Ero seduta ai tavolini di Starbucks, il cuore in gola e il respiro spezzato. Aspettai Harry per pochi minuti, poi lo vidi arrivare, bello come il sole. Indossava una camicia bianca a fantasia nera, un pantalone nero molto attillato, soliti stivaletti e aveva i capelli sciolti che gli ricadevano sulle spalle. Si passò una mano tra i capelli e in quel momento desiderai con tutta me stessa poterli accarezzare.
-Sei qui da molto?- prese posto di fronte a me.
Scossi la testa.
-Vuoi qualcosa?- chiese fissandomi negli occhi. Abbassai lo sguardo non riuscendo a reggere il suo.
-No-mormai tra i denti.
-Chris io..
-Arriva al dunque Styles, non ho tempo da perdere- dissi decisa.
-Non voglio che pensi male di me Chris, e non voglio che soffri.
-Tranquillo Styles, non soffriró per così poco, ho...ho tutta la vita davanti- deglutii e un brivido mi trapassò la schiena.
Mi prese la mano e io non so perché ma glielo lasciai fare.
-Non sono cattivo- sussurrò.
-Non ho mai detto questo- sospirai inchiodando il mio sguardo al suo.
-Hai detto che sono stronzo però.- sorrise amareggiato. La sua mano ancora sulla mia.
-Lo sei Harry, sei un fottuto stronzo. - dissi abbassando il viso. Avrei voluto togliere la mano e allontarla dalla sua presa ma non ci riuscivo.
-Non ti ho mai preso in giro, tutto quello che ho fatto, l'ho fatto perché lo sentivo.- disse mentre il cameriere poggiava sul nostro tavolo due caffè.
-Signor Styles i soliti caffè- sorrise il ragazzo.
-Grazie mille- Harry sorrise mostrando le fossette, poi mi guardò e ritornò serio.
-Chris, non ho mai fatto qualcosa per il solo gusto di sentirmi migliore, ho sempre fatto tutto quello che il cuore mi diceva di fare.
-Hai tradito la tua ragazza- sussurrai.
Harry scosse la testa.
-Un giorno capirai e mi ringrazierai.
Quella frase mi fece girare la testa e andai in tilt. Staccai la mano dalla sua e sentii il fuoco invadermi interamente.
-Dovrei ringraziarti Harry? Sul serio? Sul serio pensi quello che stai dicendo.
Annuì.
-Beh fottiti Harry Styles. Fottiti tu, la tua fama, la tua ragazza, i tuoi modi di fare, la tua voce. Fottiti sul serio.
-Perché mi parli in questo modo? - la sua voce sottile.
-Perché non puoi parlare sul serio quando dici che ti ringrazierò Harry, non puoi.
Una lacrima rigò la mia guancia bianca.
Harry afferrò di nuovo la mano e di nuovo mi sentii invadere da un senso di speranza. I suoi occhi chiedevano aiuto e io non sapevo che fare.
-Perché Chris? Perché ti importa di me?- il mio cuore accelerò in modo indecifrabile, sentivo il petto in procinto di scoppiare.
-Tu non capisci- sussurrai.
-Cosa non capisco?- la voce gli uscì fievole.
-Harry io ti amo, mi sono innamorata di te, ti ho amato dal primo momento che ti ho chiamato "stronzo", ti amo. E sono una stupida davvero, io ti amo ma che importa? - le lacrime uscirono violentemente dai miei occhi. Mi pentii di quello che avevo detto quando una mano spinse la mia schiena e una voce risuonò nella mia testa.
-Puttana!- mi voltai di scatto. Ellie era in piedi davanti a me, gli occhi rossi e gonfi, e le labbra rotte.
Entrai nel panico e sentii il cuore battere e fermarsi allo stesso tempo.
-El ti posso spiegare, lo giuro.
Harry si era alzato. Aveva la mascella tesa e le mani strette in pugno lungo i fianchi.
-Ellie-la voce roca del ragazzo accanto a me.
-Tu stai zitto- urlò lei.
-Parliamone con calma El, ti prego. Ascoltami.
-Tu lo ami?- la sua domanda mi fece rabbrividire.
-Io..-feci per parlare ma lei mi stoppó.
-Ti ho sentito Chris. Hai detto che lo ami. Siete stati insieme?
-No- Harry prese parola.
Figlio di puttana.
-Chris non cercarmi- disse Ellie, lo sguardo cupo- mai più.
Le braccia mi caddero e mi sentii persa e annullata, di nuovo.
Ellie fece per andarsene poi tornò indietro. Si avvicinò ad Harry.
-Tu la ami?- gli chiese.
Abbassai lo sguardo.
Sentii i passi di Harry mentre si allontanava. Non aveva risposto, ma non aveva detto di no. Se ne era andato. Harry mi aveva abbandonata. Ellie mi aveva abbandonata. Sapevo sarebbe successo, sapevo che sarei rimasta sola senza nessuno ma non ero pronta, non del tutto. Arrivata a casa mi appoggiai alla porta e scivolai lentamente giù fino a sedermi a terra. Avevo le ginocchia al petto, il mascara sbiadito e le lacrime che mi bruciavano gli occhi facendoli diventare rosso fuoco. Mi sentii inutile e sbagliata. Il cuore pizzicava nel mezzo del petto e poggiai una mano su di esso. Il battito sembrava regolare ma non era così, lo sapevo. Presi un foglio bianco dallo zainetto poggiato sul muro e la matita nera. Colorai l'intero foglio fino a farlo diventare del colore della pece. Era nero, nero come quello che avevo dentro, nero come tutto quello che c'era intorno a me, nero come il mio cuore, nero come la mia vita, nero come me stessa.
#Spazio Autrice
Ecco il capitolooooo gente. Vi piace? :3
Commentate perché se no ci rimango male, e votate, che non vi costa nulla ❤
Volevo dirvi che purtroppo fino a lunedì non potrò aggiornare, salvo eccezioni, per cui spero che durante la mia "assenza" la storia aumenti con le visualizzazioni. Mi fido di voi.
Scusate se il capitolo non è molto bello, mi sono impegnata ma non sono molto soddisfatta. Ditemi cosa ne pensate, per favoooooore.
Vabbe dai, ora vado.
A presto ❤Baci, bacini, bacetti
Tania, xx
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Drawing. || Harry Styles
RomanceLa matita scorreva sul foglio e assumeva pian piano una forma sotto i miei occhi. Bianco e nero. Non pensavo quando disegnavo, non lo facevo mai, e mi ricordava lui, in modo indissolubile. Mi allontanava da tutto il peggio che c'era, quanto di piú s...