Capitolo 17

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Da:Harry

Non mi ascolti mai quando ti dico una cosa. Non farmelo ripetere ancora Christina, non scrivermi. Mai più.

Rilessi il messaggio un paio di volte prima che una lacrima colpisse la mia guancia. Mi avvicinai a una panchina e mi sedetti con le ginocchia al petto e il viso nascosto. Mi sentivo persa, vuota e del tutto spezzata. Era come rompersi in mille pezzi e non riuscire a cogliere tutti i cocci. Qualcuno rimane a terra e la gente che passa li schiaccia con tutto il peso del mondo. Era come sprofondare e non riuscire a risalire. Mi sentivo nulla, anzi annullata. Sentivo la mancanza di quello che io e Harry avevamo costruito e che lui stesso stava consumando. Ma lui non lo sapeva, non sapeva che io ero già consumata di mio, dal mio cuore. Poggiai la mano sul mio petto e il mio battito era regolare. Ma se era vero che quando ami qualcuno quel qualcuno è il tuo cuore allora, beh, io ero un cuore a metà senza di lui. Perché senza di lui ero completamente fragile e debole. Questo era certo.

Tornai a casa e trovai mia madre sul divano intenta a guardare la televisione.

-Ero preoccupata per te- affermò poi senza voltarsi. Tolsi le scarpe all'ingresso e rabbrividii al contatto del pavimento freddo con i piedi.

-Non essere ansiosa- risi nervosamente.

-Chris- mi chiamò.

-Si?

La guardai negli occhi.

-Non andare a Londra di nuovo- mi supplicò.

-Ne abbiamo già parlato- abbassai lo sguardo, con il labbro inferiore che mi tremava.

-Pensaci, io voglio starti vicino e..- la fermai bruscamente.

-Non è detto che morirò a Londra mamma- la voce tremò sull'ultima parola.

-Non intendevo...io...insomma..

-Mamma stai tranquilla.

Detto ciò salii nella mia stanza. Mi fiondai sul letto e ripensai a tutto quello che era successo in quella giornata.

La malattia.

Manuel.

Harry.

La testa mi faceva male e avevo il cervello in subbuglio. Non riuscivo a capire cosa mi fosse passato per la testa. Avevo quasi fatto sesso con Manuel e avevo mandato uno stupido messaggio ad Harry. Ero una stupida, questo pensavo di me. Ero fottutamente una stupida. Era mezzanotte e mi misi a letto cercando di dormire. Ma non ci riuscii. Accesi il computer e entrai in internet, per la prima volta in vita mia. Digitai due semplici parole e il mondo si aprì davanti ai miei occhi.

Harry Styles.

C'erano articoli di tutti i tipi, nessuno mi colpiva sul serio. Aprivo e chiudevo i siti uno dopo l'altro soffermandomi a leggere molto poco. Chiusi il computer e restai a guardare il soffitto. Era ufficiale, quel mondo non faceva per me e io non potevo assolutamente farne parte. Mi addormentai con quel pensiero e quella notte sognai Harry e il verde dei suoi occhi.

**

La suoneria del telefono interruppe il mio sogno e mi svegliai di soprassalto. Sbuffando risposi al telefono.

-Perché cazzo non rispondi a questo cazzo di telefono?- Ellie.

-Datti una calmata. - sbottai.

Drawing. || Harry StylesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora