-Cosa succede?! Cosa stracazzo hai combinato? -
Ero in preda al panico.
Avevo aperto la porta e avevo trovato Harris, ricoperto di fango e sangue.
Barcollava e non riuscivo a capire se fosse ubriaco o fosse semplicemente dovuto alle ferite che aveva.Per di più era una serata piovosa e lui era completamente inzuppato d'acqua.
Mi tese la mano e gliela strinsi, portai il suo braccio sulle spalle e lo aiutai ad entrare.
Chiusi la porta dietro di me per bene a chiave, e chiusi tutte le finestre per paura che William potesse vederci o che lo avesse seguito.
Mi assicurai ancora una volta che la porta fosse chiusa per bene, e presi Harris e lo portai di sopra.
Nonostante i suoi continui gemiti di dolore, riuscì a salire le scale, con il mio aiuto e ci recammo in bagno.
Accesi la luce e lo feci sedere sul water, con coperchio ovviamente chiuso.Era una serata piovosa, e per questo, Harris aveva tutti i riccioli umidi che gli scendevano lungo le guance.
Per me era così sexy anche in quelle fottutissime condizioni.
Era sempre così dannatamente bello, e non mi sarei mai stancata di guardarlo.Gli presi il mento e lo costrinsi a guardarmi.
I suoi occhi lucidi come smeraldi, incrociarono i miei.La situazione era peggiore di quella che pensassi.
Sotto la luce soffusa del bagno, erano ancora più notevoli i lividi che gli ricoprivano buona parte delle guance. Del sangue gli fuoriusciva dal labbro e dal naso, e i lividi ricoprivano le braccia.
Scesi con lo sguardo fino a notare persino le sue nocche rotte e sanguinanti.Aveva fatto a botte.
Il forte odore di alcool che riecheggiava in stanza, mi diede la conferma di ciò che pensavo, era ubriaco fradicio e aveva fatto a botte.
Presi un piccolo asciugamano dal mio armadietto, lo bagnai d'acqua, e cercai di lavare il suo viso, evitando le numerose ferite.
Lui era rimasto in silenzio tutto il tempo, con gli occhi chiusi, cercando di rilassarsi, anche quando gli disinfettai le ferite.
Quando arrivai al labbro, sobbalzò, spalancando gli occhi, stringendomi la coscia con una mano.
Non feci caso ai brividi che sentivo lungo la schiena e mi fermai.
-Scusa, non volevo farti male. - lo fissai allarmata.
-Tranquilla, non è niente.- chiuse le labbra e strinse la mascella.
Fissai ogni suo movimento prima di ritornare a disinfettarlo.Una volta finito, lo medicai.
-Ce la fai a toglierti la maglia? Dovrei medicarti le braccia. - fece un piccolo cenno negativo con la testa che mi fece capire che non riusciva a muoversi.
Alzò lentamente le braccia, imitandomi di sfilargli la maglia e così feci, gliela sfilai.Rimasi a bocca spalancata quando vidi tutti i lividi violacei che ricoprivano il suo petto tonico.
I miei occhi iniziarono a pizzicare.
-C-cosa hai combinato Harris?... - una lacrima scese lungo la mia guancia, tradendomi, ma che fece trovare ad Harris il coraggio di parlarmi, mentre lo ripulivo e lo medicavo.
-Ho fatto a botte... - si limitò a dirmi, mentre sentivo il suo sguardo su di me.
Dopo averlo disinfettato, decisi di spalmargli della crema per i lividi, cosicché domattina, sarebbe stato meglio.
Arrivai al petto e cercai di non pensare al calore che pian piano arrivava alla mia vagina.
Mi stavo praticamente eccitando mentre gli massaggiavo il petto, e lui che fissava intensamente ogni mio movimento, con i suoi smeraldi non aiutava per niente.
Una volta finito, mi alzai e lo aiutai a camminare verso la mia camera da letto.
Chiusi anche lì la finestra, lasciando leggermente la tenda aperta, di modo tale che la stanza buia fosse illuminata solamente dalla luce della luna.Ci sedemmo ai piedi del letto e lo guardai, incitandogli di continuare a parlare di ciò di cui stava parlando prima.
-Con chi hai fatto a botte Harris?- più che una domanda, dal mio tono di voce, essa parve più come un'affermazione.
-Con William... - mi guardò negli occhi con uno sguardo triste e spento.
-Cosa?! - mi drizzai sul letto e mi si formò un groppo in gola.
Era stata tutta colpa mia.
Che avevo premesso a William di poter giocare con i miei sentimenti e la mia vita, e pian piano me la stava rovinando.I miei occhi iniziarono a pizzicarmi, mentre Harris iniziò a raccontare cosa fosse successo.
-Ero arrivato lì con l'intenzione di bere una birra, ma poi ho finito per berne un bel po'. Non sono ubriaco, sono solamente brillo. E ringrazio Dio per questo. Altrimenti non sarei probabilmente riuscito a guidare fin qui. Ma questa è un'altra storia. - mi zittì con una stretta dolce sulla mia coscia, e continuò a parlare.
-Ero lì per i stracazzi miei, fin quando non si avvicina al bancone questo gruppo di ragazzi. E riconosco lui. Era ubriaco fradicio.
Fortunatamente quei ragazzi non erano con lui.
Lui era solo e aveva chiesto dell'altra vodka al barista, che ovviamente non gli diede.Lui iniziò ad insultarlo fin quando non si voltò verso di me...-
*Harris flashback *
-E tu cosa stracazzo guardi?-disse William con un tono da duro.
Si voltò poi, per andarsene, fin quando non si bloccò sul posto.
Lo seguì con la coda dell'occhio, fin quando non lo vidi bloccarsi sul posto e deglutii.
Non avrei voluto mi riconoscesse.Si volta nuovamente verso di me e mi punta un dito contro.
-Tu...-...-Ma tu sei quello stronzo del nuovo arrivato con cui quella stronza mi tradisce?! - mi prese per il collo della maglietta, sbattendomi contro il bancone.La folla iniziò ad impaurirsi e chiamare le guardie, ma ci volle un po' di tempo prima che arrivassero.
Nel frattempo, mi difesi, dandogli un cazzotto nello stomaco.
Gemette dal dolore.
In quel momento, essendo più lucido di lui, riuscivo a tenergli testa, fin quando non arrivarono le guardie che ci cacciarono fuori.Era ridotto davvero male e quasi mi dispiaceva averlo fatto male così, ma alla fine avrebbe meritato di peggio, sapendo cosa stava facendo con Dalyla.
-Vi farò fuori tutti e due. Te e quella puttana. - tossì sangue tra una parola e l'altra.
-Quella è solo una zoccola, se vengo a sapere che l'hai solo sfiorata, considerati morto. -Mi voltai verso di lui e mi fiondai su di lui, dandogli calci e pugni, iniziando una nuova rissa, fin quando lui non svenne.
Presi le chiavi dell'auto velocemente e, zoppicante, mi recai verso l'auto, mentre iniziava a piovere.
Iniziai a vedere sfocato e, la forte pioggia, non aiutava molto.
Ma dovevo arrivare a casa di Dalyla vivo e vegeto perché avevo deciso che avrei dovuto proteggerla e renderle la vita migliore di quella che stava vivendo.*Fine flashback.*
-Mi-mi dispiace che tu abbia dovuto subire queste cose da parte di William, mi sta rovinando la vita e non so più cosa fare io, io.... - abbassai lo sguardo, mentre una lacrima mi tradì e scese lungo la guancia.
Harris mi costrinse a guardarlo negli occhi.
Numerosi brividi percorsero la mia schiena... Mi carezzò il viso, con i suoi anelli, fino ad avvicinarsi sempre di più verso di me ed unire le sue labbra con le mie.CONTINUO.
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BELOVED|| H.S. #Wattys2019
Storie d'amore-COMPLETA- "Non ho mai saputo cosa dire, ma ora ti sto chiedendo di restare." Harris Scott e Dalyla Bryle. Una storia di due amici risucchiati da un amore tormentato. Chi dei due cederà per primo? Erica. TUTTI I DIRITTI RISERVATI. #43 onedirectio...