First Day

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Ciao, mi chiamo Dalyla ed ho 19 anni.
Sono una ragazza che ama leggere e scrivere e devo dire che non ho un vero e proprio sogno nel cassetto, ma cerco di vivere la vita al meglio, giorno per giorno, sono sicura che un giorno la vita deciderà per me, il futuro e la strada da intraprendere.
Non ho fretta.

Sono una ragazza molto solare, amo ridere, scherzare e rendere le persone felici, è una cosa che amo fare da quando sono piccola.

Gli amici sono la cosa più preziosa che ho e nessuno deve toccarli, per nessuna ragione al mondo.

Sono gelosissima dei miei amici, come se fossero miei gioielli personali, do a loro la vita.

Nonostante, molte volte, abbia subito delusioni da parte di persone che reputavo importanti nella mia vita, sia per quanto riguarda le amicizie, sia per i miei ex, non ho mai permesso a nessuno di loro di togliermi il sorriso e permetto a tutti di entrare nella mia vita. Perché non ho mai permesso a nessuno di loro di cambiarmi.

Ragazzi, il motto della vita è essere sempre se stessi, vedrete che troverete qualcuno che saprà apprezzarvi per quello che siete, nonostante i vostri difetti e stranezze.
Perché diciamocela tutta, nessuno è perfetto. Anche la ragazza che viene definita "la più bella del mondo", alla fine non è poi la più bella, ed ha sempre e comunque un difetto, e se non ne ha, la società lo inventerà pur di renderla vulnerabile.
E il vero segreto è essere invulnerabili.

Ma ora che vi ho annoiati con la mia storia veniamo a noi.
Sto per raccontarvi il giorno che mi ha radicalmente cambiato la vita.

Era il primo giorno dell'ultimo anno di college, e nonostante io sia una persona che stringe amicizia più o meno facilmente, è sempre una brutta botta iniziare un nuovo anno con nuove persone, sperando di non trovare le solite galline o i soliti bulletti pronti a romperti le palle.

Ogni anno spero che le loro piccole menti maturino, ma è tutto tempo sprecato, mi chiedo se nel loro cervello ci sia almeno una briciola di materia grigia, oppure le radiazioni dei cellulari gli hanno risucchiato anche quella.

Vi ho già detto che ero felicemente fidanzata?
No?
Al tempo ero fidanzata da quasi 6 mesi con William Stage.
No, non era il più figo della scuola, né niente del genere, Solo un normalissimo ragazzo che avevo incontrato nel giardinetto della scuola nelle ore buca, ma era comunque figo, un bel figo devo dire.
Eravamo inseparabili, come due migliori amici.
Nonostante ci stavamo andando piano, vedevo che la nostra relazione stava prendendo il piede giusto e mi piaceva questa cosa.

Non sono di certo la tipica ragazza vergine di tutte le storie, assolutamente no, ho avuto le mie esperienze, quelle belle, quelle brutte, e avevo con William, che, nonostante gli alti e bassi, la vita sessuale andava a gonfie vele.

La mia migliore amica si chiama Giorgia ed è praticamente mia sorella dall'infanzia.

-

Mi alzai finalmente dal letto, emozionata dal primo ultimo giorno di scuola, facendomi una doccia, truccandomi leggermente, vestendomi e scendendo giù a fare colazione, con non una, ma ben due brioches, per iniziare al meglio la giornata!
Mi lavai infine i denti per poi uscire di casa, entrando nell'auto del mio ragazzo che mi stava aspettando.

-Hey buongiorno bella. - mi regalò un bacio a stampo.

-Ciao William- risposi pimpante.

-Pronta per il primo giorno di scuola? - annuii, mentre lui accese il motore per sfrecciare verso scuola.
Una volta arrivati, scendemmo dalla macchina, recandoci, a braccetto, nella scuola, alla ricerca di Giorgia, la quale, fortunatamente, aveva la prima ora in comune con me.

Questa fu la prima gioia dopo non so quanto tempo, credetemi.

La vidi, lì, che litigava con la combinazione del suo armadietto, mentre, io, solita sbadata, iniziai a correre verso di lei, non curandomi del fatto che, davanti a me, potevano esserci altre persone che avrei potuto urtare, come infatti successe.

Spintonai forte un ragazzo, talmente forte che quest'ultimo perse l'equilibrio.
Ringrazio chiunque in quel momento che mi abbia fatto avere i riflessi pronti, infatti lo presi per le spalle, evitando di farlo cadere.

Lui sbiancò, evidentemente impaurito dalla scena.

-Scusami, ero distratta perdonami. Non ho fatto caso che eri così vicino a me, sono così sbadata che ti ho spinto. Tutto bene? - gli chiesi.
Lui alzò gli occhi verso di me, incontrandoli con i miei.
Sin da subito mi persi nei suoi occhi color smeraldo, che sembravano spiccare ancora di più sotto le luci del corridoio.
Schiusi le labbra alla visione di quella scena.

Era un bel ragazzo, occhi verdi, capelli ricci, lunghi, abbastanza lunghi devo dire, magro, probabilmente sotto quella maglia larga nera over size, si sarebbero intraviste le costole.
Avrei dovuto consigliargli di mangiare di più.
Si decisamente.

-T-tranquilla. - mi rispose lui, titubante.

-Hey, sei nuovo? - gli chiesi, siccome non lo avevo mai visto nella scuola.

Lui alzò nuovamente lo sguardo verso di me, incrociando di nuovo i suoi occhi con i miei, ogni volta il mio cuore perdeva un battito.

Perché era così timido?
Di solito i ragazzi sono così spietati.

-S-si mi sono trasferito da poco.. - smise di parlare quando suonò la campanella, scomparse tra la folla subito dopo essersi scusato, lasciandomi in mezzo al corridoio, fissando la sua figura scomparire.

CONTINUO.

BELOVED|| H.S. #Wattys2019Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora