43.

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Percy p.o.v.
Sento qualche frammento della discussione tra Leo e Alexandra. Avevo minacciato Nico che se l'avesse fatta soffrire lo avrei menato, ma non l'ho fatto con Leo dato che non pensavo che lui l'avrebbe fatta soffrire. Ma lo ha fatto, anzi lo sta facendo. Alexandra gli tira un pugno ben piazzato e se ne va scazzata, arrabbiata e triste, molto triste. Arriva difronte a me con le lacrime agli occhi.
Alexandra:"nessuno deve entrare, impediscono, prommetilo"
Io:"lo prometto" sono confuso, lei annuisce, mi guarda poi... Crolla a terra. La prendo al volo e la faccio sdraiare.
Ca**o.
Nico:"Xandra, Xandra, svegliati, perfavore svegliati" anche lui si sta spezzando.
Una rabbia incontrollata mi pervade.
Guardo Leo poco distante da noi, mi fiondo da lui sbattendolo a terra.
Io:"COSA LE HAI FATTO?!" Sono veramente infuriato.
Leo:"io... Non lo so. Ho cercato di convincerla a farmi andare e siamo finiti insultandoci... Pesantemente"
Io:"COSA?!" Ha insultato la mia sorellina, nessuno può farlo, compreso io.
Io:"TI RENDI CONTO DI QUELLO CHE HAI FATTO?!" Ho capito. Io e Alexandra abbiamo lo stesso punto debole, lo stesso difetto fatale, lo stesso legame.
Leo:"no! E non mi importa, lei può fare come vuole ma noi no perchè altrimenti lei ci sta male? Tu non sai come mi sento, come sia difficile averla come migliore amica, lei è la mia roccia, senza di lei sarei perso. Sono io solamente grazie a lei! Non... Non sarei ne buono, ne simpatico, ne allego, ne io, senza di lei. Ma lei ha scelto Nico. Ha scelto Nico e te e Will. Lei non si è unita alle cacciatrici per voi, non per me!" Sbotta.
Io:"IL SUO PUNTO DEBOLE È IL CUORE, È IL CUORE E TU LO HAI COLPITO! ABBIAMO PENSATO LE STESSE COSE QUANDO ERAVAMO NELLO STIGE, ANCHE SE NON L'HO CAPITO SUBITO. LEI HA PENSATO A TE! A TE, ME NICO E WILL. QUINDI ANCHE A TE. E TU SEI STATO UN CR***NO CON LEI!" Finalmente ha capito quello che sto dicendo. Si rabbuia
Leo:"io non l'ho uccisa, vero?" Mi chiede terrorizzato e spaventato, ma soprattutto dispiaciuto.
Io:"prega gli dei di non averlo fatto, altrimenti io ucciderò te" mi alzo e gli porgo la mano per farlo alzare. Lui l'afferra e ci fiondiamo da Alexandra, ancora svenuta.
Come Nico ci vede si avvicina a noi, o meglio, a Leo e gli tira in pugno sulla guancia, molto forte e inaspettato, pieno di rabbia e preoccupazione.
Nico:"se tu ragionassi ogni tanto lei non sarebbe così!" Dice tra i denti, si sta contenendo, e si capisce dal fatto che non ci siano scheletri nei paraggi.
Leo sta per tirare un pugno a Nico ma due catene d'acqua lo bloccano, e altrettanto fanno con Nico.
Alexandra:"adesso mi diverto"
Fa abbracciare Nico e Leo, anche se stanno cercando di menarsi non possono. Poi li fa ballare e fa loro delle treccine.
Nico:"ti prego basta!"
Alexandra:"qual'è la parolina magica?"
Leo:"scusa Nico"
Nico:"scusa Leo" io e Annabeth stiamo morendo dal ridere.
Alexandra:"voi due cosa ridete" dice mentre libera Nico e Leo.
Le catene d'acqua prendono me e Annabeth facendoci il solletico.
Io:"no....ahahah.....ti prego..ahaha...scusatescusate." le catene si fermano.
Alexandra:"bene, ora che avete capito la lezione ho finito il robottino da mandare in escursione" dice con un sorriso da orecchio a orecchio.
Io:"pensi di potertela cavare così? Mi hai fatto morire di paura!" Mi avvicino a lei e insieme agli altri iniziamo a farle il solletico, finchè un mostriciattolo d'acqua non mi ha bussato alla spalla.
Io:"ah!" Lancio un urlo molto mascolino, sì proprio mascolino.
Mostriciattolo:"aguaguagua"
Alexandra:"ciao Goccia, come stai?"
Mostriciattolo che è Goccia:"aguaguaguaa"
Alexandra:"capisco, anche noi abbiamo avuto qualche problema"
Nico:"che cos'è?"
Alexandra:"hai presente che tu invochi scheletri? Bene, io invoco lui"
Io:"perchè tutti i poteri fighi ce li hai tu?"
Alexandra:"perchè nei gemelli ce ne è sempre uno che viene meglio dell'altro" tutti scoppiamo a ridere.
Alexandra:"allora, vediamo un po' come funziona il nostro amico robotico?"
Tutti:"sì"

La figlia di PoseidoneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora