Capitolo 2

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Mi giro e vedo una ragazza dai capelli rossi e dagli occhi marroni. Non un marrone scuro come il mio,ma uno di quelli che ti mette serenità solo a vederlo, che ti dà la sensazione che sia una ragazza tranquilla e di cui ti puoi fidare cecamente.

"Io sono Clara" dice porgendomi la mano

"Lauren" dico ricambiando.
"Comunque scusa per prima, è solo che sono nuova e non conosco molte persone e non ho amici qui. Ero solo un po' arrabbiata con Christopher e mi sono uscite dalla bocca quelle parole, capiscimi è il mio primo giorno di scuola".

"Oh! Non ti preoccupare. Peccato che solo noi due la pensiamo così,le altre ragazze gli stanno dietro come cani. Gli lasciano biglietti negli armadietti, gli fanno foto di nascosto e molte altre cose".

Detto questo suona la campanella e ci incamminiamo verso le nostre aule. Tra pochi minuti incomincerà la lezione di matematica e mi devo sbrigare, perché ho sentito che se arrivi in ritardo nelle sue lezioni ti mette una nota.

E ora come ora non voglio problemi.

Entro in classe (in anticipo di due minuti... Datemi il premio Nobel) e la prof mi comunica che devo andare subito in segreteria.

Un minutooo: la prof di matematica mi ha parlato con gentilezza. Mi sto commuovendo. Datemi i fazzoletti.

Così con il suo permesso mi dirigo verso la mia meta o inferno.

Arrivata là, trovo una signora della mia altezza, deve essere di sicura la segretaria della preside,che mi indica dove devo entrare.

Apro la porta e dietro la scrivania c'é la preside,una signora di circa 50 anni,capelli raccolti in uno chignon,camicia bianca e una gonna che arriva sopra le ginocchia.

"Prego entra pure. Tu devi essere la nuova studentessa,Lauren,vero?" dice controllando il registro.

"Si sono io"

Mi siedo di fronte a lei.

"Ti ho convocata nel mio ufficio per darti una notizia. Voglio affidarti un tutor che ti insegnerà a parlare meglio la nostra lingua,visto che so che lei non la sa molto bene. Ovviamente questa persona sa parlare anche l'italiano"
detto questo non mi lascia nemmeno il tempo di parlare che fa entrare nel suo ufficio un ragazzo.
Ha i capelli biondi e gli occhi verdi. É bellissimo, tranne per il fatto che con quell'aria da bullo incute un po' paura.
"Lui si chiama Zabdiel e come detto prima ti dovrà aiutare con l'inglese. Spero andiate d'accordo,ora andate in classe"
Eseguiamo gli ordini e durante il tragitto mi racconta un po' di lui. So che fa da tutor per punizione, per non essere sospeso per l'ennesima volta e che l'anno scorso non è stato bocciato per miracolo. Ma il bello che racconta queste cose fiero.

"Uno più stupido no!" penso.

Non so perchè ma ho l'impressione di averlo già visto da qualche parte. Solo con la memoria che mi ritrovo non lo ricorderò mai.

A svegliarmi dai miei pensieri è la campanella. Sono le 13:30 e finalmente è finita la scuola e posso ritornare a casa. In pratica ho passato tutta la lezione a pensare a Zabdiel e dove l'avevo visto.

Oggi ho conosciuto Richard,un ragazzo della mia età,capelli e occhi neri,sorriso 24h su 24 e con la battuta sempre pronta. Dovremmo studiare chimica insieme per questa settimana e inoltre abbiamo molte lezioni in comune, quindi ci rivedremo molto spesso. Non mi dispiace perché sono sicura che potremmo diventare ottimi amici. Siamo praticamente uguali: ci piace mangiare,cantare e siamo tutti e due fan di Titanic. Io l'ho visto minimo 100 volte e ogni volta piango.

Ad aspettarmi al cancello non c'é mio fratello come mi aveva promesso,così decido di tornare a casa da sola, forse sará già tornato a casa.

Ad un tratto sento una voce urlare il mio nome,mi giro e vedo Clara.

"Torniamo a casa insieme?" mi chiede con l'affanno. Probabilmente per raggiungermi avrá corso.

"Certo!"

Dopo 10 minuti arriviamo a casa mia. Lei abita di fronte a me,quindi abbiamo deciso che ogni mattina andremo a scuola insieme, intanto oggi pomeriggio andremo a fare shopping.

Tra noi due sta nascendo una bella amicizia e di questo sono molto felice. Ho superato le mie aspettative, perché pensavo che non avrei legato con nessuno e sarei rimasta da sola.

Ovviamente la mia solita pessimitá di cui ne vado fiera.

Entro e mi dirigo verso il salotto. C'è mia madre,mio padre,mio fratello,Joel e altre due persone che non riesco a riconoscere a primo impatto,così mi scorgo un po' e non riesco a credere ai miei occhi chi c'é a casa nostra ...





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Chi mai avrà visto Lauren?
Come continuerà la storia?

Gli opposti si attraggono #Wattys2019Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora