19.

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Percy p.o.v.
Sto camminando con la mia gemella dopo aver salutato papá, mi accorgo di quanto siamo simili, nella camminata e nello sguardo, nei lineamenti, nell'essere noi.
Alexandra:"vuoi dirlo a Will?"
Io:"penso che anche a lui sia accaduto quello che è accaduto a noi, dovremmo andare in infermeria da lui" e così facciamo, ci guardiamo negli occhi e iniziamo a correre per vedere chi arriva prima.
Una volta arrivati e reclamando entrambi la vittoria scoppiamo a ridere ed entriamo. Will ci guarda entrare mentre sta fasciando il braccio di Clarisse. Potresti fare tu? Chiede ad un ragazzo, credo sia Apollo con un altro aspetto.
Si alza e ci corre incontro e così facciamo anche noi, poi scoppiamo a ridere.
Will:"mi siete mancati fratelli"
Alexandra:"a me è mancato questo"
Io:"a me è mancata la nostra complicitá" diciamo tranquilli. Tutti ci guardano straniti, ma a noi non importa, siamo di nuovo insieme, e stavolta neanche Tartaro potrá dividerci.
Usciamo dall'infermeria tra risate e ricordi, tutti ci guardano come se avessimo preso troppe medicine.
Alexandra:"vi dispiace se mi fermo un attimo?"  Chiede davanti alla cabina tredici
Io:"va bene, ma non metterci troppo"
Will:"attenta, lui è ancora a letto' e fa un sorriso malizioso.
Alexandra:"scemo" ride e ci dà un bacio sulla guancia.
Entra.
Alexandra p.o.v.
Entro e vedo un Nico addormentato, mi avvicino al suo orecchio e urlo
Io:"SVEGLIOOOO, È SUCCESSA UNA COSA!!!!"
Si sveglia di soprassalto guardandomi terrorizzato.
Nico:"Che succede?!"
Io:"ho scoperto una cosa che ti devo dire subito, e per di più sono le tredici"
Nico si alza e si infila una maglietta.
Nico:"dimmi"
Io:"hai presente che sono sorella divina di percy e mortale e un po' di più con Will?"
Nico:"sì" dice timoroso.
Io:"bene, io e Percy siamo fratelli gemelli in tutti i sensi tranne quella cosetta di Apollo e Will è nostro fratello più grande, quindi sono sorella allo stesso modo di tutti e due." Nico mi guarda mentre riflette, dopo aver assimilato la notizia scoppia a ridere.
Nico:"scusa, è solo che ora capisco"
Io:"cosa?"
Nico:"cosa avessi tu più di loro"
Io:"cosa?" Chiedo un po' timorosa della risposta.
Nico:"tu sei solare come una figlia di Apollo, preparata come una figlia di Poseidone, sensibile come una figlia di Apollo e sicura come una figlia di Poseidone, tu sei tutti e due, no. Tu sei meglio, perchè solo tu riesci a fare stare bene una persona con uno sguardo, e solo tu mi hai rubato completamente il cuore" dice. Non so cosa dire, allora applico la regola: un gesto vale più di mille parole. Lo bacio di getto, lui ricambia rendendo più focoso quel bacio. Ci sediamo sul letto quando qualcuno bussa. Ci stacchiamo mentre la porta si apre.
Percy:"ho interrotto qualcosa?"
Nico:"tranquillo Jackson, arrivi sempre nei momenti meno opportuni. Aspetta... Solace, devo chiamarti Solace ora."
Io:"tranquillo Percy, cosa vuoi?"
Percy:" solo dirti che Chirone ti aspetta qui fuori, voleva entrare lui ma l'ho convinto a fare entrare prima  me.

La figlia di PoseidoneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora