Sunday

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-Allora cosa ti porta qui di domenica mattina? Strano da parte tua. - mi disse, prima di allontanarsi per prendere due tazze ed inziare a preparare del delizioso thé.

-Niente, Will mi ha mollata di nuovo da sola, dopo che è rimasto a dormire da me, semplicemente perché uno dei suoi amici lo ha chiamato per fare una stupida partita di calcetto. - sbuffai rumorosamente, poggiando un gomito sul tavolo, poggiando la guancia sinistra sul palmo della mia mano, voltando il mio sguardo verso di lui.

Lui si voltò verso di me scoppiandomi a ridere in faccia.
Alzai un sopracciglio in risposta.

-Scusa è che sei così buffa. -

Ragazzi, la sua risata è qualcosa di incredibile.
Ve lo posso assicurare.

In quel secondo lo fissai intensamente e sorrisi.
Vederlo così di buon umore a causa mia, mi aveva fatto dimenticare tutti i problemi per un secondo, ed ero entrata in trans.

Quella dentatura così dritta, quelle spalle leggermente curve, quei ricci abbastanza lunghi che arrivavano quasi alle spalle... Gli occhi socchiusi a causa della forte risata.
Avevo davanti a me un Dio greco, decisamente.

Se voi lo vedreste, probabilmente direste che è una bellezza solita.
E invece no.
Harris sembra bello come tanti, ma ha molte cose che lo rendono più attraente di chiunque altro.

Semplicemente, il modo di essere di Harris era semplicemente unico, sapeva farci e, soprattutto, il suo modo di essere così dannatamente sexy e allo stesso tempo così timido, diversamente dai soliti ragazzi spietati, lo rende ancora più bello.

-Apparte gli scherzi, sai già come la penso. Ok che si è fatto perdonare, ma già il fatto di non aver mantenuto una promessa importante come questa, io lo avrei mandato a quel paese sinceramente. - sembrò essersi ripreso ed ora era serio, mise il thé in infusione e si venne a sedere accanto a me.

Continuava a tenere lo sguardo fisso sui miei occhi scuri, che sembravano riflettere nei suoi verde chiaro, quasi mimetizzarsi.

-Cazzo sa benissimo che gli unici due giorni dove possiamo beccarci sono questi, e lui li spreca andando ovunque, tranne che verso la mia direzione. - scossi la testa, cercando di evitare il suo sguardo penetrante, che continuava a bruciare su di me.

Poggiò una mano sulla mia spalla e mi rilassai all'istante.
Avevo la testa bassa e lui poggiò la sua sulla mia spalla.

Alcuni riccioli caddero sulla mia nuca, solleticandomi leggermente.

-Non stare male per lui. Non merita la tua attenzione. Lui non merita te.- la sua mano si era allungata verso la mia schiena e me la carezzò dolcemente.

Avevo la pelle d'oca.

-Non ti sto chiedendo di lasciarlo, ma prova ad allontanarlo da te, e lascia lo spazio libero per qualcun altro che saprebbe come comportarsi. - alzò la testa e si avvicinò al mio orecchio.

Il suo respiro fresco mi fece venire i brividi.

-Lascia spazio a chi saprebbe amarti. - mi suggerii all'orecchio per poi allontanarsi e versare il thé nelle due rispettive tazze.

Come se nulla fosse successo, aprii la scatola di latta, la quale conteneva biscotti al burro, e me ne mise due accanto alla tazza, sorridendomi.

Mi ci vollero molti secondi per riprendermi da quello che era successo.

Ma cosa era successo effettivamente?

Quando sono con lui, sono sempre carica di adrenalina e mi rende sempre così stanca e strana.

Il mio cuore, quando sono con lui, o semplicemente quando mi è troppo vicino, sembra che abbia appena superato una maratona. Inizia a battere fortissimo come non mai, quasi che minaccia di uscirmi dalla gabbia toracica.

Non so cosa mi porta ad essere così sottomessa a lui sempre..

Mi volto verso di lui, ringraziandolo, iniziando a bere il mio thé, mantenendo la tazza con due mani perché le mie mani erano tremolanti.

Il suo sguardo era restato fisso su di me per tutto il tempo, come per paura che potessi scappare.

Di sicuro non sarei andata via molto presto da lì...

CONTINUO.

BELOVED|| H.S. #Wattys2019Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora