averlo preso io, è nella mia borsa.." disse Kelsey facendo una piccola risatina nervosa.
"Perchè?" Domandò piuttosto stranita.
"Perchè la copertina era carina e allora mi sono messa a leggerlo."
Bella scosse la testa e poi vedendomi, sorrise facendo un cenno con il capo.
"Perchè indossi quella roba?" Domandò osservando divertita la gonnellina che mi aveva costretta a mettere Michael. Era anche carina, per essere di sua madre, ma di certo non era una di quelle cose che avrei voluto indossare ogni giorno.
"Non chiedermelo neanche" mormorai guardandola a mia volta.
"Perchè stiamo cercando di imparare a ballare il latino americano" ripose per me Michael tenendo gli occhi fissi sul laptop.
"E ci state riuscendo?"
"No!" Esclamò Luke ridacchiando.
Simpatici, tutti che ci prendevano in giro.
"Ma si, non è così difficile poi" commentò lei avvicinandosi a Mike per poter vedere cosa stesse guardando.
"Tu sai ballare?" domandò sorpresa Sam.
"No."
"Si" si affrettò a correggerla Kelsey. "Rispetto a tutte noi messe insieme, si" continuò puntando gli occhi nei miei.
"Non è vero.." mormorò Bella.
"Mi puoi aiutare?" Chiese Michael alzandosi e prendendola per le spalle.
"Cos.. io.. non saprei... " sbuffò cercando di spostare lo sguardo da un'altra parte, ma alla fine annuì arrendendosi.
Ridacchiai perchè si, gli occhi di Mike sapevano come farti cambiare idea, ci ero passata anche io.
Fece un piccolo urletto e la strattonò in un abbraccio. Ah, amavo anche solo guardare uno dei suoi abbracci.. amavo il modo in cui ti stringeva, sorridendo e strizzando gli occhi. Era come un micetto da coccolare.
Okay, adesso voglio anche io un abbraccio.
Mi guardai attorno e notai Sam in piedi intenta a guardare qualcosa sul cellulare. Mi avvicinai e la abbracciai da dietro appoggiando la testa sulla sua schiena, dato che era un po' più alta di me, anche se a dirla tutta.. tutti erano più alti di me. La sentii ridere, avvertendo soprattutto lo stomaco muoversi.
"Cos'è uno di quei momenti dove hai bisogno di affetto?" ridacchiò voltandosi e abbracciandomi meglio.
Annuii silenziosamente beandomi di quel momento, per chi non lo avesse capito, amavo le coccole.
"Hei cosa stai facendo?!" esclamò Calum avvicinandosi. Risi stringendo maggiormente la presa su Sam.
"Sto abbracciando la MIA amica" gli feci la linguaccia facendo ridere la castana.
"No lei è mia " ribattè tirandomi per i fianchi per allontanarmi.
"No, l'ho conosciuta prima io" asserii stringendola più forte.
"Mi state uccidendo" si lamentò Sam, continuando però a tenere un sorriso sulle labbra.
"Ma sta con me!" Continuò Cal riuscendo a farmi staccare.
"Potrei anche diventare lesbica e rubartela se è per questo."
"Cosa?" boccheggiò scioccato.
"Cosa?!" esclamò Luke avvicinandosi più che sorpreso. " No.. non puoi.. e io?"
Scoppiai a ridere alla sua espressione persa e delusa. Mio Dio, questi erano davvero scemi.
"Ragazzi non è lesbica, è fidanzata con me" si intromise Michael facendomi ridere di più.
L'ho per caso già detto che lo adoro?
"Possiamo concentrarci su di me adesso?" continuò aprendo le braccia.
"Allora come iniziamo?" Chiesi guardando Bella, lasciando ancora basiti Luke e Calum.
"Beh.. direi di iniziare mettendoci a coppie. Ma per favore evitate di stare con i vostri ragazzi, preferirei non vedervi mentre vi accoppiate."
Sorrisi divertita, stavo conoscendo un suo lato che mai avrei pensato potesse avere.
Quando ormai le quattro coppie furono formate - ovvero, Bella e Michael, Calum e Kelsey, Luke e Sam, e io insieme ad Ashton- cominciammo a seguire gli ordini della nostra insegnante improvvisata.
"Allora, se non lo sapevate la danza latino americana è divisa in cinque categorie, che io ovviamente non so ballare. Vi farò vedere solo dei semplici movimenti che potranno aiutarvi, ma per quanto ne so dovete sempre affidarvi al partner. Quindi se il ragazzo non sa ballare basta che segua la ragazza e viceversa."
Beh, la cosa era piuttosto complessa visto che nessuno di noi sapeva ballare.
Come prima cosa ci insegnò come si dovevano muovere i piedi, evitando così di calpestarceli a vicenda, mentre Kevin seduto sul divano ci faceva da dj, tenendosi la pancia per tutte le risate che si stava facendo. Ma non lo biasimavo, avrei fatto la stessa cosa se fossi stata al suo posto.
Ballare con Ashton era abbastanza pericoloso, aveva veramente uno strano modo di muoversi e a volte senza farlo apposta mi spingeva e rischiavo di cadere con il culo per terra. Ma grazie al cielo aveva i riflessi pronti e riusciva ad evitarmi certe cadute davvero imbarazzanti.
Luke era una cosa stupenda da vedere, rideva di se stesso quando confondeva il piede destro con quello sinistro.. il che capitava molto spesso. Credo che quello che se la stesse cavando meglio era Calum, certo non era Enrique Iglesias, ma sapeva come muoversi e in confronto a noi babbuini che ballavamo la macarena, era notevole.
Continuammo così per circa un'oretta e dovevo ammettere che non era per nulla facile. Era molto, molto stancante, l'unica cosa positiva di sicuro erano tutte le calorie che avevo perso.
"Basta! Vi prego!" piagnucolò Sam buttandosi a terra, con le mani ancora in quelle di Luke in piedi davanti a lei.
"Si direi che possa bastare" disse Michael passandosi una mano sulla fronte sudata, per poi buttarsi sul divano.
"Alleluia" borbottai abbandonandomi completamente su Ashton, sventolandomi una mano davanti alla faccia.
Mi sentivo davvero accaldata e avevo seriamente bisogno di una doccia. E Cazzus, così Michael chiamava il piccolo ventilatore bianco, non serviva proprio a niente.
"Giuro che se Jasmine avrà qualcosa da ridire sul tuo modo di ballare la ammazzo" asserì Kelsey facendomi ridacchiare.
"Abbiamo saltato pure le prove per questa cosa" si intromise Calum puntando un dito contro a Mike.
"Kevin ce ne andiamo?" Chiesi al mio fratellino tirandomi su da quel divano umano. Ora capivo il perchè Kelsey sedeva sempre sopra ad Ashton, era veramente comodo.
"Si" rispose lui ancora con le lacrime agli occhi. Si alzò passando il laptop a Michael e si avvinò a me, mettendo poi le mani nelle tasche dei Jeans chiari.
"Me ne vado pure io" disse Luke lasciando Sam, che si sdraiò a terra a faccia in giù.
Quella ragazza seriamente, non era normale.
Scossi la testa non sapendo più cosa pensare delle persone che mi circondavano e mi spogliai di quella gonnellina, rimanendo finalmente solo con i pantaloncini in jeans.
La presi in mano e ringraziai Michael tirandogliela addosso.
"Prego" borbottò con il pezzo di stoffa che gli copriva gran parte del viso.
Ripresi la borsa che ormai a furia di passi di danza e divani ribaltati era finita dietro alla tv non molto grande.
"Kelsey vieni con me?" sentii dire a Bella prima di uscire fuori da quella stanza, seguita dai miei due ragazzi.
"Vi do un passaggio?" chiese Luke aprendo la porta di casa, non prima di aver salutato Karen.
Aveva ancora le guance piuttosto rosee e per quanto la sua altezza e le sue spalle larghe lo facevano sembrare grande e possente, lo trovavo così dannatamente tenero.
Mi voltai verso Kevin per sapere se per lui potesse andare bene, ma venni distratta alla vista di Bella alle sue spalle avvicinarsi a noi.
"Vai a casa da sola?"lLe domandai scendendo l'unico scalino presente sul porticato.
"Si, Kelsey torna con Ashton" sorrise uscendo a sua volta.
Guardai il mio fratellino, intento a fissarsi la punta delle scarpe. Perchè diavolo non la stava guardando?
"E' un po' tardi, perchè non ti fai accompagnare da Kevin?" Proposi indossando il mio miglior sorriso.
L'interessato alzò di scatto la testa, e mi guardò con un'espressione più che spaventata.
"Ma non sono neanche le sei" disse lei con le gote leggermente più arrosate.
"Oh ma sai, in giro non c'è mai gente affidabile. Alcolizzati, stupratori, rapinatori.." continuò Luke reggendomi il gioco.
Per fortuna che era tanto intelligente da sapere quando intervenire, ma a quanto pare non abbastanza da ricordare che di certo di alcolizzati con il sole ancora alto, non li trovavi molto spesso.
"Si, ha capito" lo fermai lanciandogli un'occhiata, così l'avrebbe terrorizzata.
"Kevin sarebbe molto felice di accompagnarti, non è vero?" mi morsi il labbro trattenendo una risata, quella situazione era così imbarazzante e divertente allo stesso tempo.
"Si, direi di si" riuscì a rispondere alzando finalmente lo sguardo su di lei, sorridendole.
"Ci vediamo" esclamò Luke tirandomi per un braccio, non lasciandomi neanche il tempo per salutare come si doveva.
Ero abbastanza elettrizzata all'idea di salire in macchina con lui, certo se aveva passato l'esame voleva dire che sapeva guidare, ma non riuscivo a fidarmi fino in fondo.
"Che ne dici se anticipiamo l'uscita che ti ho proposto oggi a scuola?" Domandò aprendomi la portiera della sua macchina nera.
"A.. adesso?" balbettai sorpresa, non poteva farmi domande del genere da un momento all'altro. Il mio cuore non era in grado di sostenere cambiamenti di questo tipo.
Annuì richiudendo la porta e facendo il giro dell'auto per arrivare al posto del guidatore.
"E dove andiamo? Sempre al parco?"
"Si" rispose girando la chiave, mettendo in moto.
"Okay" mi arresi accomodandomi meglio sul sedile, in fondo stare con lui era l'unica cosa che volevo.
Il viaggio non durò molto, ma non fu poi così male come mi aspettavo, sapeva guidare, ne ero certa. Non andava troppo piano e neanche troppo veloce, e solo per questo avrebbe meritato una medaglia.
Appena arrivati al parco riuscii a percepire quell'odore particolare di erba, di foglie e di tronco d'albero, mischiati a quello di aria pulita e umida che precedeva un tipico temporale estivo.
Perfetto una volta che usciamo insieme da soli e si sarebbe messo a diluviare, fantastico.
Il parco era abbastanza grande, aveva lo giusto spazio per accogliere tante piccole giostre dove stavano giocando alcuni bambini, e delle panchine sistemate tutte attorno, occupate da alcune signore. Molte persone invece se ne stavano andando, molto probabilmente preoccupate per il temporale che da li a poco sarebbe arrivato.
Venni distratta dalla mano di Luke, che intrecciandola alla mia, mi trascinò dietro a sè fino a portarmi sotto l'albero più distante da tutti.
Lo vidi sedersi per terra ed appoggiare la schiena al tronco, mi sorrise dolcemente invitandomi a sedermi sopra di lui.
Era tutto così strano, io mi sentivo strana. Stare da sola con lui mi faceva venire sempre il batticuore e uno strano formicolio allo stomaco, ma una sensazione piacevole, in un certo senso.
Non me lo feci ripetere un'altra volta e mi sedei in braccio a lui, lasciando ricadere all'indietro la testa sulla sua spalla. Sentii le sue braccia avvolgermi appena sotto al seno, a cui appoggiai lei mie sopra. Amavo il modo in cui mi stringeva, mi faceva sentire così protetta.. era una sensazione che tutti avrebbero dovuto sentire almeno una volta nella vita.
Amavo il modo in cui ogni volta, voleva avere un contatto con me. Il modo in cui faceva scivolare la sua mano nella mia fino ad intrecciarle completamente senza mai guardarmi negli occhi, facendomi ricordare di quel suo lato, quello timido, che cercava sempre di nascondere a tutti.
Il modo in cui toccava la mia gamba con la sua quando ci sedevamo vicino, o quando prendeva una ciocca dei miei capelli e ci giocava facendoli scorrere sulla mia guancia provocandomi il solletico, e quando se li portava sotto al naso creando una finta barba, che ogni volta mi faceva ridacchiare come una scema.
Semplicemente amavo stargli vicino.
Forse avrei potuto rimanere in quella posizione per ore e perché no, anche per giorni. Il suo respiro caldo sul mio collo era piuttosto rilassante, ma faceva anche un lieve solletico al quale ridacchiai sentendolo chiaramente sorridere sulla mia pelle.
"Cosa ti ridi " sussurrò stringendomi maggiormente.
"Mi fai solletico" mugugnai chiudendo completamente gli occhi.
Fece uno strano suono prima di cominciare a mordicchiarmi il lobo dell'orecchio.
"Sei diventato carnivoro?" Sorrisi continuando a bearmi di quel momento.
"Si, ti mangio tutta" disse imitando la voce grave di un mostro. Risi di nuovo rigirandomi fra le sue braccia, fino a ritrovarmi a pochi centimetri dal suo viso.
Annegai nel colore dei suoi occhi, erano così dannatamente azzurri con alcune chiazze di un colore più chiaro.
"Perchè mi guardi così? Cosa c'è?" Chiese accarezzandomi dolcemente una guancia.
Scossi la testa, sentendo le gote diventare leggermente più calde.
"Dai, dimmi piccola" sussurrò scivolando fino a portare la mano alla base del mio collo.
"Niente è.. è solo che.. che sei bellissimo" sbottai per poi mordermi un labbro.
Che fosse bello era cosí palese, ma non ero mai stata una dal complimento facile verso i ragazzi, anzi era la prima volta che ne facevo uno che non rientrasse tra il " che figo" o " che bel culo".
Ridacchiò appena spostando lo sguardo, per poi tornare a guardarmi di nuovo.
"Lo so" rispose rovinando tutta l'atmosfera magica che si era creata.
"Ma perchè lo fai ogni volta?" piagnucolai portandomi una mano sugli occhi.
Rise più forte capendo subito a cosa mi stessi riferendo.
"Troppo romanticismo fa male, non lo sapevi?" Sorrise divertito allacciando meglio le braccia dietro alla mia schiena.
"Basta sta zitto" mormorai prima di portare le mie labbra sulle sue.
Lo sentii chiaramente sorridere, e cercare di farlo diventare molto più di un casto bacio a stampo. Intrappolò il mio labbro inferiore con i denti e lo tirò leggermente senza farmi veramente male. Lo lasciò e lo torturò di nuovo leccandolo lentamente e in modo talmente sensuale da farmi sentire di nuovo quella stretta allo stomaco.
"Woo" mi lasciai scappare allontanandomi di poco tanto per riuscire a riprendere un po' di fiato. Rise rubandomi un altro veloce bacio a fior di labbra.
"Ti prego non dirmi dove l'hai imparato" dissi unendo le mie braccia dietro al suo collo.
Non rispose, ma mi baciò di nuovo con più foga rispetto a quello che mi aspettai, e quando ricordai di essere in un luogo pubblico, dove i bambini ci avrebbero potuto vedere mi staccai, facendolo gemere.
"In realtà sei la prima ragazza che bacio così tanto" mormorò incoraggiando il mio cuore a fare un altro salto mortale.
Sorrise facendo toccare il mio naso con il suo in un tipico bacio eschimese, per poi sportarsi verso la guancia e lasciarmi tanti piccoli bacini.
"In che senso?"
"Nel senso che con le altre ragazze non mi sono mai soffermato molto sui baci, ma tu.. non lo so. Hai delle labbra così morbide e hanno sempre un buon sapore." spiegò baciandomi un'altra volta, sorrisi istintivamente a sentirmi dire quelle parole. Insomma a quale ragazza non sarebbe piaciuto sentirsele dire?
"Ogni volta che ti guardo ho una voglia pazzesca di baciarti, di toccarti per non dire altro."
Risi portando una mano fra i suoi capelli morbidi, Dio se mi piacevano.
Sorrise anche lui, facendosi serio qualche secondo dopo e mi guardò con tanta intensità da farmi venire un brivido per tutta la schiena.
Aprì la bocca pronto a dire qualcosa, ma la richiuse quando un pallone rosso arrivò velocemente complendomi una gamba.
Voltai lo sguardo, e in lontananza vidi due bambini correre verso di noi.
"Scusatemi non l'ho fatto apposta" si scusò il maschietto con il fiato corto.
Occhi verdi e i capelli scuri, di sicuro non avrà avuto più dieci anni, proprio come la bambina dietro di lui. Aveva i capelli rossi e ricci e gli occhi azzurri, mi ricordava vagamente la ragazza che voleva uccidere Bella in Twilight.
"Si scusatelo, Drew è sempre un po' sbadato " disse facendomi ridacchiare.
Se non altro aveva carattere la ragazzina.
"E' tutto apposto" lo tranquillizzò Luke prendendo in mano il pallone e rilanciandoglielo.
"Grazie" sorrise timidamente.
"Magari si stavano anche baciando e li hai interrotti" lo rimproverò la bambina in un mezzo sussurrò.
Strabuzzai gli occhi stupita, i bambini di oggi erano così informati?
"Ma cosa dici Ashley, magari sono solo amici" si difese Drew sussurrando a sua volta.
Peccato che eravamo a pochi metri di distanza e sentivamo tutto.
"Gli amici di sicuro non stanno seduti in questo modo" rispose tirandoci un'altra occhiata.
"Perspicace" mormorò Luke al mio orecchio, ricevendo tutta la mia approvazione.
"Scommetto che si dicono ti amo e stanno già organizzando il matrimonio."
Mi mancò il respiro, letteralmente. Dovetti chiudere gli occhi e tranquillizzarmi per cercare di far smettere al mio cuore di battere così velocemente.
Io.. io non sapevo neanche cosa fosse l'amore. Insomma Luke mi piaceva, e non poco, ma non avevo mai avuto il coraggio di dirgli 'ti voglio bene', figuriamoci di altro.
"Drew, Ashley" sentii richiamare a gran voce una donna.
"Scusateci ancora" disse il bambino cominciando a correre verso la madre o chiunque fosse, trascinandosi dietro la bambina.
"O..kay" disse sconvolto Luke " io alla età di quelli giocavo ancora con i lego e guardavo i teletubbies."
Annuii distrattamente, cominciando a sentire uno strano peso sul cuore.
Mi alzai da quella posizione e a pochi passi da lui mi sdraiai sull'erba con le braccia aperte. Respirai a piedi polmoni e chiusi gli occhi, beandomi di quel leggero venticello presente.
"Che stai facendo?" chiese, mentre lo sentivo avvicinarsi.
"Mi godo questo posto" soffiai continuando a tenere gli occhi chiusi.
"Goditelo con me allora" disse stendendosi accanto a me, e lasciandomi un piccolo bacio sulle labbra.
Sorrisi d'istinto e mi accoccolai su di lui, appoggiando la testa sul suo petto.
Aprii di scatto gli occhi quando sentii una goccia d'acqua sulla guancia, mi guardai intorno e notai tutte le persone che c'erano vicino all'uscita del parco.
Non passò molto tempo che una semplice gocciolina si trasformò in vera pioggia.
Sbuffai frustata, non avevo nessuna voglia di alzarmi, ero così comoda.
"Piccola, credo che sia il caso che ce ne andiamo" disse Luke alzandosi solo con il busto, reggendosi sui gomiti.
"No" piagnucolai stringendolo di più.
Molto probabilmente sembravo una bambina, ma davvero, non avevo la minima forza. I balli con Michael e Ashton mi avevano davvero stancata.
Ma nonostante le mie lamentele, si alzò lo stesso e afferrandomi per i fianchi, mi butto sulla spalla a mo' di sacco di patate.
Cacciai un urlo spaventata per poi tenermi stretta alla sua maglietta "Luke mettimi giù!" esclamai dandogli una pacca sul sedere - un bellissimo sedere, decisamente.
"Jade dobbiamo andarcene, potremmo ammalarci se restiamo ancora" cercò di farmi ragionare, non riuscendo a non ridere per le continue pacche che gli davo.
"Andiamo un po' sulle altalene e poi ce ne andiamo" dissi cercando di farlo fermare.
"Sei seria?" chiese scoppiando in una di quelle sue adorabili risate.
"Si te lo giuro, mi faccio un giretto e poi ce ne andiamo."
Inaspettatamente mi ascoltò e mi ripose con i piedi per terra, sorrisi felice e corsi verso quelle altalene che forse erano un po' troppo piccole per me.
Mi sedei velocemente, rischiando anche di cadere all'indietro, risi di me stessa e strinsi bene le cateme in ferro fra le mie mani.
"Vieni a spingermi" gli urlai, nonostante fosse ancora poco distante da me.
Mi guardò divertito, ma anche come se fossi una pazza da richiudere in manicomio. Poi sorrise e scuotendo la testa, si avvicinò fino a posizionarsi dietro di me.

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Sexual education
Fanfictioncosa può accadere se nella classe di letteratura del signor Smith arriva Sarah che insegnerà agli alunni uno strano modo di fare educazione sessuale? Ormoni impazziti, strani esperimenti, tanti ragazzi e tante risate. Leggete per scoprirlo! allora...