Capitolo 26

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Pov's Christopher

Avete presente quando vi alzate e sapete già che sarà una giornata di merda? Ecco è proprio così che mi sono alzato.

Infatti come apro il telefono trovo una notifica: mia madre mi ha mandato un messaggio.

Mamma
Figliolo oggi verrai a mangiare da noi, non voglio scuse e mi raccomando non fare tardi.

Io
🎉🎉😒😒

Odio quella casa, odio mio padre e solo al pensiero di rivederlo dopo anni rabbrividisco. Cosa vorrà da me?

L'unico modo per scoprirlo è andarci.

'Dai Christopher non sarà niente di che' continuo a ripetermi... Speriamo

Decido di andare sotto e di vedere cosa stia facendo Zabdi.

Entro un cucina e c'è solo Clara.

"Dove sono finiti tutti?" le chiedo.

"Stanno ancora dormendo"

"Cos'hai? Sembri giù"

"Mi manca Lauren"

MI avvicino a lei e la abbraccio. La capisco, anche a me manca.

"Oggi non mangerò a casa" dico staccandomi dall'abbraccio.

Mi siedo e bevo il caffè, che mi aveva già preparato Clara e dopo di che vado di nuovo in camera mia per prepararmi.

Metto un paio di jeans e una maglia con le maniche corte con delle scritte. Mi dirigo verso il bagno, mi lavo la faccia, i denti e aggiusto i capelli con un quintale di lacca, come sempre d'altronde.

Vado al piano di sotto, prendo un giubbotto ed esco. Mi metto in macchina e mi incammino verso l'inferno.

Mi squilla il telefono, lo prendo per vedere chi sia.

"Ciao fratello"

"Ciao Jonathan, non mi dire che anche tu sei invitato a casa dei nostri genitori?" dico con l'entusiasmo a mille, per modo di dire.

"Si, ti avevo chiamato per chiederti se mi passi a prendere"

"si arrivo"

Dopo 10 minuti sono a casa di mio fratello, che era già fuori ad aspettarmi e sale subito in macchina.

"Secondo te cosa vorranno?" mi chiede Jonathan preoccupato.

"Non so, però non credo che sia qualcosa di bello"

Continuiamo il viaggio in silenzio finché non arriviamo.

Scendiamo dalla macchina e fuori c'è la mamma che ci aspetta.

"Bentrovati" dice mia madre facendo un sorriso grandissimo.

Io non le rispondo e la ignoro ed entro subito dentro. Vado in salotto, dove c'è mio padre, e mi siedo su una poltrona accanto a lui.

"Buongiorno Chris"

"Buongiorno papino" dico sarcastico.

"Tutto bene? Come vanno gli affari?" gli dice Jonathan.

"Andiamo a tavola, è pronto" ci avvisa mia madre.

Lei ha sempre odiato questa atmosfera, non è mai riuscita a sopportare le nostre litigate.

Ci sediamo a tavola, mentre le cameriere portano il cibo.

Dopo averci servito vanno di nuovo in cucina. Mio padre le ha sempre proibito di stare con noi quando pranziamo perché potrebbero ascoltare le nostre conversazioni, come se parlassimo un botto

"Ragazzi io e vostro padre vi dobbiamo dire una cosa, - dice mia madre alzandosi - ci vogliamo scusare per tutto quello che in questi anni vi abbiamo detto, scusateci se vi abbiamo fatto scappare di casa e in questi anni non ci siamo fatti sentire"

"Qunto siete bravi - dico applaudendo- voi davvero pensate che io vi perdonerò"

"Dai Chris è passato, hai dimenticato tante cose e ora non puoi dimenticarti questo" mi dice papà.

"Appunto sono stanco di dimenticare"

Mi alzo dal tavolo incavolato, esco fuori e salgo in macchina. Senza pensarci due volte la accendo e scappo.

Scappo dal mio passato, dalla mia vita, scappo da tutto quello che mi opprime e lo ha sempre fatto.

Arriva nel parco dove io e Lauren ci siamo litigati e mi siedo sotto un albero.

Mando un messaggio a Zabdi per dirgli dove sono, visto che mi aveva chiamato e io non gli ho risposto.

Vedo bambini che giocano con i propri genitori e sono felici, chi sa cosa si provi ad essere felice. Io non lo sono mai stato.

All'improvviso sento delle mani coprirmi gli occhi e una voce che mi domanda "chi è?"

Mi giro verso di lei e la abbraccio.

Quanto mi era mancata Lauren.













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Questo è il penultimo capitolo...

Gli opposti si attraggono #Wattys2019Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora