La figlia di Poseidone

18.

Alexandra p.o.v.
Mi sveglio alle 5.30 con Nico che dorme ancora. Prende le mie cose e vado alla casa 3 per cambiarmi e mettermi l'abbigliamento da guerra.
Percy:"buongiorno, dove hai dormito?" Mi chiese sapendo giá la risposta.
Io:" andiamo all'arena o no?"
Percy:"da quando magliette nere?" Lo guardo male.
Io:" da quando tante domande?"
Percy:"da quando hai un ragazzo a cui non vado a genio"
Io:"che hai combinato?" Lui stacca lo sguardo dal mio
Percy:"andiamo ad allenarci o no?"
Io:" rispondi!"
Percy:" mi incolpa della morte della sorella e non voglio che ti accada qualcosa" lo guardo truce, ma vedo la tristezza nei suoi occhi. Lo abbraccio.
Io:" andiamo ad allenarci fratellino"
Percy:"fratellino?! Scusa quanti anni hai?"
Io:"tu?"
Percy:"18"
Io:"18"
Percy:"compleanno?"
Noi:"18 agosto" ci squadriamo.
Io:"ma abbiamo due madri diverse, mia madre è Naomi Solace, e la tua Sally Jackson."
Percy:"curioso..." E si sfrega il mento.
A quel punto cala il silenzio e ci dirigiamo verso l'arena passando per la spiaggia. E... Sorpresa sorpresa... Poseidone!!! Con la sua maglietta a cachi e i pantaloni corti da pescatore.
Noi:"Papá?!"
Poseidone:"buongiorno figli miei... Credo di dover rispondere ad alcune domande"
Io:"credi? O non sai nemmeno cosa sta per succedere!" Percy mi guarda incuriosito domandandosi come mai non fossi giá un mucchietto di cenere.
Io:" sai Percy... Dopo essere stata con Tartaro gli Dei hanno ritenuto opportuno tenermi sull'Olimpo tutti i weekend" mi interrompo guardando mio padre. Continuo.
Io:" ho legato con tutti, soprattutto Apollo e Artemide, ma l'unico Dio che mi ha rivolto due parole in croce è stato nostro Padre" guardo Percy che è rimasto senza parole, sposto lo sguardo su Poseidone, fa per parlare ma lo precedo.
Io:"gli dei non possono avere contatti con i figli, così forse riusciva a dormire la notte questo Dio scorbutici che fatico a chiamare Padre"
Poseidone:"se posso, io non potrei avere contatti con voi, e poi dovrei dire che voi siete gemelli. Gemelli mortali e non, tranne per la cosuccia di Apollo che ti rende sorella allo stesso modo di Percy e Will." Si interrompe ed io e Percy ci guardiamo come se lo sapessimo giá.
Poseidone:"infatti Percy è fratello anche di Will... Siete figli di Naomi." Percy lo guarda sgomento.
Poseidone:" vi abbiamo dovuto dividere perchè siete troppo potenti insieme e non volevamo che voi foste in pericolo" no, ma seriamente? Dice Percy rendendosi conto di non averlo solo pensato.
Poseidone:"cosa vorresti dire?"
Percy:"lei è stata rapita da Tartaro e tu dici che ci hai diviso per proteggerci? Non ho mai conosciuto mia madre e tu dici che lo hai fatto per proteggerci? Potevamo essere uniti e tu ci hai diviso, potevamo essere una cosa sola e tu ci hai divisi, potevamo essere gemelli ma tu ci hai reso soli, con un vuoto dentro che non ci faceva capire cosa fosse, tu ci hai reso vulnerabili e soli anche in un gruppo"
Poseidone:"modera il linguaggio, volevo solo farvi un dono" vedo delle goccioline avvolgerci, una luce dorata che ci fa volare e riappoggiare al terreno delicatamente.
Io:"cosa è successo?"
Poseidone:"ora voi ricorderete" una valanga di ricordi mi opprimero come se fossero sempre stati lì. Io e Percy che soffiano sulle candeline di una torta blu con accanto Will che rideva, noi tre che giocavamo a pallone, che litigavamo, che confabuliamo, che ci separiamo, loro due soli, io sola, e poi ricordi finti. Poseidone ci aveva cancellato la memoria. Noi eravamo insieme fino ad un anno e mezzo. Poi sono stata rapita lasciandoli da soli, senza protezione. Guardai Percy con gli occhi lucidi.
Percy:"m-mi s-sei mancata" e mi abbraccia, un abbraccio fraterno che faceva capire tutto il bene che ci volevamo, con quell'abbraccio capimmo le emozioni dell'altro, con quell'abbraccio ci accorgiamo di quanto siamo complici con un solo sguardo, capendo la veritá o le bugie, capendo se dovevamo supportarci o combattere da soli le nostre battaglie, capivamo di essere uniti da un legame più forte di due fratelli, noi eravamo una cosa sola.