Capitolo 12

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Pov's Christopher

Siamo tutti seduti a tavola, finché non arrivano Lauren e Joel e tutti vanno a congratularsi con loro, intanto mi arriva un messaggio dalla mamma e le rispondo. Solo per un attimo vedo Lauren in volto e proprio in quel preciso istante i nostri occhi si incrociano. Non può capire perché sto facendo l'indifferente, le si legge in faccia.

Volete sapere il perché? Perché in questo momento mi sento uno schifo con me stesso, non riesco a dar pace alla mia anima.

Dopo un po' si siedono e tutti iniziano a parlare. Mi sento escluso da questo gruppo, per la prima volta non voglio, anzi non riesco a parlare con nessuno, nemmeno con Zabdiel, che è il mio migliore amico.

"Io vado un attimo fuori" avviso a tutti, bloccando la conversazione. Devo prendere un po' di aria.

Come esco, mi sdraio sull'erba per vedere le stelle. Quelle che mi hanno sempre aiutato ad affrontare i miei problemi.

Dopo un minuto arriva Lauren.

"Chris possiamo parlare?"

Sì, vorrei tanto discutere con te, parlare dei miei sentimenti nei tuoi confronti. E invece no, c'è qualcosa che mi blocca. La paura. Quella emozione che non ho mai provato con nessun altro, solo con te. La persona che mi fa sorridere e incavolare nello stesso momento, l'unica persona che riesce a tenermi testa.

"Lauren ti chiedo solo un favore, di lasciarmi stare almeno per qualche giorno"
Mentre parlo con lei una lacrima minaccia di uscire, ma devo mostrarmi forte. Per la mia autostima soprattutto.

Se ne va senza fare domande, senza contraddirmi, cosa molto strana da parte sua.

Sono passati 15 minuti da quando sono fuori, così decido di entrare. Arrivo al tavolo e mi siedo al mio posto.

"Andrà tutto bene" mi sussurra Zabdiel.

"Lo spero anche io".

Abbiamo appena finito di mangiare e ora hanno deciso di fare una passeggiata.

Mentre camminiamo Richard si ferma e si poggia su un muretto.

"Qualcosa che non va?" gli chiedo.

"No niente, ero solo immerso nei pensieri"

"Rich conoscendoti, ci sarà qualcosa di importante che ti passa per la testa"

Prende un respiro.
"Non hai tutti i torti e non ti posso mentire, perché come hai detto mi conosci troppo bene. È Clara che mette disordine ai miei ricordi"

"Non mi dire che ti sei innamorato"

"Forse Chris, forse" mi risponde.

Ci incamminiamo verso i ragazzi, che ci hanno lasciato indietro. Ad un tratto Richard mi ferma
"Chris prima hai fatto tu delle domande a me, adesso te le posso fare io?"

"Certo Richard dimmi tutto quello che vuoi"

"Ho notato che molte persone ti dicono che dopo l'incidente sei sempre lo stesso, eppure a me sembri cambiato. Sei più solare, uno ti può parlare senza che tu gli spacchi la faccia. Ecco ti vorrei dire, chi è stato/a questa persona che ti ha cambiato? "

"Richard mi dispiace se per l'ennesima volta non riesco a parlarti di questa cosa, ma è più forte di me. Sono ricordi troppo brutti per la mia mente. Non riesco a capire come tu, Zabdiel e Joel siete riusciti a dimenticare tutto"

"Non fa niente, però ricordati che arriverà il giorno in cui ne dovrai parlare con qualcuno per sfogarti"

Detto questo se ne va lasciandomi da solo. Ha ragione, ha fottutamente ragione, ma io non ci posso fare niente. Avevo trovato una persona di cui mi potevo fidare, ma me l'hanno rubata.

"Chris allora vieni?" urla Zabdiel svegliandomi dai miei pensieri.

"Si Zabdi sto venendo"

Lo raggiungo e gli dico
"Questa sera sono stanco di parlare, le domande tutte a domani"

Pov's Zabdiel

'Questa sera sono stanco di parlare, le domande tutte a domani' è una frase che non smette di girarmi per la testa da quando siamo a casa.

Mentre io sono per i fatti miei, gli altri stanno decidendo che gioco fare e da quanto ho capito hanno optato per 'Obbligo o verità'.

Erick si alza e prende una bottiglia, la mette per terra e la gira. La bottiglia punta Joel ed Erick gli chiede "Obbligo o verità?"

"Verità"

"Hai avuto altre fidanzate prima di Lauren?"

"Si, una. Si chiamava Marika e poi tu la conosci, che domande fai?"

"ma mia sorella non sapeva niente"

"OK forse non glie l'ho detto, ma ora lo sa"

"Per favore possiamo continuare il gioco" chiede Clara.

Joel gira la bottiglia e finisce su Richard e continuiamo così finché non capita a Lauren di girare la bottiglia, che finisce su Christopher.

"Chris, obbligo o verità?"

"Verità"

"Tutti voi maschi presenti qui, compreso mio fratello, avete un bracciale con su scritto 6 aprile. Deve essere una data importante per voi. Cosa è successo?"

Christopher spalanca gli occhi e inizia a tremare. Come biasimarlo.
Ovviamente non è colpa di Lauren perché lei non sa niente, ma questa sera non doveva fare una cosa e cioè parlare di questo, ma ormai l'ha fatto.

"Chris stai bene? Per favore rispondomi" urla Lauren in preda la panico

"Calmati non è successo niente" provo a tranquillizzarla

"Io non voglio giocare più". È l'unica cosa che riesce a dire Christopher.

"Chris ti prometto che questa volta andrà meglio" dice Erick.

Dopo averlo calmato decide di continuare.

Questa volta tocca a Clara, che si rivolge a me

"Obbligo o..."

"Verità" dico senza lasciarla finire di parlare.

"Ma questa sera c'è il complotto e tutti dovete scegliere verità"

"Tu fai la domanda e stai zitta" le rispondo sfidandola con lo sguardo.

"Racconta la tua esperienza più brutta"

"A 4 anni stavo morendo affogato al mare" dico

"Possibile che la tua vita non è stata per niente spericolata" mi domanda Lauren

"Si e anche troppa, ma non ne voglio parlare" dico ritornando serio

"Perché?" risponde confusa.

Guardo negli occhi i miei amici e stiamo tutti in silenzio, nessuno ha il coraggio di parlare.

"Ragazzi mi potete spiegare cosa sta succedendo? Prima Chris si sente male, poi vi faccio una domanda e non rispondete, perché?" urla Lauren.

"Mi dispiace ma non possiamo parlare" risponde Joel.

"OK per questa volta vi lascio stare, ma mi dovete promettere che qualche giorno mi raccontiate tutto"

"Promesso"

È stata una pessima scelta.






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Cosa sarà successo?
Come continuerà la storia?

Gli opposti si attraggono #Wattys2019Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora