Oggi i miei genitori partono per l'Italia e né io e né mio fratello siamo andati a scuola; per restare un po' con loro.
Sono le 11:00 e siamo in aeroporto, perché tra poco parte l'aereo. Salutiamo mamma e papà per l'ennesima volta e andiamo a ordinare cinque pizze per pranzo, anche se non sono buone come in Italia.
Arriviamo a casa e apparecchio la tavola, tra qualche minuto dovranno venire Christopher, Zabdiel e Joel.
Nemmeno il tempo di sedermi sulla poltrona che suona il campanello. Vado ad aprire.
"Ciao piccola"
"Ciao Joel""Ciao, è pronto? Io ho fame"
"Ciao Zabdiel""Ciao Christopher"
Si precipita in cucina senza salutarmi. Ma dico io l'educazione per caso l'hai dimenticata a casa? Decido di non parlare perché qua potrebbe finire male, ma qualche giorno gli risponderò anche perché non resterò un mese zitta con questo qua che mi gira intorno 24h su 24.
Ci sediamo a tavola e mangiamo. Ovviamente quando abbiamo finito tutti si mettono comodi sul divano a guardare la TV e a me tocca lavare i piatti.
"Se ti scoccia faccio io?" chiede Joel.
"Non c'è bisogno, non ti preoccupare farò io come la solito"
"E tu pensi che per un mese farai tutto da sola?"
"E chi mi aiuta?"
"Io... Allora tu insaponi e io sciacquo"
Finito di lavare in piatti decido di salire in camera e studiare. Il mio tutor, cioè colui che mi dovrebbe aiutare, sta dormendo come un ghiro da due ore e mi tocca fare tutto da sola.
Due ore.
Due ore di studio e non sto capendo niente, così decido di scendere e chiedere a Zabdiel. Sempre se mi aiuta.
Arrivo in salotto e non c'è nessuno. Ma che fino hanno fatto tutti? Si sono volaterizzati?
"Cerchi qualcuno?"
Christopher, proprio quando sono arrabbiata compare lui a peggiorare le cose.
"Si, però non te di sicuro"
"Ok fai come vuoi io ti volevo dare una mano, ma se hai deciso di fare da sola per me va bene"
La verità è che ho bisogno di aiuto, se no non finirò i compiti nemmeno tra 30 anni. A scuola sono sempre stata una schiappa.
"Christopher odio chiedertelo ma mi puoi aiutare con i compiti?"
Lo vedo sorridere, avrà sicuramente ottenuto quello che voleva. Come sempre.
"Cosa d'interessante?"
"Letteratura"
"Vieni qua che te lo traduco"
Non sapevo che Christopher sapesse parlare così bene l'italiano. Mi ha davvero stupita. Una volta l'ho sentito parlare in italiano, ma con noi parla sempre in inglese.
"Chris ti lascio due minuti da solo a casa con mia sorella e tu ne approfitti?" dice mio fratello ridendo.
Tutti e due lo guardiamo con gli occhi storti e con un espressione 'ora vado lá e lo strozzo' e 'per caso vuoi morire?'.
Mio fratello impaurito dice:
"Ok calmatevi, stavo solo scherzando. Comunque dobbiamo scegliere le stanze"Davvero, me ne ero totalmente dimenticata.
"Io prendo quella grande" urla Zabdiel.
"No quella è mia" risponde Christopher sempre urlando.
23:00
Sto provando a dormire, ma non ho per niente sonno.
Ah! Volete sapere come è andata a finire?
Christopher e mio fratello dormono nella stanza grande insieme, Joel in quella accanto alla mia e Zabdiel in quella più bella, nella quale si vede un paesaggio bellissimo.
Per prendere questa decisione hanno fatto a sorteggio.Non so se riuscirò a resistere con questi qua. Ti fanno uscire pazza.
Mi arriva una notifica
'Lauren come stai? È da tanto che non ci vediamo, quasi un anno. Mi hanno detto che ti sei trasferita, perciò volevo chiederti se è tutto apposto'Leggo il messaggio e rimango immobile, come ha fatto ad avere il mio numero, o meglio chi glielo ha dato?
Decido di rispondergli.
' Tutto bene, grazie del pensiero. Tu?'
' Sono a Londra ed è una bella cittá'Sembro un robot però non so proprio cosa scrivergli.
'Se non ti dispiace posso chiamarti?'
Cosaaaa? Quando? Ditemi che è un sogno, per favore.
'OK per me va bene'
Perché gli ho scritto di sì.
Forse è vero una parte di me lo vuole dimenticare, mentre un'altra parte lo vuole di nuovo accanto, perché è l'unico che mi strappa un sorriso o che mi fa arrabbiare senza motivo. Ma non lo perdonerò mai, mi ha spezzato il cuore.Il telefono squilla, è lui.
Pronto Lauren
Ciao Riccardo
Allora come stai?
Bene
Mi manchi
Rimango sbalordita non ci credo che dopo avermi deriso davanti a tutti ancora mi cerchi.
Mi dispiace Riki ma per me non è così, se vuoi la verità sono qui a Londra per cambiare vita, per allontanarmi da te, per non vederti più.
Non mi risponde più nessuno. In questo momento riesco a sentire il dolore che sta provando, ma non ho intenzione di dirgli un semplice 'scusa'.
Non si merita questo affetto da parte mia.
Mi ha tradita.
Quando noi due stavamo insieme lui contemporaneamente stava con un altra ragazza.
E perdonarlo? Non ci penso proprio.
Mi chiude la chiamata senza una risposta. Forse sono stata troppo diretta, ma è la verità e la verità fa male.
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Lauren perdonerà Riccardo una volta che si vedranno dopo tanto tempo? (piccolo spoiler)
Come continuerà la storia?
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Gli opposti si attraggono #Wattys2019
FanfictionL'amore è un sentimento strano, ti fa amare e odiare una persona allo stesso tempo. Amare fa male ma allo stesso tempo guarisce. Proprio come Lauren e Christopher. Lauren e Christopher sono due ragazzi diversi: Lei solare, gentile, sempre allegra...