"Cavoli vuoi muoverti?" Urlò Sam tirandomi per una mano.
"Minchia che rompi palle che sei" sbottai chiudendo in un gesto secco l'anta dell'armadietto.
Ma come diavolo faceva a sopportarla Calum?
Finii di passarmi il burro cacao alla fragola sulle labbra, lo infilai nella tasca dei jeans e strattonai la mia mano dalla sua presa.
"Dai che tra pochissimo inizia la lezione di Sarah!" Eslcamò lei battendo le mani.
"Si, si" borbottai solo per farla stare zitta.
Odiavo quando faceva la sovraeccitata, anche se dovevo ammettere che era piuttosto divertente.
"Anche io vorrei mettermelo senza essere giudicato" si avvicinò Luke poggiandomi un braccio attorno alle spalle.
Sorrisi automaticamente, sotto lo sguardo divertito e malizioso della mia amica.
"Che cosa?" Chiesi confusa.
"Il burro cacao" rispose posizionandosi meglio il cappellino con la viseria al contrario.
Non avevo mai capito perchè in classe i professori lasciassero tenere i cappellini agli alunni, insomma non era una mancanza di rispetto o qualcosa del genere?
Vabbè, valle a capire quelle menti contorte.
Ridacchiai appena, per poi posare di nuovo lo sguardo sulla castana.
"Dov'è il tuo ragazzo? " Domandò Luke guardanda, a pochi passi distante da noi.
"Boh, pensavo fosse con te a dire la verita" sussurrò sistemandosi meglio la borsa sulla spalla.
Continuammo a guardarla, mentre lei ci fissava, ma nessuno di noi parlava.
Alzai gli occhi al cielo, facendole segno di andarsene.
"Oh..ah.. okay ho capito, vi lascio da soli" asserì dopo qualche istante di silenzio totale.
Luke rise appena avvolgendomi completamente fra le sue braccia, sovrastandomi parecchio con la sua altezza. Sembravo una bambina in confronto.
Sospirai appoggiando la testa al suo petto, fregandomene altamente di tutte le occhiate che ci lanciavano i studenti che passavano.
"Stai bene piccola?" Chiese accarezzandomi lentamente la schiena.
"Si.." mormorai chiudendo gli occhi.
Inspirai profondamente, beandomi del suo profumo.
Era dolce, ma non dolce come lo zucchero filato, era dolce, fruttato ma allo stesso tempo aveva quella punta davvero forte che lo rendeva mascolino. Anche se avessi voluto non sarei mai riuscita a trovare le parole adeguate per poterlo descrivere.
"Stavo pensando.." alzai la testa per poterlo vedere in viso "potremmo uscire.. no?" Sorrise appena.
"Uscire? Dovremmo organizzarci prima con i ragazzi non credi?" Domandai dubbiosa.
"No, non in quel senso. Qualcosa di improvvisato per starcene un po' da soli.. solo io e te."
Spalancai gli occhi sorpresa, non riuscendo però a non sorridere come una rincretinita.
"Vebbè lascia stare.." mormorò dopo un po', sciogliendo l'abbraccio.
"No!" Lo interruppi rendendomi conto di non aver detto ancora niente. "Mi piacerebbe uscire con te" gli presi la mano, intrecciandola alla mia.
"Davvero?" Chiese alzando lo sguardo.
"Si" sorrisi avvicinandomi di nuovo.
"Allora, facciamo che domani dopo scuola andiamo al parco.. okay?"
"Perchè domani?"
"Abbiamo le prove della band oggi."
Annuii e mi alzai sulle punte per poter posare le mie labbra sulle sue.
"Ragazzi, per favore non si fanno queste cose" si lamentò qualcuno facendoci staccare di scatto.
Sospirai di sollievo quando vidi che era solo quel deficente di Ashton, che aveva cercato di imitare la voce di Gragory il bidello.
"Coglione" gli disse appunto Luke, scatenando la risara del riccio.
"Se proprio dovete, potreste andare nell'aula vuota di biologia" continuò quello assumendo un'espressione divertita.
"Ash che vuoi?" Chiesi notando il fastidio di Luke.
"Ma quante volte ve lo devo ripetere? C'è il mio armadietto qui" sbuffò allargando le braccia.
"Deficente abbiamo lezione con Sarah adesso, non ti serve nulla dall'armadietto."
Ridacchiai, quanti amorevoli nomignoli stavano uscendo.
"Oh" sussurrò Ashton per poi ridacchiare e andarsene correndo.
Scossi la testa divertita, ogni giorno che passava, del pensiero che i miei amici non erano poi così tanto normali, me ne convincevo sempre di più.
"Andiamo va" disse Luke afferrandomi la mano.
Lo seguii e appena davanti alla classe di letteratura, mi stupii nel vedere Sam, Calum e Michael parlare con una testolina rossa.
"Hei!" Urlò Sarah muovendo la mano in un saluto appena ci vide.
"Ciao" Rispose Luke mostrando quel suo sorriso mozza fiato.
"Stavo proprio dicendo ai vostri amici che vi devo dare una notiziona" continuò la rossa facendo scattare gli occhi da me al biondo, ancora attaccato a me. Mi sorrise con una punta di malizia allacciando le braccia al petto, continuando però a tenere stretta la sua enorme borsa.
Non feci in tempo a chiedere di cosa si trattasse, che il suono della campanella ci perforò i timpani.
Mi staccai svogliatamente da Luke e entrai in aula, prendendo il mio solito posto al banco centrale in ultima fila.
E fui veramente felice di vederlo sedersi accanto a me.
Aspettammo qualche istante tutti gli altri alunni, mentre Sarah tirava fuori dalla borsa un sacchettino di carta azzurro, per poi poggiarlo sulla cattedra.
Chissà cosa ci avrebbe fatto fare oggi.
"Allora, prima di cominciare vi voglio comunicare una cosetta" esclamò eccitata rivolgendosi a tutti i ragazzi ormai seduti.
"Ho saputo che con un'altra classe farete questa bellissima gita in Spagna! Ho cercato di cogliere l'opportunità e ho chiesto al vostro preside se fosse un problema se venissi con voi, e ha detto di no!" Battè le mani sorridendo maggiormente.
"Quindi verrai con noi?" Chiese un ragazzo in prima fila.
"Si! Dato che non comprendo una parola di spagnolo sfrutterò la vostra guida. Ma non sarò da sola."
"Ah no?" Domandai curiosa.
"No, verrò con il mio ragazzo Andrew" disse quasi con gli occhi a cuoricino.
"E' carino?" Karen, la tipa davanti a me, interruppe i suoi sogni ad occhi aperti, facendo ridacchiare sopratutto noi ragazze.
"Oh, molto di più" sorrise tirando fuori il cellulare dalla tasca dei jeans, davvero stretti.
Si avvicinò alla mia compagna e gli fece vedere la foto di sfondo, mi allungai sul banco e riuscii a vedere una ragazza dai capelli rossi in bikini e un ragazzo moro a petto nudo.
Beh si, niente male per davvero.
"Carino" mormorai lanciando un'occhiata a Sam poco distante da me, che mi guardava curiosa.
"Ma per favore, io sono molto meglio" sussurrò Luke portando una mano sulla mia coscia.
Oh cavoli, cavolino, cavolaccio.
La fermai subito, cambiando posizione sulla sedia. Non avrei voluto fare la stessa fine come quella volta a cena a casa mia.
Rise appena, giocherellando con quel stramaledetto piercing.
Sbuffai portandomi una mano alla fronte. Ma perchè doveva farmi questo?
Okay, al prossimo corso in comune non lo avrei più lasciato sedersi accanto a me.
"Cosa facciamo oggi?" Domandò Michael attirando l'attenzione di Sarah.
Quella si tirò su dalla posizione in cui era, e ritornò alla cattedra.
"Faremo una cosa diversa" ripose il cellulare nella tasca e ritornò con lo sguardo su di noi.
"Ho avuto una discussione l'altro giorno con un mio amico, si ostivana a dire che noi ragazze siamo molto più deboli rispetto a voi maschi. Per cui, visto che siete la mia classe preferita, ho deciso di abolire questo stereotipo del cazzo...ups scusate" si coprì la bocca con la mano facendoci ridere.
"Per fortuna, il vostro professore non assiste alle lezione" mormorò passandosi una mano fra i capelli. " Quindi faremo un gioco, che non si baserà sulla forza - sappiamo bene che voi maschi siete molto più muscolosi e forti, e ci va benissimo così."
Sorrisi, altro che se aveva ragione.
" Ma dovrete lavorare con la testolina, è un gioco forse infantile, ma sono sciura che le ragazze vi stracceranno" sorrise maliziosa " allora ci state?" Chiese allacciando le braccia al petto, guardando sopratutto i ragazzi.
"E se non volessi giocare?" Domandò un ragazzo ritrovandosi tutti gli sguardi addosso
"Beh, allora sarei costretta a spiegarvi come sono fatti i vostri apparati riproduttori, ma sono sicura che voi già li conosciate bene.."
Qualcuno ridacchiò, facendomi intuire il senso di quella frase.
"Okay, come si gioca?" Ashton cambiò discorso sporgendosi sul banco.
Sarah rise per poi spingere la cattedrà, attaccandola alla parete. " Spostate i banchi, voglio tutti i ragazzi da una parte e le ragazze dall'altra."
"Vedrai che vi batteremo" disse Luke alzandosi, per spostare il proprio banco.
"Oh puoi scordartelo, baby" ribattei calcando sull'ultima parola.
Ridacchiò mandandomi un bacio volante.
Mi alzai a mia volta e mi girai per prendere la sedia e portarla verso il gruppo che si stava formando di sole ragazze.
"Okay, sono tre indovinelli, non troppo difficili. Chi ne avrà indovinati di più vince. Capito?"
Spiegò Sarah, passando avanti e indietro nello spazio lasciato fra i due gruppi.
"Ragazze, sono abbastanza brava in queste cose, non vi preoccupate" disse quella dai capelli neri che avevo fatto cadere dalla sedia, durante la lezioni di matematica.
"Oh, davvero? Credevo fossi brava solo a fare pompini" rispose Sam facendo ridere quacuna di noi. Sorrisi battendole il cinque, amavo questo lato del suo carattere.
"Ha ha simpatica" ribattè quella incrociado le braccia sotto al seno.
Zoccola.
Sarah aspettò che il chiaccherio che si era creato, si fermasse e poi iniziò a leggere da un foglio che teneva in mano.
"C'è una barca ancorata alla baia. Dal lato della barca pende una scaletta di corda.
Uno dei gradini sfiora appena l'acqua, mentre i successivi distano uno dall'altro venti centimetri.
Arriva l'alta marea fino al massimo, che in quella zona è di sessanta centimetri.
Quanti gradini verranno sommersi dall'acqua?" Alzò lo sguardo e sorrise alle nostre espressioni.
Cavoli perchè aveva scelto proprio quell'indovinello? Il mio cervello non era abituato a sforzarsi più di tanto.
Voltai lo sguardo verso il gruppo dei ragazzi e li vidi tutti ammucchiati, scambiarsi le opinioni. Wao, la stavano prendendo seriamente questa sfida.
Mi girai e mi ritrovai la faccia di Sam totalmente persa.
"Io.. io credo che li ricopra tutti no?" Sussurrò Loris per non farsi sentire. Oh, mi ero completamente dimenticata che ci fosse anche lei.
"Non si può semplicemente buttare in acqua questa dannata scaletta?" Urlò Calum spostandosi, per farsi vedere da Sarah.
"Credo proprio di no" ridacchiò quella piegando a metà il foglio. "Vi dico solo che non è così difficile come sembra."
"Ascoltami Jade, tu distraila io vado da lei e le rubo il foglio, leggo la soluzione e ve la vengo a dire" disse Sam socchiudendo gli occhi.
"Ma no idiota. Non si fa così" le lasciai un sberla sul braccio, un po' anche per vendicarmi per quelli che mi aveva dato lei.
"Okay, cerchiamo di ragionarci bene" ci interruppe Karen poggiando le mani sulle tempie.
"Allora se l'ultimo scalino tocca appena l'acqua e gli altri distanziano venti centimetri.. vuol dire che l'acqua entra anche nella barca no? Venti più venti fa quaranta.."
"E' impossibile, sarebbe troppo facile così" fermai il suo ragionamento, cercando di concentrarmi. Se l'alta marea saliva a sessanta centimetri voleva dire che...Ma certo!
"Ho la soluzione" Ulrai più che eccitata.
"No non ce l'hai" piagnucolò Michael lanciandomi un'occhiata.
"Si invece" gli feci la linguaccia "nessun gradino verrà sommerso perchè se si alza la marea la barca si alza con il livello dell'acqua, dato che galleggia."
"Esatto!" Esultò andando subito a segnare una crocetta sulla lavagna, sotto alla parola GIRLS.
"Tutta fortuna" mormorò un ragazzo.
"Tutto cervello, cretino" ribattè Sam alzandosi subito in piedi.
"Calmati scema" sussurrai tirandola per la mano. Quella sospirò sedendosi di nuovo accanto a me.
"Hood la tua ragazza è una tigre."
"Oh.. dovresti vedere allora com'è in altre situazio..."
"Calum!" Esclamai zittendolo. Rise, mentre le guance della mia amica cominciarono a prendere un colore piuttosto roseo. Non riuscii a non sorridere però, quando vidi le facce di Michael, Ashton e Luke ridere sotto ai baffi.
"Okay, sorvoliamo su questa faccenda e andiamo avanti." Ci riprese Sarah, lasciandosi scappare un sorrisino divertito. "Ci sono tre fratelli. A volte sono brutti, mentre altre volte sono belli. Il primo non c'è perché sta uscendo, il secondo non c'è perché sta venendo, c'è solo il terzo che è il più piccolo dei tre, ma quando manca lui nessuno degli altri due c'è.
Chi sono?"
Ma che cazzo di indovinelli erano?
"Uno sta uscendo e l'altro sta venendo? Seriamente?" Domandò Michael scoppiando a ridere.
Lo guardai stranita per qualche secondo, ma quando realizzai il doppio senso che aveva dato alla frase, mi sentii davvero un po' in imbarazzo.
"Pervertiti" disse Loris fecendo sogghignare Sarah.
"Oh Dio" sospirò Sam passandosi una mano sul viso.
"Ma in che cavolo di lezione sono capitata?" la seguì Karen buttandosi contro lo schienale della sedia.
Solo Chanel rise sguainatamente, accavallando le gambe, tanto per far vedere ancora più pelle di quanto non sia già in mostra per via della gonna da cheerleader.
Ma un po' di rispetto per se stessa non ce l'aveva?
Mi fece anche un po' pena, dato che nessuno dei maschi la considerò.
Sentii una leggera vibrazione alla gamba destra, e capii che mi fosse arrivato un messaggio. Mi spinsi leggermente dietro alle ragazze per tirare il cellulare fuori dalla tasca, era pur sempre una lezione scolastica.
Sbloccai lo schermo del telefono e aprii i messaggi.
Da SuperfigoLuke
Guardami.
Mi voltai subito e lo vidi sorridere prima di mimarmi un "vuoi venire anche tu?" accompagnato da un morso al labbro inferiore e un'espressione maledettamente sexy.
Oh porca paletta.
Distolsi immediatamente lo sguardo, prima di saltargli letteralmente addosso.
Presi un lungo respiro e ritornai con la sedia più in avanti, dando appositamente le spalle al gruppo dei ragazzi.
"Io ho capito chi sono" intervenne Ashton " i tre porcellini" continuò con una delle sue solite risatine.
Risi appena, portando le ginocchia al petto.
"Ritenta sarai più fortunato" gli rispose la rossa.
"I tre nipoti di paperino" provò di nuovo.
Quella scosse la testa più che divertita.
"Le Destiny's Child."
"Si e io sono Beyoncè, ma sei coglione?" Lo riprese Calum "Ce l'ho io la risposta giusta".
"Illuminaci" Sarah aprì le braccia per poi riportarle lungo i fianchi.
"Il passato, il presente e il futuro" sorrise vittorioso.
"Corretto" rispose lei andando a segnare alla lavagna una x sotto BOYS.
"Ragazze, non deludetemi questo è l'ultimo indovinello."
Annuimmo un po' incerte, non erano poi così difficili, ci voleva solo molta logica.
"Questo è una cagata assurda, se nessuno di voi riesce ad indovinarlo vi considerò delle schiappe a vita" ci guardò per poi abbasare lo sguardo sul foglio e leggerne il contenuto.
"E' tuo ma viene usato quasi sempre dagli altri."
"Io so cos'è" esclamò subito quella zoccoletta, alzando e abbassando le sopracciglia.
Mi sbattei una mano sulla fronte, non riuscivo nemmeno a credere che fosse arrivata fino alla quarta superiore.
"No non lo sai" la ammonì subito Sarah, facendomi ridacchiare.
Stava iniziando a piacermi seriamente quella ragazza.
"Non è una cosa perveritita ragazzi, non tutte le cose hanno un doppio senso" rise appoggiandosi alla cattedra.
"Una cosa che è tua ma viene usata quasi sempre dagli altri.." ripetè Sam sedendosi meglio sulla sedia.
"Le gomme da masticare? Insomma aprii il pacchetto per prendertene una e di solito te lo chiedono tutti e non ne rimane mai nessuna per te" mormorò Loris.
Sorrisi divertita, aveva ragione.
"Non non è quello insomma..non credo" disse Karen tirando un'occhiata alle mie spalle.
"Secondo voi, loro lo avranno capito?"
Mi voltai per un secondo a vedere cosa stessero facendo, ed erano tutti in cerchio abbracciati a mo' di squadra di qualsiasi sport prima di inizare una partita.
Un po' invidiavo i maschi, cioè riuscivano a stringere amicizia fra loro in pochissimo tempo e non si facevano mille problemi come noi ragazze.
"Diana let me be the one to light a fire inside those eyes, you've been lonely.."
"Carina, di chi è?" Chiesi a Sam sentendola canticchiare una canzoncina.
"Oh, è dei One direction, si chiama Diana.. te la faccio sentire dopo è molto bella" sorrise portandosi una ciocca di capelli dietro all'orecchio.
"Diana? Come la principessa che è morta."
"Si si.."
" E' un bel nome no? Non è molto comune."
"Già.." si bloccò di colpo guardandomi ad occhi sgranati "Jade cazzo, sei un genio" urlò scoccandomi un bacio sulla guancia.
La osservai confusa, non avevo detto nulla.
"Ce l'ho, ce l'ho!" Esclamò " E' il nome non è vero? Il nome è tuo ma sono gli altri che lo usano per chiamarti" sorrise a trecento denti.
Sarah cacciò un piccolo urletto avvicinandosi per darci un mega abbraccio.
Aveva indovinato? Avevamo vinto?
Mi alzai velocemente unendomi a tutte le altre.
"Lo sapevo, noi ragazze siamo più intelligenti" disse voltandosi verso i ragazzi, facendogli la linguaccia.
"Cosa? Ma no, non vale" si lamentò uno mettendosi a braccia conserte.
Mi avvicinai velocemente a Luke e sorridente gli puntai un dito al petto.
"Buhu, ti ho stracciato" gli rinfacciai facedolo ridere.
"E' stata solo fortuna" ribattè afferrandomi la mano.
"Si si, dicono tutti così."
"Ragazze? Venite qui che vi do i vostri premi" Ci richiamò Sarah.
"Premi? Che cosa sono?" Chiese Ashton avvicinandosi.
Mi avvicinai a mia volta e la vidi prendere in mano il sacchettino che aveva posato sulla cattedra all'inizio della lezione.
"Spero vi piaccia la ciliegia" disse prima di distribuire a ciascuna ragazza dei chupa chupa.
"Sono quelli dove lo zucchero ti scoppietta in bocca?" Domandò Chanel esaminando l'oggetto.
"No sono dei semplici lecca lecca."
"Fatti scoppiare qualcos'altro in bocca" mormorò uno dei ragazzi, facendomi ridere di gusto.
Questa era bella dai.
Cercai di strappare la carta che avvolgeva la caramella, ma niente. Ancora dopo diciotto anni di vita non sapevo aprirne uno.
"Dammi qui, te lo apro io" disse Luke strappandomelo dalle mani.
Mi stupii davvero tanto nel vederlo aprire in pochissimi secondi, ma prima di darmelo se lo mise in bocca.
"Hei è mio quello!" Esclamai offesa "dammelo."
Eh che cavolo, l'avevo vinto io non lui.
"Che cosa vuoi Jade?" Chiese divertito Calum vedendomi rincorrere Luke.
"Il lecca lecca cosa se no?" Risposi ovvia continuando a seguire quel deficente.
Mi fermai appena vidi il moro ridere insieme agli altri suoi amici.
Oh Dio, sbuffai strofinandomi la mano sul viso. Okay, ne avevo fin troppo di doppi sensi.
"E dai biondo" urlai riuscendo finlamente ad acchiapparlo per il polso.
Si voltò e mi bloccai all'istante. Luke Hemmings era già di per se un assalto al mio autocontrollo, ma Luke Hemmings con un dannato chupa chupa in bocca non era affatto d'aiuto alla stabilità mentale di una ragazza con gli ormoni a palla.
"Okay tieni" disse semplicemente ridandomi il dolcetto.
Maledizione, ma perchè era così bello?
Smisi di fissarlo e afferrai il lecca lecca senza esitazione portandolo alla bocca, e subito il sapore della ciliegia si espanse sulle mie papille gustative.
Mi guardò scrutandomi attentamente, con uno strano luccichio negli occhi. Mi voltai velocemente, sentendomi uno strana sensazione alla bocca dello stomaco.
Andai verso il mio banco per riprendere la mia borsa e vidi Michael camminare velocemente verso la porta, nonostante mancasse ancora qualche minuto alla fine della lezione.
"Hei dove vai?" Esclamai attirando la sua attenzione.
"A fare una cosa importante" sorrise, uscendo dalla porta per poi mettersi a correre.
Diedi un'occhiata a Sarah, intenta a messaggiare con qualcuno non dando la minima attenzione ai ragazzi in giro per la classe.
Avere lei come professoressa sarebbe veramente una figata pazzesca.
Misi in spalla la borsa e mi avvicinai a Sam, la presi per mano e le feci segno di uscire dalla classe.
Non esitò neanche un'istante, e dopo aver recuperato il suo zaino, ci avvicinammo alla porta.
Diedi un'altra veloce occhiata dietro di me e feci in tempo a vedere Luke a braccia conserte guardarmi con un sopracciglio leggermente inarcato.
Tolsi il lecca lecca dalla bocca e gli feci un occhiolino -uscito bene per la prima volta- lanciandogli anche bacio volante.
La castana al mio fianco rise e mi strattonò per un braccio, portandomi fuori dall'aula. Ci nascondemmo dietro alla rampa delle scale, tanto per non essere scoperte da qualche professore.
"Non lo so.. i maschi sono strani" mormorò sedendosi a terra.
"In che senso?"
"Tra di loro si comportano in modo e poi davanti a noi ragazze in un'altro."
"Che ti devo dire..è nella loro natura. Pure noi siamo così, non te ne sai mai accorta?" Domandai guardandola un po' divertita.
"No" asserì facendomi ridere.
"Sai, oltre a Calum come fidanzato, ho sempre sognato di stare insieme a Jesse McCartney" si voltò sorridendo calorosamente.
"Io invece con Duncan James, anche se adesso avrebbe intorno ai trentasette anni.." ammissi sedendomi accanto a lei.
"E' quello dei Blue vero?"
Annuii facendola sorridere.
"Andavo pazza per quella band" rise estraendo il cellulare dalla tasca.
"Ti devo far vedere una cosa" entrò nella galleria e cercò una foto tra le mille che aveva.
"Certo che sei una fissata con le foto" mormorai guardandola scorrere il dito sullo schermo.
"Guarda" disse non badando al mio commento. Girò il telefono per farmi vedere lo schermo e rimasi sorpresa quando vidi me e Luke. Era stata scattata il giorno della sfilata, dato che indossavo il vestito bianco e Luke il completo nero. Mi abbracciava da dietro, e io grazie ai tacchi alti, non sembravo poi così bassa. Molto probabilmente l'aveva fatta quando stavo cercando di convincere Ashton a muovere il culo e andare da Kelsey.
"E' da Tumblr questa foto" rise rimettendo a posto il cellulare.
"E' bellissima" sorrisi sincera.
"Voi lo siete" disse alzandosi in piedi, sentendo la campanella suonare.
Mi tese la mano aiutandomi ad alzarmi.
"Vamossss" allungò la esse sembrando quasi un serpente.
"Se c'è una cosa che dobbiamo fare quando andremo in Spagna, di sicuro è migliorare il nostro accento" o almeno era quello che avrei cercato di fare.
"Bu" qualcuno ci saltò sulle spalle, rischiando quasi di farci cadere.
"No ma sei scema?!" Urlò Sam girandosi per poter vedere in viso quella cretina di Kelsey.
Ora capivo perchè lei e Ashton stavano così bene insieme.
"Cosa state mangiando?" Chiese invece lei scrutando gli stecchetti bianchi ancora nelle nostre bocche.
"Lecca lecca, abbiamo fatto una spece di sfida con Sarah in classe e questo è quello che abbiamo vinto" spiegai alzando le spalle.
"Anche io ne voglio uno" tirò il labbro inferiore in fuori, facendo un'espressione davvero tenera.
"Te lo compro mentre andiamo a casa" disse Ashton intrufolandosi nel gruppo, abbracciandola da dietro.
Per poco non mi si sciolse il cuore, erano tenerissimi.
"Awww" si lasciò scappare Sam.
Sentimmo diverse ulra che ci fecero voltare di colpo, e in lontananza riuscii a vedere Michael correre come un matto.
"Ma che gli prende?" Domandò Kelsey guardandolo stranito.
Si fermò in tempo, giusto per non farci schiantare a terra tutti quanti.
"Chi è più brava a muovere i fianchi di voi?" Chiese senza fiato tenendosi la mano sul cuore.
Eh?
Mi voltai appena in tempo per vedere le mie due amiche fare un passo indietro.
"Oh andiamo" mi lamentai lanciadogli delle occhiatacce.
"Sai ballare?" Chiese il tizio dai capelli rossi fuoco prendendomi per le spalle.
"Cosa? No non ne sono capace" risposi abbastanza spaventata.
"Tra di noi sei quella che sembra meno rincoglionita però" disse Sam ricevendo un'altra occhiata infuocata.
"Ma che ti prende amico?"
Cercai di togliere le sue mani dalle spalle, dato che stavano cominciando a pesarmi.
"Allora, sono uscito prima solo per andare ad aspettare Jasmine fuori dalla classe di economia, allora ho preso coraggio e appena l'ho vista le ho chiesto di uscire e io le ho detto 'hei ciao, allora quella uscita è sempre valida?' e lei ha sorriso e ha detto 'certo, se vuoi domani sera in un locale qui vicino ci sarà una serata latino americana. Ti va l'idea?' e io ovviamente ho detto di si. Ma sono nella merda perchè io non ho assolutamente nessuna idea di come si balla in queste occasioni!"
Ma come cazzo parlava veloce?
"Okay, Mike ora calmati e fai ul lungo respiro" dissi prendogli le mani.
"Devo assolutamente imparare a ballare oppure devo trovare un'altra soluzione."
"Perchè non le hai semplicemente detto che non sai ballare?" Domandò Sam avvicinadosi.
"Non lo so cazzo! Ho risposto senza neanche pensarci" esclamò portandosi le mani nei capelli.
Ero capace di muovere i fianchi, giusto per non sembrare una che non ha neanche la spina dorsale, ma di certo non sapavo ballare come facevano i latino americani.
Era Kelsey quella spagnola, mica io.
Lo guardai di nuovo, e mi sentii davvero male nel vederlo così spaventanto e quasi.. deluso.
"Okay ti aiuterò" farfugliai guardandolo alzare di scatto il viso.
"Davvero?!"
"Non ti assicuro niente, ma posso provar.." non finii la frase che mi ritrovai in maniera fin troppo stretta fra le sue braccia.
"Così non respiro" sussurrai, non riuscendo però a trattenere una risatina.
"Grazie Jade! Sei la migliore giuro!" disse stringendomi ancor di più.
"Ci vediamo questo pomeriggio alle quattro a casa mia okay?" Chiese allontanandosi di poco.
Annuii facendolo sorridere ancora di più.
Dio, erano tutti matti.
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Sexual education
Fanfictioncosa può accadere se nella classe di letteratura del signor Smith arriva Sarah che insegnerà agli alunni uno strano modo di fare educazione sessuale? Ormoni impazziti, strani esperimenti, tanti ragazzi e tante risate. Leggete per scoprirlo! allora...