13. can i touch your boobs?

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Mi rigirai nel letto forse per la quinta volta.
Ero scomoda e non per via del materasso o per Mike accanto a me. Era girato di schiena per cui non lo vedevo in viso, ma dal respiro non troppo pesante, intuivo che fosse ancora sveglio.
Presi il telefono da sotto il cuscino per guardare l'ora e non mi stupii affatto quando realizzai che fossero le due.
Sbuffai e mi rigirai un'altra volta.
Sentii una piccola risata da parte sua e automaticamente mi voltai.
"Cosa succede Jade?" Sussurrò piano "ti infastidisce la mia presenza?" Si girò lasciandomi incontrare i suoi occhi chiari.
"No!" Esclamai allarmata "non è per te giuro, è solo che non riesco a dormire con i vestiti addosso" spiegai abbassando il tono della voce.
Era un vizio ereditato da mia madre e non c'erano modi per liberarmene, avevo provato più volte a dormire con il pigiama e il risultato finale era risvegliarmi in biancheria.
"Allora togliti la maglietta" disse tranquillo.
"Sicuro? Non ti da fastidio?" Domandai dubbiosa.
Ridacchiò un'altra volta facendomi sorridere.
"Per me potresti dormire anche nuda, ma non incolparmi se poi ti salto addosso."
Risi, ringraziandolo silenziosamente e mi alzai solamente con il busto.
"Chiudi gli occhi" gli ordinai prima di togliermi la maglietta di Seth, ovvero il fratello di Sam.
Non era mai a casa perchè alloggiava nel campus del college che frequentava.
Seth era un bel ragazzo - si, la bellezza era una cosa di famiglia - e assomigliava molto a sua sorella.
I capelli castano chiaro, gli occhi verdi e soprattutto l'altezza.
Non avevo un grande rapporto di amicizia con lui, semplicemente perchè era più grande di tre anni, e a nessun adolescente piaceva giocare con le amiche della sorella minore. Ma dopotutto era un bravo ragazzo, almeno questo era il mio parere dopo poco tempo passato insieme.
Mi sdraiai di nuovo e subito dopo mi coprii con il lenzuolo.
Sospirai dal sollievo, molto meglio così.
"Okay, puoi aprirli ora" sussurrai.
Il suo viso veniva illuminato appena dalla luce fioca dell' abatjour, il che lo rendeva ancora più tenero.
Mi dispiaceva così tanto per lui, Mike era davvero un bravo ragazzo, si meritava qualcuno che gli fosse accanto per farlo ridere, per coccolarlo, per renderlo ancora più felice, per amarlo.
Certo con lui c'erano sempre i ragazzi, ma non era la stessa cosa.
L'amore è una cosa completamente diversa.
Lo sentii mugugnare senza aprire gli occhi e capii che si stava addormentando. Sorrisi e mi strinsi maggiormente nel lenzuolo, per poi rigirarmi.
Non faceva freddo, ma avevo questa strana abitudine di coprirmi sia in inverno, sia in estate.
Dopo circa venti minuti, cullata dai miei pensieri sentii il bisogno di chiudere le palpebre pesanti. Non appena lo feci sentii un botto dietro di me.
Aprii di scatto gli occhi e mi voltai velocemente, Michael non era più accanto a me e quando mi sporsi di poco fuori dal letto, lo trovai disteso sul pavimento.
Mi alzai immediatamente e appena gli fui accanto, non riuscii a non ridere. Mi coprii la bocca con la mano, ma ancora non riuscivo a cessare le risate.
Doveva avere proprio un sonno pesante, visto che stava ancora dormendo tranquillamente.
Feci dei respiri per cercare di calmarmi e quando mi tranquillizzai, scoppiai nuovamente a ridere.
La porta della stanza si spalancò, mostrandomi un Luke assonnato coperto solo dai miseri boxer.
Oh, cazzo.
"Ma che è successo? Ho sentito un rum.." Si sfregò la mano sugli occhi, ma si fermò appena mi guardò meglio.
Mi guardai a mia volta e ricordai di essere in intimo e anche se i miei capelli mi fecero un po' da tenda, si vedeva praticamente tutto.
Alzò il sopracciglio facendo scattare gli occhi da me a Mike, ci mancava solo che si facesse venire qualche stupida idea in testa.
"Non è come pensi, stava dormendo ed è caduto" spiegai velocemente.
"Ma sei nuda" disse ovvio, facendomi alzare gli occhi al cielo.
"Dettagli."
"Aiutami ad alzarlo" continuai accucciandomi su Mike.
Senza dire niente si avvicinò e prendendolo per il busto, mentre io sorreggevo le gambe, riuscimmo a rimetterlo nel letto. Mugugnò qualcosa e strinse il cuscino continuando a dormire.
"Incredibile" scossi la testa ridacchiando.
Mi voltai, trovando Luke intento a squadrarmi dalla testa ai piedi.
Inumidii le labbra sentendole stranamente secche e lo guardai a mia volta.
Dio, com'era sexy.
"Ti ha vista anche lui così?" Domandò con voce roca e dura.
Era.. geloso?
"No, avevo la maglietta prima" risposi non riuscendo a staccare gli occhi dal suo, fottutamente attraente, corpo.
"E perchè te la sei tolta?" Chiese accarezzandomi un fianco.
Iniziai a sentirmi più accaldata, mentre nella mia testolina vidi il mio autocontrollo salutarmi con la manina.
"Perchè non..non riesco a dormire con i vestiti" deglutii indietreggiando.
"Potevi chiamarmi, così ti spogliavo io" sorrise malizioso afferrandomi con decisione i fianchi.
"Magari la prossima volta."
Portai la mano sul suo petto per allontanarlo ma fu un gesto molto, molto sbagliato.
Alzai lo sguardo e incontrai i suoi occhi profondi decorati da uno strano luccichio, spostò la mia mano portandola dietro alla sua schiena e annullò la distanza fra i nostri corpi.
Gemetti appena, nel sentire la sua pelle nuda a contatto con la mia, era da manicomio.
"O magari.." sussurrò sfiorando appena la base della mia schiena.
"Potrei farlo.." salì seguendo la linea della spina dorsale.
"Anche adesso." Il rumore del gancetto del reggiseno, che veniva aperto mi fece rabbrividire.
Dio, questo ragazzo prima o poi mi avrebbe fatto impazzire.
"Luke.. sta fermo.. non possiamo" lo fermai portando la mano sulla sua spalla.
"Perchè no?" Sussurrò facendo scendere una delle spalline.
Automaticamente portai una mano sul seno per tenere il reggiseno fermo, non potevamo fare cose.. sconce davanti ad un suo amico.
"Perchè c'è Michael" risposi ovvia.
"E allora?" Domandò di nuovo.
Cercai di tenere a bada il mio lato perverso - che avrebbe voluto continuare con piacere quello che stavamo facendo- e con gran difficoltà mi allontanai, portando la spallina al suo posto. Richiusi con un po' di fatica il gancetto e spinsi Luke verso l'uscita.
Sbuffò, visibilmente frustato e un secondo prima di chiudere la porta mi fermò con una mano.
Lo guardai non capendo cosa volesse ancora.
"Prima di andarmene... posso toccarti le tette?" Domandò stampandosi un sorriso furbo sul viso.
"No, idiota!" Esclamai non riuscendo a trattenere una risata.
Gli chiusi la porta in faccia e mi appoggiai contro ad essa.
Sospirai mettendomi una mano fra i capelli.
Ma perchè mi piaceva un cretino del genere?

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