Books And Junk Food

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Quella giornata passò piuttosto velocemente devo dire! E devo dire anche che la scuola non mi mancava minimamente.

I professori che scocciano sin dal primo giorno, mettendoti in ansia per i test che dovranno essere fatti tra minimo due mesi.
Al posto di chiederci riguardo le vacanze, si impegnavano a spiegare più pagine possibili da studiare per il giorno dopo.
Che bella merda devo dire.

Erano anni che avevo, in mente, l'idea di allontanarmi da quel posto ed intraprendere la vita lavorativa, semplicemente perché la vita scolastica mi faceva sentire molto stretta.

Avrei valutato per bene questa scelta, anche se essendo all'ultimo anno, sapevo che se avessi scelto di lasciare, mi avrebbero giudicata, dicendo: oddio ma cosa fai? Dopo che ti sei impegnata a superare 99 ostacoli su 100, arrivi all'ultimo e torni indietro? Oddiooo!!
BLA BLA BLA.

QUANTO ODIO VERSO QUESTE PERSONE CHE NELLA VITA SONO BRAVE SOLO A GIUDICARE.

Io e Georgia uscimmo dall'aula, a braccetto, chiaccherando velocemente, sapendo che ci saremmo divise entrambe tra meno di 5 minuti.

-Allora amore ci sentiamo su WhatsApp, oggi pomeriggio, mi raccomando connettiti che ci mettiamo d'accordo ok? Ci si vede ciao. - disse, per poi salutarmi con un caloroso abbraccio e scomparire tra la folla.

Io ne approfittai per recarmi all'armadietto di William per salutarlo e chiedergli di pranzare insieme, visto che era il primo giorno, magari poi saremmo andati a casa mia e avremmo passato il pomeriggio insieme.

Decisa, mi recai verso il suo armadietto, salutandolo calorosamente con un bacio sulle labbra, non dovendo fare alcuno sforzo per baciarlo, eravamo alti uguali.

-Hey Will, ciao ragazzi. - lo salutai, per poi salutare anche i suoi amici che erano con lui, e loro ricambiarono, da persone educate oltretutto.

-Bella dimmi tutto. - disse, dandomi la mano, in modo che ci allontanassimo un po' dai suoi amici.

-Hey, Will, pensavo che potevamo pranzare insieme oggi e passare il pomeriggio insieme a casa mia, ti va? - gli dissi, sbattendo gli occhi, masticando educatamente la mia gomma, per smorzare la fame.

-Bella, non dirmi niente ma mi sono già organizzata con i miei amici per giocare alla play oggi pomeriggio, non li vedo dall'estate. Ci si vede ok? - mi salutò, dandomi un bacio in fronte, carezzandomi i capelli, per poi recarsi di nuovo dai suoi amici ed infine andarsene.

Bene, mi hanno lasciata tutti da sola.
Alla fine non ci sono rimasta malissimo, o forse si.

Cioè, alla fine io e William ci siamo sempre dati i dovuti spazi, perché lui sa quanto sono importanti per me gli amici, ma non capisco perché mi abbia lasciata sola e non mi abbia portata con lui.

Vabbè vorrà stare con i suoi amici, shalla.

Scrollai le spalle, e mi recai verso la biblioteca, dove avevo deciso di prendere in prestito un libro prima di andare a pranzo, magari al Burger King, se fossi riuscita in tempo a prendere l'auto.

Entrai in biblioteca, porgendo i documenti alla ragazza della reception, la quale ha il compito di controllarli, per sapere se facevo parte della scuola, poiché appunto la biblioteca è riservata solo agli studenti di questo college, per poi lasciarmi passare.

Le sorrisi e mi avventurai nell'immensa libreria, nei numerosi scaffali, alla ricerca del genere che preferisco, quando intravidi, una testa riccioluta, in fondo al corridoio, era proprio lui.

Era seduto a terra, a gambe incrociate e teneva per le mani uno di quei quadernini antichi che io adoro, ed era intento a scrivere qualcosa.

Sin da subito quel ragazzo mi aveva incuriosita, il suo modo di esser stato così gentile nei miei confronti e per niente rude, cosa che se fosse successo ciò che era accaduto quella mattina con qualcun'altro, come minimo, avrei dovuto cacciare gli artigli e litigare di sana pianta. Cosa che odio fare e per fortuna non successe.

BELOVED|| H.S. #Wattys2019Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora